Ad un mese dal capolinea stagionale pagelle e giudizi meditati sul 2022/23 biancoblu. Tra i giocatori impiegati dal Tractor, voto omesso per Tommaso Olivieri (123’ in 2 presenze di cui una da titolare in Coppa), Ramon Caluschi (90’ contro l’AlbinoLeffe in Coppa Italia), e Alessandro Sassaro (quarto d’ora di celebrità nell’overtime con l’Alessandria in Coppa il 2 novembre). A seguire, centrocampisti ed attaccanti.                 

Centrocampisti

Giovanni Fietta  7,5: Annata durissima. Anche per ragioni personali. L’asolano entra nei 39 andando ben oltre il campo e conferendo senso assoluto alla fascia al braccio. Dimensione tecnica ed umana che fa da didascalia ad un voto altrimenti fuori scala. Il saldo fa 20 presenze, 18 dal 1’, 10 per intero tra cui l’andata con il Lecco in cui sblocca anche il punteggio con una stecca da fuori. Ne salta 6 per infortunio mentre 12 le guarda dalla panchina. Punto di osservazione destinato a diventargli familiare una volta che avrà deciso di smettere con il calcio giocato. Il suo meglio in un dicembre/gennaio da 5 caps consecutivi (4 per 90’), 3 vittorie, 2 pari ed una sola rete subita. Ombelicale

Gianluca Nicco  7: A gennaio si scopre che l’eporediese non è inossidabile (7 gare saltate per infortunio dopo le sole 2 nelle precedenti 2 stagioni bustocche). La parentesi non intacca un fatturato da 30 presenze (29 dal 1’, 20 per intero ma “solo” 4 nelle ultime 10 disputate), 2 reti ed un assist. Valore aggiunto. Anche se la sua seconda metà di Campionato non è al livello della prima. Meritorio

Davide Ferri  7: Banalmente, il centrocampista con più presenze (33 di cui 29 da titolare). La sua assenza con Pergolettese e Virtus Verona apre la crisi biancoblu. Magari è solo un caso e magari (in parte) no. Vargas lo utilizza più bloccato dei suoi predecessori. L’upgrade lo cresce anche sul piano della gestione della prestazione (8 delle sue 11 partite intere messe a referto nel ritorno). Progressista

Leonardo Piran  6,5: Chiude con 3 match da 90’ e 9 presenze (7 dal 1’) nelle ultime 10. Per 574’ sul campo contro i 315’ delle prime 28 giornate (Coppa esclusa dove firma lo scalpo dell’AlbinoLeffe). La necessità aguzza l’ingegno portando in fascia un 2003 molto più avanti nel suo personalissimo cartellino tecnico di quanto non attesti la carta di identità. Svezzato

Giorgio Citterio  6+: Utile complemento della rosa tigrotta per duttilità (almeno 3 ruoli a catalogo), spirito di servizio e resa agonistica. Si iscrive per 21 presenze (solo 6 da titolare e altrettante oltre i 45’ giocati). Griffa i 3 punti con il Sangiuliano City con una mina da paura. Climax stagionale e della sua ancor brevissima carriera. Coadiuvante

Luca Bertoni  6-: Il meno brillante (eufemismo) dei suoi 5 Campionati in biancoblu. Parecchie assenze (12 gare omesse per indisponibilità più una per squalifica), un brogliaccio tattico in cui il Tractor vede più acconcio Brignoli e una condizione trovata solo a tratti. Eppure, nel momento migliore della Pro Patria (10 punti in 4 partite tra Renate e Trento), il vizzolese è indiscusso centro di gravità permanente. Ma, per il resto, fatica a rappresentare la differenza ammirata soprattutto in epoca Javorcic. E chissà il nodo non sia proprio nel feeling con il manico. Transitorio

Tommaso Brignoli  5,5: La fragilità muscolare non può essere un alibi. Anzi, per un atleta (e lo si scrive con profonda amarezza), è a tutti gli effetti un’aggravante. A Salò (10 settembre), torna a disputare una gara per intero dopo quasi 2 anni (0-0 a Carrara il 27 settembre 2020). La sua stagione finisce virtualmente il 9 ottobre a Vicenza dopo un avvio folgorante come ideale interprete del pivote vargasiano. Da allora, 21 gare bypassate per infortunio (55 in 4 annate), 7 panchine e 45’ in campo. Da quando è a Busto su 143 partite potenziali, il 24enne di Desio è stato indisponibile per guai muscolari nel 38.50% dei casi. Numeri eloquenti. Decorrente

Lorenzo Gavioli  5: Nell’impalcatura turottiana, l’ex Reggina avrebbe dovuto essere la pedina in grado di dare alla squadra un’altra dimensione. E invece il ferrarese gioca poco (22 presenze ma solo 4 dal 1’), praticamente mai nel ritorno (219’ dopo il giro di boa), e paga un sistema di gioco poco consono alle sue caratteristiche di mezzala offensiva tendente all’attaccante esterno (al battesimo con l’Arzignano è schierato addirittura da finto 11). Appartato

Attaccanti

Jonathan Pitou  7+: JP32 è il principale motivo estetico per passare un pomeriggio allo “Speroni”. Opinione diffusa anche tra gli scout del piano di sopra. Esordio epifanico al “Breda” (un gol e 7 falli subiti in 45’), poi minutaggio misurato sino alle 5 dal 1’ nelle ultime 15. Timbra 4 volte (3 dalla panchina), sempre in trasferta e (salvo a Vercelli), sempre al 90’ e dintorni. Talento grondante utilizzato spesso troppo lontano dai 16 metri avversari. I 19 anni da compiere il prossimo 11 agosto fanno da polizza al suo futuro. Orgasmico

Leonardo Stanzani  6/7: Nei numeri, il miglior attaccante per presenze (36), minuti giocati (2.271), e assist (7) mentre è sul podio per le reti (7). Direttamente responsabile di 20 dei 50 punti in classifica si spegne alla distanza segnando una sola rete nel 2023 e fallendo un rigore a Verona. Il motivo? Probabilmente l’usura (out solo nel ritorno con Padova e Piacenza) e le più parti in commedia (mezzala di raccordo compresa) cui lo sottopone il Tractor. Delle sue 29 da titolare ne gioca 16 in coppia con Piu e 13 con Castelli. Mostrando compatibilità (anche statistica) con entrambi. Strizzato

Davide Castelli  6,5: Reti 8 (più una in Coppa), assist zero. Per dire della cifra tecnica dell’attaccante. Un terminale portato a chiudere più che a rifinire. Gioca 16 delle ultime 25 per più di 60’ con due per intero (anomalia per le punte tigrotte). Complessivamente sono 20 da titolare (13 in tandem con Stanzani, 5 con Pitou e 2 con Piu). A naso con un compagno più vicino (contrariamente alla spaziatura ampia richiesta da Vargas), potrebbe segnare anche di più. Finalizzatore 

Amine Chakir  5/6: Sufficienza avvicinata solo in virtù del parossistico gol salvezza con il Piacenza. Gronchi rosa di una stagione altrimenti prossima all’anonimato. Nelle more biancoblu dovrebbe surrogare Parker. La realtà è ben altra cosa. Titolare solo con il Trento (con Piu), non va mai oltre i 45’ di permanenza sul campo con una media ad infilata di scarpe di 23’. Procura un rigore con la Pergolettese e assiste con la Pro Sesto. Ci mette animo. Per quel che può bastare. Passionale

Alessandro Piu  5,5: Calo conclamato. Titolare in 9 delle prime 12, poi solo in 11 delle successive 26. Dal 1’ ne gioca 16 con Stanzani, 2 con Castelli e una a testa con Chakir e Pitou. Secondo una poligamia unica nel reparto offensivo della Pro Patria. Alla fine sistema i numeri con 6 gol (3 dalla panchina) e 3 assistenze. Ma l’anno scorso (9 reti e un assist) viaggiava ad un centro ogni 193’, nel 2022/23 siamo ad uno ogni 312’. Complicato opporre altri argomenti. Flettente

Giovanni Castiglioni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui