Ci siamo. Di sicuro non la partita che ci si aspettava di giocare a questo punto della stagione, ma la più importante, quella della vita: il Città di Varese deve restare in Serie D e, per farlo, può solo vincere il playout contro la Folgore Caratese. Fischio d’inizio domani, domenica 14 maggio alle ore 16.00, in casa dei brianzoli dell’ex Giuliano Melosi che, in settimana, ha spiegato come il Varese fosse l’unica squadra che non avrebbe voluto affrontare in un playout.

Al netto di corsi e ricorsi storici (a livello di tradizione nei playout e di scontri diretti con la Caratese) il Varese sa di non dover guardare al passato, ma di doversi concentrare esclusivamente sul momento presente: vincere (in 90′ o in 120′) è l’unica opzione possibile per salvare quantomeno la stagione, archiviare un’annata nera e lavorare in vista dell’anno prossimo.

Sappiamo cosa stiamo andando a giocarci comincia Porroe in settimana abbiamo lavorato in maniera equilibrata perché è l’equilibrio che servirà domani. Ne ho giocati di playout, so che è fin troppo facile caricarla troppo a livello emotivo ma senza equilibrio non saremo in grado di gestire le diverse fasi di gioco che, com’è logico che sia, sono ad oggi imprevedibili. La settimana di allenamento che ho visto mi lascia tranquillo perché in ogni sessione ho visto un grandissimo equilibrio“.

La testa, domani, farà la differenza molto più delle gambe e Porro sottolinea subito la mentalità che ha accompagnato i biancorossi in settimana: “Noi arriviamo a giocarci questa partita grazie al fatto di non aver subìto l’andamento storto di una stagione per ragioni che adesso non è il caso di analizzare. Questo è il momento dell’agire, dell’azione: dobbiamo avere la lucidità di pensiero nel dire che ci siamo creati questa opportunità guadagnandocela senza lamentarci e senza cercare alibi. Quando vuoi cambiare qualcosa devi solo agire e la nostra azione è stata il lavoro“.

Sulla Caratese, il tecnico non si sbilancia: “Non vogliamo preoccuparci di loro, ma occuparci di noi stessi. Non mi interessa sapere se loro giocheranno per il pareggio o per la vittoria: abbiamo preparato la partita su di noi, sapendo quali sono le nostre armi e come poterli contrastare. In una sfida del genere le palle inattive risulteranno ancor più importanti di quanto non lo siano già normalmente“.

Inevitabili dubbi di formazioni che rotano intorno alle condizioni di Pastore, la cui spalla potrebbe pregiudicargli un posto da titolare: “Non sappiamo ancora se Marco giocherà ma è chiaro che la sua assenza potrebbe portare a diverse modifiche dell’undici di partenza. Siamo pronti ad ogni evenienza“.

Immancabile la riflessione finale sui tifosi:Avere così tanta gente al seguito dopo una stagione del genere fa riflettere: oggi come non mai sentiamo la loro vicinanza e adesso è il momento di ripagarli. Le sorti di una squadra della città hanno un significato, piccolo o grande che sia, e la Varese sportiva ha bisogno che la squadra si salvi. Noi non dobbiamo sentire il peso di questa responsabilità, ma solo il piacere di questa possibilità“.

Matteo Carraro

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