Un Varese che vince è un Varese che piace e un Varese che piace è un Varese che riesce a riaccendere la passione del Franco Ossola. Così è stato ieri pomeriggio: partita sicuramente non bella dei biancorossi contro la Folgore Caratese, ma prestazione funzionale ad ottenere un risultato “sporco” (vittoria in extremis grazie ad un autogol) e di cruciale importanza per il destino della squadra che è conciso con il boato dello stadio di Masnago. La salvezza diretta resta una chimera, ma la quasi certezza di giocare i playout è già un traguardo di cui esser grati considerando da dove era partita la rincorsa biancorossa qualche giornata fa.

Avanti così! C’è ancora tanto da fare! Forza ragazzi!” commenta Roberto Cozzi che si fa portavoce di un nugolo di messaggi d’incitamento insieme a Vito De Lorentiis (“Grandi ragazzi!“) e Andrea Cateni (“Bravo Porro!“). Il tecnico e i giocatori, nel momento di massima sofferenza, hanno saputo fare gruppo per far fronte alle difficoltà e risalire la china di una classifica che sembrava impossibile da scalare. Atteggiamento che al pubblico di Varese piace e Roberto Marasco lo sottolinea: “Anche se non è un Varese da urlo è comunque un Varese che dà tutto ciò che ha. I ragazzi sudano la maglia e, dopo aver conquistato 10 punti su 12 a disposizione, la strada è quella giusta… Forza ragazzi, continuate così… Varese vi ama e ve lo ha dimostrato“.

Bruno Giusti riepiloga perfettamente quanto successo nelle ultime quattro giornate: “Da una retrocessione diretta che tutti già ipotizzavano (me compreso) ai playout da giocare e sudare. Forza Varese. E se ci metti pure il fatto che era fuori metà squadra allora adesso la speranza è sempre più forte. Forza ragazzi fino alla fine!“. Un pensiero simile è quello di Matteo Ferrazzano che, riprendendo in qualche modo le parole di Pastore nel dopogara, si rammarica per la stagione che la squadra avrebbe potuto disputare: “Quanti punti buttati quest’anno dal Varese. Con grinta e cuore tre vittorie di fila, ora ultime due battaglie tostissime“.

Che sofferenza – commenta Davide Castelli. Ottima però la grinta con cui siamo scesi in campo, la speranza di farcela nasce soprattutto da quello. Bravo Porro a compattare il gruppo“. Mario Giannone la pensa allo stesso modo: “Bravi. Adesso servono tre punti per migliorare la griglia playout. Comunque sempre forza Varese“. Non è da meno Enrico Bellorini: “Bravi ragazzi e bravissimo Porro! Adesso sì che siamo sulla strada giusta! Peccato che le prossime due per Real Calepina e Caratese siano piuttosto facili“.

In tanti, dopo la rimonta in classifica, iniziano a ragionare su come si svilupperà la classifica al termine delle ultime due giornate: il Varese dovrà superare un difficilissimo doppio impegno bresciano (Franciacorta fuori e Lumezzane in casa), mentre alcune dirette contendenti avranno un calendario più morbido, ma il Villa Valle (punto di riferimento per la salvezza diretta a +5) avrà un cammino altrettanto complicato contro Casatese e Alcione. Walter Alif dice la sua: “Ora restano due partite di fuoco contro due squadre di alta classifica, non sarà facile fare punti ma se le vinciamo entrambe forse ci salviamo sena playout. In caso contrario almeno cerchiamo di raggiungere un piazzamento per giocarla in casa“. Più pragmatico Fabio Mentasti: “Adesso bisogna fare un altro colpo domenica e poi speriamo di trovare il Lumezzane già in C“. Francesco Broggini sposa invece appieno la mentalità di Porro: “Dai… non guardiamo la classifica più di tanto… dobbiamo solo cercare di vincere… poi raccoglieremo quello che avremo seminato… forza Varese… fino alla fine!“.

Di sicuro il Varese è già riuscito a conquistare una sua piccola grande vittoria: vuoi per il momento positivo, vuoi per la passione profusa dalla squadra, vuoi per l’ingresso gratuito, il Franco Ossola è tornato ad ospitare ben oltre un migliaio di tifosi biancorossi. Questo cosa vuol dire? Che la città, contrariamente a quanto detto e/o pensato da qualcuno è viva e ha voglia di calcio: basta solo alimentare la passione attraverso piccoli e semplici gesti del quotidiano che in realtà vogliono dire molto. Un altro ingresso gratuito contro il Lumezzane o per un eventuale playout in casa potrebbe fare la differenza, così come l’aprirsi sempre di più ai tifosi, fare gruppo e trasformare le partite in un evento che prescinde l’aspetto puramente sportivo. In tal modo il Città di Varese diventerebbe davvero il Varese della città, cosa che per molti tifosi già è. L’importante, comunque, è ora restare focalizzati sull’obiettivo: c’è una salvezza da conquistare.

Matteo Carraro

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