Eccoci al nostro consueto appuntamento con il bilancio di fine stagione, in cui passiamo in rassegna obiettivi e risultati dei club per provare a delineare la nostra personalissima classifica. Quella del girone A di Eccellenza è stata un’annata che tra molti protagonisti e addetti ai lavori sarà ricordata per l’alto tasso di competitività, ulteriormente incrementato nella seconda metà del campionato, quando il terreno di gioco ha iniziato a scottare sotto i piedi e i punti in palio ogni domenica hanno avuto un peso sempre più determinante. Rispetto al nostro pagellone di fine girone d’andata, non sono mancati, come scopriremo di seguito, piccoli e grandi cambiamenti, sia verso l’alto che verso il basso, a testimonianza dell’imprevedibilità della competizione andata in scena fino a pochi giorni fa.

Vogherese 9

Confermato il primo posto assoluto per la Vogherese (nella foto in alto), che dopo i quaranta punti del girone d’andata ne porta a casa altri trentacinque, conquistando il titolo di campione con due giornate di anticipo e concludendo i giochi con ben nove lunghezze di distacco sulla seconda classificata. Terzo miglior attacco e terza miglior difesa del girone, disputa una stagione da protagonista superando qualsiasi possibile rivale e gestendo ottimamente la pressione delle aspettative. In festa.

Club Milano 9

Pochi avrebbero puntato su un finale di stagione così scoppiettante per la squadra più giovane del girone, che nel ritorno contro l’Accademia Pavese è addirittura scesa in campo con una distinta di soli under. Dopo il terzo posto in campionato, ha iniziato un’avventura che la sta portando a sognare in grande: artefice dell’eliminazione ai playoff di Solbiatese e Oltrepò, la formazione rossocrociata si è qualificata per gli spareggi nazionali (ieri il pareggio contro la Godigese), altro step di un cammino che potrebbe portare al traguardo della Serie D. Sorprendente.

Solbiatese 8.5

Miglior attacco del girone con il più variegato reparto offensivo in circolazione nella categoria, nel campionato di ritorno ha subìto solo una sconfitta, immediatamente messa da parte per proseguire a tutta velocità verso l’obiettivo, raggiunto a suon di punti e con prestazioni sempre più convincenti. Strappato il ticket per i playoff con il raggiungimento del quarto posto, ha poi dovuto farsi da parte dopo il primo turno, in cui uno 0-0 fuori casa non è bastato per prolungare la post-season. Coesa.

Oltrepò 8

Seconda migliore formazione in trasferta e seconda migliore difesa del girone, nonostante qualche ko di troppo ha centrato l’obiettivo stagionale per il rotto della cuffia, con uno sprint finale decisivo. È soprattutto grazie alla vittoria all’ultima giornata contro il Pavia che blinda il quinto posto e si conquista il diritto di accesso ai playoff, trovando un’altra vittoria sui cugini esattamente una settimana dopo. Il secondo turno contro il Club Milano decreta poi la fine di un cammino che si sperava il più lungo possibile. Da notare, incassata la sconfitta, il bellissimo gesto di fair play con tanto di complimenti e in bocca al lupo agli avversari. Perseverante.

Pavia 7.5

Un secondo posto non può di certo considerarsi un risultato negativo, ma quei nove punti di distacco dalla capolista, otto in più rispetto alla fine del girone d’andata, sono probabilmente il più grande rammarico dei pavesi, che proprio nelle ultime giornate hanno visto ridursi sempre più la forbice dalle inseguitrici, perdendo così il diritto di qualificarsi direttamente al secondo turno dei playoff o – perché no? – persino agli spareggi nazionali. Eliminata dai cugini dell’Oltrepò nel primo appuntamento della post-season, deve rimandare il sogno Serie D alla prossima stagione. Questa, tuttavia, resta un’annata statisticamente importante, chiusa come la migliore difesa del girone e senza subire nemmeno una sconfitta nel fortino “Pietro Fortunati”. Massiccia.

Magenta 7

Una stagione a un solo passo di distanza dalle “big”, con la differenza che questa per i gialloblu è stata la prima esperienza in Eccellenza, categoria con la quale hanno dimostrato di trovare sin da subito un grande feeling. Il capocannoniere del girone, dopotutto, è proprio il loro leader Alessandro Doria, autore di ventidue delle sessanta reti complessive valse alla squadra il titolo di quarto miglior attacco. Rispetto al girone d’andata, cresce nettamente sotto l’aspetto difensivo, e tiene botta a tutte le compagini di alta classifica. Esuberante.

Ardor Lazzate 6.5

È la prima delle squadre fuori dalla corsa ai playoff, ma con una scorta di punti abbastanza cospicua da non dover mai preoccuparsi di chi sta dietro. Detiene il record di pareggi di un girone in cui è riuscita a tenere testa a squadre come Club Milano e Vogherese (a cui ha strappato un punto), mentre la vittoria sudata con il Pavia la dice lunga sulla forza d’animo di un gruppo che non ha tradito le aspettative di un campionato senza rischi, ma che con qualche X in meno avrebbe potuto alzare ancor di più l’asticella. Tranquilla.

Accademia Pavese 6.5

A fine girone di andata avevamo definito i biancorossi come un gruppo in crescita e la realtà non ha smentito le previsioni. Si salva in anticipo, chiudendo poi la stagione esattamente a metà classifica, con una formazione che ha saputo mantenere i nervi saldi, inanellando tre vittorie su quattro nel mese di aprile, quando le sorti di tante squadre erano in bilico e il minimo passo falso avrebbe potuto scombinare i piani. Cinica.

Calvairate 6.5

Nel girone di ritorno guadagna gradualmente sei posizioni, passando dalla zona playout al lato sinistro della classifica. Un po’ più sicura di sé in casa che in trasferta, è comunque fuori dalle proprie mura che trova pareggi pesanti contro Oltrepò, Club Milano e Magenta. Nota non di poco conto: il quarto miglior marcatore è il rossobiancoblù Sow. Ligia al dovere.

Vis Nova Giussano 6

È la squadra che ha migliorato più di tutte il proprio voto di metà anno (una grave insufficienza frutto di tre vittorie e quattordici punti). Ben diverso, invece, il rendimento del girone di ritorno, con otto vittorie e cinque pareggi che hanno fruttato un bottino doppio rispetto a quanto raccolto nella prima parte. Con una striscia non indifferente di risultati positivi, centra un obiettivo che fino a qualche mese prima sembrava impossibile. Rinata.

Muggiò 6

A dicembre, quando respirava l’aria fresca di alta classifica, forse non si aspettava di dover affrontare un girone di ritorno così complicato. In caduta libera fino a fine marzo, trova poi la forza di reagire inanellando due vittorie consecutive che portano una maggiore tranquillità in casa gialloblù. Conclude la gestione gestendo un piccolo ma decisivo distacco dalla zona playout. Da nuova arrivata in Eccellenza, la sufficienza è piena. Promossa.

Verbano 6

Una stagione inficiata da diverse problematiche ha costretto i rossoneri a ridimensionare in corsa i propri obiettivi. Dalle speranze di un campionato da parte alta della classifica alla lotta per la salvezza, la squadra ha trascorso gran parte del girone di ritorno a due passi di distanza dalla zona playout, da cui è riuscita a scollarsi definitivamente solo nelle ultime giornate. Leggermente in calo rispetto ai mesi precedenti, ha però il merito di aver alzato la testa quando ce n’era più bisogno. Pragmatica.

Vergiatese 6

La rivoluzione d’inverno, tanto a livello di rosa che di panchina, ha portato i risultati sperati. Quindici punti nel girone di andata, ventotto in quello di ritorno, per un totale di quarantatré che la tiene alla larga da ogni pericolo, con salvezza aritmetica raggiunta proprio all’ultima giornata. Anche le statistiche parlano di una squadra pungente, capace di imporsi sulla Solbiatese e di sfiorare l’impresa con la capolista. Vigorosa.

Sestese 6

Per restare in tema “pagella”, potremmo dire che ha salvato l’anno nelle ultime due interrogazioni di recupero. A ridosso dei playout dopo il girone di andata, in quello di ritorno perde ancora più terreno, ritrovandosi invischiata in una zona da cui è difficile scappare. A cinque giornate dalla fine deve incassare il colpo del cambio tecnico, ma nonostante le difficoltà si rimbocca le maniche e non manca di stupire contro le big (da ricordare il 4-0 sul Magenta). Con una doppia prova di forza e cuore, conquista la salvezza nell’impegno di andata e ritorno contro la Pontelambrese, riscattandosi all’ultimo da un’annata di alti e bassi. Coraggiosa.

Pontelambrese 5.5

Mezzo voto in più rispetto a dicembre per una formazione che nella seconda parte di stagione ha ingranato una marcia superiore facendo tutto il possibile per raddrizzare un’annata iniziata con il piede storto. La lenta ma costante risalita dalla profonda zona retrocessione ha permesso ai neroarancio di qualificarsi ai playout, conclusosi con la condanna ad almeno un anno di Promozione. Tenace, ma rimandata.

Castello Città di Cantù 5

Difficile esprimere con un freddo numero il giudizio su una squadra che, ripescata dalla Promozione, ha affrontato la categoria senza introdurre grossi cambiamenti e sorprendendo tutti nei primi due mesi. Il calo iniziato a novembre accelera progressivamente fino a trasformarsi in una caduta libera verso il terzultimo posto, con conseguente retrocessione diretta. Chapeau per la coesione del gruppo. Crollata.

Virtus Binasco 5

Nove punti nella prima parte, quattordici nella seconda. Un piccolo miglioramento c’è stato, ma per cambiare le sorti di quest’annata sarebbe servito un vero e proprio miracolo. Chiude in penultima posizione, già da tempo rassegnata alla retrocessione diretta, ma ripensando a questa stagione avara di gioie, potrà affermare a testa alta di aver ottenuto una vittoria e due pareggi contro tre squadre (Oltrepò, Club Milano e Pavia) poi qualificatesi ai playoff. Carente.

Gavirate 4.5

Un’annata che forse nessuno si sarebbe lontanamente immaginato. Tanto l’entusiasmo a inizio stagione, tanta la qualità dei singoli, ma in campo qualcosa non è andato nel verso giusto e il progetto è precipitato poche giornate dopo il decollo. Con in tasca il magro bottino di sedici punti dell’andata, è nel girone di ritorno che inizia una crisi ancora più nera, in cui il gruppo rossoblù perde non solo terreno, ma anche il tecnico e i profili senior. Chiude in ultima posizione, pronto per riscattarsi il prossimo anno in Promozione. Bocciato.


Silvia Alabardi

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