Per chi ha il DNA vincente scrivere nuove imprese fa parte della quotidianità. Daniele Riccardo e Graziano Gallusi non fanno eccezione: dopo l’Everesting, il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, con il loro tandem si avventureranno ancora una volta nei Paesi Bassi per cimentarsi con l’Amstel Gold Race, un’altra delle grandi classiche del ciclismo internazionale.

La gara dei professionisti avrà luogo domenica 16 aprile; l’antipasto, però, sarà offerto proprio dagli amatori che, sabato 15 aprile, prenderanno il via da Maastricht e percorreranno 150km (2300metri di dislivello con 21 cote da affrontare) fino a Valkenburg affrontando nel finale il temibile Cauberg.

A Natale abbiamo deciso di lanciarci nell’ennesima avventuraspiega Riccardo: io e Graziano siamo molto motivati perché ci sentiamo davvero bene e vogliamo portare a casa un altro traguardo da raccontare con orgoglio. L’inverno non è stato dei più semplici ma, in qualche modo, ci siamo comunque tenuti in allenamento: io ho fatto parecchie volte il Campo dei Fiori mentre Graziano si dato da fare per conto suo. Non dimentichiamoci che parliamo di un ragazzo di 51 anni, non vedente, che vive una situazione difficile e riesce a tirarsi fuori con il ciclismo paralimpico”.

La bacheca dei successi è già ricca e nella mente di Riccardo c’è una corsa in particolare: “La Roubaix la porterò sempre nel cuore perché è la regina, la classica per eccellenza: entrare nella celebre foresta di Arenberg ti lascia senza parole, sia per lo stupore sia per la fatica. L’Amstel sarà fantastica, ma la Roubaix è la Roubaix!”.

Archiviati i ricordi, la testa va però ora al prossimo impegno: “Non vedo l’ora. Sicuramente incontrerò Stefano Zanini, attuale DS dell’Astana, che è stato il primo italiano a vincere l’Amstel Gold Race nel ’96; ho un bellissimo ricordo di quell’anno e con lui c’è un bel rapporto. Ho un altrettanto bel ricordo di Enrico Gasparotto, che l’ha vinta per due volte nel 2012 e 2016. Non voglio certo emulare loro: voglio solo dimostrare alla gente insieme a Graziano che anche un ragazzo non vedente può ripetere le stesse imprese dei grandi professionisti: saranno 150km di emozioni, io sarò i suoi occhi e lui sarà una parte delle mie gambe. Vogliamo vivere intensamente l’Amstel Gold Race”.

In attesa della partenza per i Paesi Bassi, Riccardo si congeda con gli inevitabili ringraziamenti: “Il grazie più grande va ad Alberto Prandoni di Vince Team che ci ha sponsorizzato, ma non voglio dimenticarmi nemmeno di Luca Bertoni di Bertoni iWear che ci fornisce gli occhiali e CBD Cream. Un ringraziamento speciale, infine, va anche a tutte le persone che continuano a supportarci”.

Matteo Carraro

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