Matteo De Maddalena, classe ’99, è ormai una colonna portante della difesa dell’Union Tre Valli. Il difensore veste la maglia verdeblu da diversi anni e continua a rimanere al centro del reparto difensivo. Nonostante l’affetto verso la società non diminuisca, il difensore non si ritiene soddisfatto di quanto fatto in campionato e chiede concentrazione ai compagni in vista delle prossime e decisive uscite.

Avete vissuto un campionato dalla doppia faccia: dopo una partenza in cui avete faticato molto a trovare i tre punti, dalla pausa invernale in poi avete cambiato marcia. Serviva solo tempo o è subentrato qualche altro fattore?
“All’interno dello spogliatoio abbiamo detto di soffrire di pareggite. Abbiamo iniziato molto bene nelle prime due partite contro Eagles e Varano, ma abbiamo preso due gol in ogni partita subendo quattro tiri in totale e questo ci ha un po’ destabilizzato. Nella prima metà di stagione siamo stati molto altalenanti, ma eravamo ripartiti bene dopo la pausa. Purtroppo ci è mancata la costanza, perché non riuscivamo a dare continuità alle vittorie se non nelle prime tre partite del ritorno e questo ci ha penalizzato tanto”.

Mister Caporali aveva individuato un punto di svolta nel vostro cammino contro il Don Bosco, una vittoria di gruppo. Puoi confermare questa versione e, se si, come si è arrivati a questo cambiamento?
“Posso confermarla: arrivavamo da un periodo difficile ed avevamo giocato contro il Don Bosco che, a quel punto, era ancora quarto ed in lotta per i playoff, vincendo con un netto 3-0 su un campo molto difficile. Parlando in allenamento di quella partita il mister ha sempre detto che, pur non avendo eccelso nei singoli, avevamo dato prova di lavorare molto bene come gruppo. Anche secondo me sarebbe potuto essere un punto di svolta, ma non siamo riusciti a mantenere lo stesso slancio ed ora siamo ancora in lotta per cercare di ottenere la salvezza”.

Non siete ancora matematicamente salvi: possiamo dire che l’obiettivo ora sia di mettere 9 punti di distanza sulla zona play-out?
“Assolutamente sì. Prima di chiudere la stagione ci sono ancora quattro partite: dovremo affrontare Malnatese e Valcuviana, che sono poco dietro di noi in campionato, oltre a Buguggiate e Caesar che sono poco più avanti. Noi vogliamo chiudere in bellezza, vincendone il più possibile per ottenere punti e salvarci in anticipo”.

Al rientro da questi giorni di vacanza avrete un incontro favorevole contro la Malnatese, quanto sarà importante ottenere i tre punti?
“Quella di domenica sarà una partita difficile, da non prendere sottogamba perché si rischia uno scivolone. Se non dovessimo fare tre punti nella prossima giornata potremmo metterci nei guai da soli. È una sfida dalla doppia faccia per noi: giocheremo contro una squadra che non ha più nulla da chiedere al campionato e che, di conseguenza, potrà giocare spensierata per ottenere qualche punto in più. Noi, al contrario, ci stiamo ancora giocando molto e dovremo essere concentrati per ottenere tre punti fondamentali”.

Qual è il tuo parere su questo campionato che, tolte le primissime della classe, è risultato molto equilibrato fin dalle prime giornate?
“Devo dire che è un campionato molto particolare: non ho sottomano la classifica ma credo che tra la sesta posizione ed i playoff ci siano circa 12 punti. Ogni domenica si può vincere e perdere contro chiunque e questo mi lascia un po’ di rammarico perché, in una stagione così, avremmo potuto chiedere di più, mentre ora siamo ancora in lotta per la salvezza”.

Con una classifica così corta ogni partita è fondamentale: come si devono approcciare le prossime giornate?
“Ad essere onesto è una situazione molto brutta: vincendo due partite ci si ritrova ad essere a ridosso della sesta posizione, ma se ne perdi due si finisce molto in basso. È stato un campionato frustrante perché sembra di essere su una montagna russa. Non dobbiamo pensare all’insieme delle ultime giornate, ma prendere una partita alla volta e, come detto prima, non sottovalutare nessuno a partire da domenica. Anche pensare di vincerle tutte ti avvicinerebbe al sesto posto ma sarebbe inutile e noi dobbiamo solo concentrarci su di noi per dare il 100% e portare a casa punti importanti”.

Arrivati alla 27^ giornata, ancora da disputare, avete conquistato già più punti rispetto al girone d’andata. C’è un po’ di rammarico per quanto lasciato per strada?
“C’è molto rammarico. Parlo a livello personale: ad un mese dalla fine non posso dire di essere contento di come stia andando il campionato, sarebbe una bugia. Speravo e sognavo di fare un campionato diverso e di lottare per altre posizioni. Credo di poter dire che anche i miei compagni siano d’accordo nel dire che abbiamo sprecato tanto e lasciato tanti punti per strada in modo banale e beffardo”.

Nelle scorse settimane la tua fidanzata aveva dichiarato di essere più forte di te sul campo. Cosa puoi dirci a riguardo?
“Parlo sottovoce; dico che ha ragione lei per due motivi: il primo perché non voglio farla arrabbiare ed, il secondo, perché numeri alla mano è vero. Farò comunque in modo di non doverci mai scontrare uno contro uno per non toglierle questa sicurezza”.

Andrea Vincenzi

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