Dalle lacrime di gioia (finale playoff a Sanremo) alle lacrime di delusione di oggi per una retrocessione in Eccellenza che brucia tantissimo: il Città di Varese (ko 2-0 contro la Folgore Caratese) ha coronato quest’oggi il fallimento di un progetto sportivo che di progettualità ha avuto ben poco e a farne le spese, davanti ai microfoni, è un allenatore che è stato richiamato per provare a salvare il salvabile. “Complicato trovare le parole per descrivere la profonda amarezza che proviamo commenta Gianluca Porro perché le scuse lasciano il tempo che trovano: non siamo retrocessi oggi, ma nel corso della stagione non abbiamo fatto ciò che dovevamo fare“.

Difficile anche trovare le parole per commentare la prestazione odierna: “Abbiamo svolto una buona fase difensiva, ma abbiamo prodotto troppo poco per raggiungere la vittoria che era l’unico obiettivo di oggi. I tifosi? Ci dispiace per loro perché anche oggi erano qui a sostenerci e l’hanno fatto fino all’ultimo: un anno fa piangevamo tutti insieme di gioia e adesso siamo ancora qui a piangere per un motivo opposto. Mi permetto però di dire una cosa, anche se non spetta a me dirlo: a volte è più difficile costruire le grandi cose dopo una vittoria, ma ritengo che se ci sia la volontà di farlo è possibile costruire cose grandissime dalle sconfitte più amare“. Nessun altro del Varese si presenta ai microfoni.

Dalle lacrime del Varese all’inevitabile soddisfazione di una Folgore Caratese che inevitabilmente parla biancorosso nelle figure di Giuliano Melosi e Mauro Borghetti. “Per quanto mi dispiaccia per il Varese si chiude un cerchiocomincia Melosi : avevo portato questi colori in Serie D dominando l’Eccellenza ma non mi è stato dato modo di proseguire il cammino venendo cacciato in malo modo e oggi l’ho riportato in Eccellenza. Io ringrazio la proprietà della Folgore Caratese e in particolar modo Mauro Borghetti, l’unico a credere nel sottoscritto, che mi ha portato qui e con una squadra di ragazzini abbiamo fatto una cosa che in pochi avrebbero potuto fare; ringrazio tutto il mio staff e ci godiamo questo traguardo. Aggiungo però che una società come il Varese non può retrocedere“.

Siamo felici di aver centrato l’obiettivo che ci eravamo prefissati – continua Borghetti –: abbiamo giocato bene consapevoli di non doverci accontentare del pareggio e festeggiamo una salvezza meritata. Varese? Se una società retrocede significa che qualcosa non è stato fatto bene, mi dispiace per il Varese perché la piazza non lo merita e mi dispiace davvero tanto per il mio vecchio compagno di squadra Gianluca Porro“.

Matteo Carraro

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