Con la sentenza depositata mercoledì 26 aprile, che ha ridotto da 16 ad 11 i punti di penalizzazione per il caso Tepic, per la Pallacanestro Varese si riaprono le porte della salvezza, ma restano chiuse quelle dei playoff. Pena che rimane afflittiva nel senso di non poter partecipare alla meritata post season per gli uomini di coach Brase. Pertanto, guardando la classifica, Varese ora ha un punto di vantaggio sul terzetto Napoli, Reggio Emilia e Trieste. Per salvarsi serve battere Scafati in casa mentre una delle tre inseguitrici deve uscire sconfitta nel penultimo turno per consegnare ai biancorossi la salvezza senza dover attendere l’ultimo turno. Con Napoli impegnata in casa con Pesaro, Trieste nello spareggio da brividi con Verona e Reggio in trasferta a Sassari, il calendario sembra poter offrire alla Openjobmetis quello che ormai appariva impossibile dopo domenica sera. Ovvero avere il destino nelle proprie mani.

Servirà un Lino Oldrini ribollente e, ipotizziamo, tutto esaurito per spingere ancora una volta questa squadra per quella che, purtroppo, sarà l’ultima recita di questa magnifica creatura che ha saputo stupire tutti, tifosi e pubblico, addetti ai lavori e non.

Dando uno sguardo al roster di coach Pino Sacripanti, in cabina di regia troviamo il siciliano Matteo Imbrò e Clevin Hannah. Il primo è giunto a Scafati da Verona dove aveva firmato un contratto biennale in estate e con cui aveva iniziato la stagione. A livello numerico una stagione che è un passo indietro sia per il minutaggio, sceso a 14′ che per percentuali, con un modesto 26% dall’arco. Hannah è arrivato a fine gennaio nelle fila campane dal Fuenlabrada in Liga Acb ed è un ottimo tiratore: 53% dall’arco su tiri molto ben selezionati (solo 2,1 conclusioni a gara). In guardia troviamo Logan di cui parliamo nella rubrica “Occhio a”, Stone e Rossato. L’italiano è partito molto bene con 5 volte su 6 in doppia cifra ad inizio stagione: le sue cifre sono un po’ calate, ma ha dimostrato di valere ampiamente un posto in serie A proseguendo il suo percorso di crescita che dalla serie B lo ha portato fin qui. Stone è un ottimo tuttofare ed uno specialista difensivo di comprovata esperienza che quest’anno viaggia a 6,5 assist a gara: facile immaginarlo in marcatura su Ross nella gara di domenica. In ala piccola troviamo un ex biancorosso molto amato da queste parti come Stan Okoye che è tornato in Italia alla soglia dei 32 anni compiuti a inizio mese dopo una parentesi spagnoli fra Saragozza e Gran Canaria e l’inizio d’anno a Strasburgo. 13,1 punti col 37,4% da 3 e 4,4 rimbalzi il suo bottino in Serie A finora. Anche l’altra ala piccola è un ex varesino come Fabio Mian anche se l’ex Cremona non sta trovando molto spazio fin qui: solo 8′ di media per lui. Spostandoci sotto i tabelloni c’è l’ala forte Kruize Pinkins, il centro Trevor Thompson e l’azzurro Quirino De Laurentiis. Quest’ultimo è approdato in A alla soglia dei 30 anni dopo una lunga gavetta in serie A2 e si sta dimostrando un buon cambio per i due titolari stranieri. Pinkins è un’ala forte dotata di buon talento offensivo e mano educata dai 6,75 come dimostra il suo 42% da oltre l’arco, va forte a rimbalzo ed è certamente giocatore importante nello scacchiere tattico campano. Thompson è un lungo dotato di fisico possente che va bene a rimbalzo (8,2 di media fin qui), ha un ottimo rendimento difensivo oltre ad avere una buona mano vicino a canestro e ottimi fondamentali nel gioco spalle a canestro.

Occhio a…David Logan

Chi se non lui che ancora alla soglia dei 40 anni si presenta a Varese da Mvp dell’ultima giornata di serie A e che continua a trapanare il canestro come se non ci fosse un domani? Anche quest’anno viaggia in doppia cifra a ben 17,6 punti di media con un ricco 40% da 3 su 8,7 tentativi a gara.  Diciamo che non è certo timido, ma non lo è mai stato. Ed è anche costante: solo due volte sotto i 10 punti e sul suo apporto coach Sacripanti può sempre contare. Logan è anche uno degli eroi del primo, storico scudetto della Dinamo: l’anno del triplete 2014-15 in cui i sardi conquistarono la Supercoppa (11 punti e 5,5 assist di media per lui), la Coppa Italia (di cui Logan venne nominato Mvp) e, infine lo scudetto. Logan incide con una super serie contro Trento, con 7 punti nel supplementare di gara 7 in semifinale contro Milano e le bombe nel finale di gara 6 contro Reggio Emilia, una gara epica che vide ben 3 supplementari prima del successo sardo. Nel suo palmares ci sono anche 2 scudetti in Polonia, 1 coppa di Grecia, 1 coppa d’Israele, 1 coppa di Germania, la Coppa Italia di A2 e la promozione in A con Treviso. In una intervista rilasciata in settimana ha dichiarato che questa potrebbe essere anche la sua ultima annata da giocatore e potrebbe essere venuto il momento di tornare a Indianapolis dalla famiglia (ha due figli) che lo aspetta. Se così fosse, grazie di tutto pistolero per le emozioni che hai regalato in questi anni su è giù per lo Stivale.

Matteo Gallo

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