Dopo appena pochi minuti dal fischio finale del match che ha visto il Città di Varese tornare a vincere (Ponte San Pietro ko 2-0) e riaprire la corsa salvezza, mister Porro convoca tutta la squadra in sala stampa e si lascia andare ad un discorso di cuore, il cui riassunto è: “Oggi questi ragazzi mi hanno commosso perché hanno dato il loro meglio: vogliamo arrivare là dove tutti pensavano fosse impossibile arrivare. Finché non moriremo in campo non ci arrenderemo e questi ragazzi meritano tutto il supporto della città: vogliamo scalare un Everest che oggi si è abbassato, ma che è ancora da scalare“.

Con la squadra di ritorno negli spogliatoi, Porro analizza poi la partita vinta con la sfrontatezza dei più giovani e la grinta dei più esperti: “Il nostro obiettivo è quello di fare, il risultato è solo una conseguenza. Tutti l’hanno capito e tutti hanno dato il massimo perché il senso di responsabilità è nelle loro corde: da Settimo che si conquista il rigore, a Salami che si prende il pallone per batterlo per arrivare a Foschiani che s’inventa un gol. Giovani aiutati dai più esperti per una giornata in cui tutto è andato come doveva andare, almeno nei limiti di ciò che potevamo controllare. Non mi stupisce questa prestazione, perché alleno un gruppo che ha grandi valori, coadiuvato da uno staff eccellente, e in questo rush finale dovremo mettercela tutta. Sono grato ad ognuno di loro“.

Protagonista assoluto del match, Pietro Settimo si lascia andare ad un lungo sorriso: “Sono contentissimo del risultato perché ci serve per inseguire il nostro obiettivo e sono felice di aver contribuito. La partita di oggi si è sviluppata in maniera naturale e ognuno ha dato il suo contributo: ho lasciato il rigore a Salami perché era giusto che lo battesse lui, ma il prossimo lo tiro io. Dedica? Alla squadra“. Sul faccia a faccia con Ferreira Pinto, Settimo aggiunge: “Diciamo che la personalità in campo non mi manca: da un giocatore che ha 26 anni in più di me mi aspettavo ben altro atteggiamento nel momento in cui c’era Parpinel a terra. Il rispetto viene prima di tutto“.

Match poi sigillato dal bolide di Giovanni Foschiani che commenta: “Ho visto il portiere fuori dai pali e ho calciato facendo un gran gol: sono felice per me, ma soprattutto per la squadra. La dedica va ai miei genitori, ai miei fratelli e ai miei nipotini. Ci serviva questa vittoria; siamo sempre stati in partita e dopo il primo gol sapevamo che avremmo vinto. Come mi trovo da mediano? Sto iniziando a prendere le misure“.

Matteo Carraro

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