Una stagione storica. Nel senso più letterale dell’accezione. Perché (1939 a parte), dalla conquistata partecipazione ai Campionati Nazionali mai nei suoi 104 anni di onorato servizio la Pro Patria aveva terminato l’annata così presto. E solo nel 1994 l’aveva fatto nel mese di aprile (il giorno 30 in Eccellenza).

La vittoria pirrica di sabato 22 con il Sangiuliano City rappresenta così un record difficilmente battibile per i biancoblu prossimi ad una offseason di 3 mesi e ad un’assenza di gare ufficiali superiore ai 100 giorni. Arco temporale mai verificato nell’ultimo quarto di secolo. Un buon motivo per mandare a libri un Campionato altrimenti non memorabile. Anche se l’obiettivo salvezza è stato raggiunto virtualmente già a febbraio, sul piano aritmetico solo nello schizofrenico recupero della penultima con il Piacenza. Ma è inutile girarci intorno, dopo il 2-0 sul Vicenza e a meno 4 dalla vetta lo scenario era chiaramente un altro. E aver limitato il fatturato al minimo sindacale richiesto non può rappresentare motivo di soddisfazione. Perché questa squadra non era da primi 5 posti, ma neppure da 12^ moneta.

Il compromesso avrebbe costituito la corretta dimensione di un progetto tecnico zavorrato dai 5 punti in 11 giornate precedenti all’epilogo della 38^. Con il rimpianto statistico che dal 2016/17 (stagione dell’allargamento a 28 delle partecipanti ai playoff), nei 3 Gironi solo 4 volte su 21 quota 50 punti non è bastata per andare agli spareggi promozione. Solo quest’anno negli altri 2 raggruppamenti ne sono stati sufficienti 47 e 46. Salvo ognuno, si apre ora una interminabile pausa forzata in cui andrà puntellato il futuro con il (plausibile) rinnovo di Turotti (in scadenza nel 2024), l’arruolamento di una nuova guida tecnica e il riassortimento di un organico che vedrà una o due partenze di rilievo tra i giocatori ancora sotto contratto. Mossa utile ad assecondare le ambizioni individuali e a ridare respiro alla logica dell’autofinanziamento. Al di là della rassicurante presenza di Patrizia Testa, la Pro Patria può reggere l’urto della categoria solo così.

Presto che è tardi

Per una Pro che finisce presto, i playoff potrebbero invece cominciare tardi. Causa deferimento del Siena e possibile riscrittura della classifica del Girone B (con Recanatese alla post season in vece dei toscani), il Consiglio Direttivo di Lega Pro è stato rinviato da oggi a giovedì 27 con possibile rinvio dei playoff da domenica 30 aprile a giovedì 11 maggio. E’ quanto scrive sul suo profilo Twitter il giornalista de La Gazzetta dello Sport e profondissimo insider della Serie C Nicola Binda.

Giovanni Castiglioni

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