L’Accademia Varese vince ogni giorno, anche sul campo (ci mancherebbe), ma la vittoria più grande per la società biancorossa è la crescita costante dei bambini e dei ragazzi, affinché l’esperienza varesina possa fungere loro da trampolino di lancio per il calcio che conta. I numeri certificano la bontà del lavoro svolto e i quasi 300 tesserati rendono sempre più gratificanti gli sforzi fatti per guardare ad un futuro roseo. Con questo stesso spirito, pertanto, la partecipazione al 16° Trofeo Riviera è stata un autentico successo.

Da venerdì 28 a lunedì 1 maggio l’Accademia Varese è stata protagonista a Lignano Sabbiadoro per l’importante kermesse dedicata al calcio giovanile internazionale, una competizione dall’appeal non indifferente che ha saputo attrarre anche squadre finlandesi. “Siamo partiti con 154 atleti e una quarantina di accompagnatorispiega il Responsabile Tecnico biancorosso Angelo Bruno venerdì mattina per arrivare a Lignano nel pomeriggio, pronti per la festa del venerdì sera con la presentazione di tutte le squadre. Noi ci siamo presentati con i 2008 di mister Rossini, due formazioni 2009 guidate da Addabbo e Croci, due 2010 di Caroleo e Zecchini, due 2011 di Baratelli e Saccomanno, due 2012 di Martina e Francesco e, infine, due 2013 di Jana e Cantoreggi: ogni singola squadra ha dato il massimo nella tre giorni di partite e in qualche annata siamo anche riusciti a vincere“.

Il risultato sportivo, però, non interessa a Bruno, a maggior ragione al termine di un torneo del genere: “Non abbiamo certo partecipato per vincere, ma l’evento è stato voluto per fortificare la coesione di gruppo e per far vivere un’esperienza emozionante in grado di lasciare il segno nella crescita calcistica ma soprattutto umana dei ragazzi. Abbiamo alloggiato nel villaggio allestito apposta dividendo i ragazzi in una cinquantina di camere: i campi a 9 erano all’interno del villaggio stesso, mentre quelli a 7 e a 11 erano poco distanti, ma tutti perfettamente curati in ogni dettagli. I genitori? Qualcuno si è organizzato per venire a Lignano, ma la maggior parte sono rimasti a Varese e ogni giorno ricevevano aggiornamenti costanti grazie al nostro Accademia Journal“.

Impossibile, per Bruno, non ringraziare la società: “Gli sforzi dell’Accademia Varese sono sotto gli occhi di tutti e non possiamo che essere grati alla società per averci dato questa possibilità. Non è facile coordinare 150 ragazzi, ma l’esperienza è stata unica e non vediamo l’ora di ripeterla. Possiamo dire che l’obiettivo coesione è stato raggiunto alla grande: ognuno ha condiviso momenti con le altre annate e le squadre che non giocavano andavano a fare il tifo per le altre. Poi via a feste, gelati in compagnia e tuffi in mare: il risultato è davvero secondario perché la nostra vittoria è stata vedere i ragazzi insieme“.

I risultati, semmai, si guardano in campionato e, sul finire della stagione, Bruno coglie l’assist perfetto per tracciare un bilancio dell’annata 2022/23: “Non posso che essere soddisfatto di com’è andata quest’anno e non è ancora finita: con i 2009 di Addabbo ci andremo a giocare lo scontro diretto con la Valceresio per passare ai Regionali. Oltre a questo, però, guardiamo soprattutto ai provini per le squadre professionistiche: alcuni ragazzi sono andati in prova al Monza, altri alla Pro Patria e, proprio oggi, i 2009 Gambardella e Gomez hanno fatto un provino con il Verona. Siamo soddisfatti e orgogliosi dell’incredibile lavoro svolto dai mister: i numeri sono aumentati e il livello d’istruzione è cresciuto di pari pasi passo. Una nota di merito va data ai nostri nanerottoli, dai 2014 ai 2018, perché abbiamo sempre più richieste e il livello qualitativo è costantemente orientato verso l’alto; per tali annate non abbiamo mai guardato ai risultati e mai lo faremo, perché è in questa fascia d’età che si formano i talenti del domani“.

Matteo Carraro

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