Siamo giunti alla conclusione di uno dei campionati più equilibrati degli ultimi anni e, nella lotta vista fino all’ultima giornata, sono passate inosservate alcune piccole grandi imprese. Non stupisce il Cantello, che vince da favorita, ma nelle retrovie ed a metà classifica sono state tante le squadre ad aver disilluso le aspettative. Riviviamo la stagione con il nostro pagellone.

Cantello Belfortese – 10 e lode

Pochi giri di parole, vogliamo vincere!“; era cominciata con queste parole la stagione del Cantello, e i giocatori non hanno deluso le aspettative. Una stagione dominante, portata fino in fondo con 22 vittorie a fronte di sole 5 sconfitte. I biancorossi dopo il girone d’andata erano già primi, ma non si sono voluti accontentare: chiamatela tracotanza, arroganza sportiva, ma dal cambio di allenatore la squadra ha solo giovato ed ha riportato la società dove voleva, in Prima Categoria. Di parola.

Ceresium Bisustum 10

19 vittorie, 2 sconfitte e 9 pareggi, con un rendimento simile è difficile pensare che i rossoblù siano arrivati solamente secondi, eppure è così. La società di Porto Ceresio ha voluto sognare in grande, nonostante le aspettative fossero quelle dei play-off, e per poco non è stata premiata. I ragazzi di Devardo si sono dimostrati una squadra compatta, capace di superare le avversità, che ha dovuto arrendersi solamente ad una gran corazzata. La stagione non è ancora finita per loro, non svegliate i rossoblù (oggi pomeriggio in campo contro il Calcinato). Sognatori.

Caravate – 9

La passata stagione aveva lasciato un po’ di amaro in bocca e quest’anno si voleva migliorare. I ragazzi di Minervino hanno incredibilmente fatto ancor di più: rimasti nella lotta scudetto fino alle ultime cinque giornate, grazie alle 16 vittorie e 7 pareggi, i gialloverdi hanno provato a crederci fino in fondo. La società ha fatto un gran lavoro con una rosa meno competitiva rispetto alle prime tre e, nonostante la rivoluzione estiva, ha ritrovato ottime basi su cui lavorare per gli anni a venire. Minimalisti.

Jeraghese – 9

Sono arrivati in questa categoria rivoluzionando la squadra: dopo il faraonico mercato estivo era giusto attendersi una stagione ad alti livelli e i rossoblù non hanno deluso. I ragazzi di Baratelli erano partiti male ma, dopo un avvio titubante, hanno saputo riprendersi con grande carattere, dimostrandosi a livello delle primissime negli scontri diretti. Il recupero prodigioso sulla zona playoff nella fase conclusiva della stagione aveva dato spazio al sogno della Prima Categoria, ma si sono dovuti fermare prima centrando comunque l’obiettivo stagionale. Ad un passo dal cielo.

Caesar – 8

Era nata come una favola: il passaggio in Seconda Categoria tramite i ripescaggi ed una squadra di amici costruita per stare insieme, eppure i ragazzi di Fusco hanno dimostrato di appartenere alla categoria. Dopo un avvio incerto i gialloneri hanno saputo rialzare la testa e, con 12 vittorie e 12 pareggi, sono arrivati ad un passo dalla quinta posizione. La società si è sempre imposta di voler puntare in alto ed i giocatori hanno voluto regalare una grande stagione ai propri tifosi, che lascia l’amaro in bocca per i tanti punti persi in avvio. Ambiziosi.

Don Bosco – 7.5

Arrivati da neopromossa hanno cominciato subito forte: nelle prime giornate del campionato sembravano poter ambire anche alla vittoria, ma i giocatori di Paracchini si sono spenti con il tempo. I biancoverdi si sono resi protagonisti di un’ottima stagione, composta da 12 vittorie e 9 pareggi, ma per ambire a qualcosa in più serve costanza. Nessuno si sarebbe aspettato di vederli lì e la quinta posizione, miglior piazzamento tra le squadre arrivate dalla Terza Categoria, lascia ottime speranze per il futuro. Sorprendenti.

Buguggiate – 7

Uno score palindromo: 11 vittorie, 8 pareggi ed 11 sconfitte, di cui molte arrivate in avvio di stagione. I ragazzi di Pedretti si sono comportati bene in questa stagione, mantenendosi stabilmente lontani dai bassifondi e occupando per larghi tratti la sesta posizione. Tra le squadre di metà classifica sono la formazione che ha ottenuto il filotto di risultati utili più lungo: 11, tra successi e pareggi, tra la nona e la ventesima di campionato, durante i quali hanno mietuto vittime illustri come il Caravate e fermato il Ceresium. Costanti.

Eagles Caronno – 7

Le aquile sono partite senza ali in questa stagione: un avvio in affanno, in cui la società di Caronno Varesino sembrava non riuscire a trovare una via di fuga dai bassifondi della classifica. Il punto di svolta arriva all’inizio del girone di ritorno quando, sulla panchina, arriva mister Colombo. Una scelta perfetta per le aspettative societarie, che ha ridato fiducia e motivazioni ai propri ragazzi, rendendo le aquile la quinta squadra per punti fatti nel girone di ritorno. I biancoblu si sono salvati agevolmente ed hanno chiuso al di sopra delle aspettative stagionali; non si arrendono mai. Caparbi.

Aurora Induno – 6.5

10 vittorie, 6 pareggi e 14 sconfitte, molte delle quali subite in un avvio shock di campionato che sembrava dover relegare i biancoblu nei bassifondi della classifica un altro anno. Il cambio di allenatore in corsa che ha portato Criscimanni a Induno Olona ha dato energie e morale alla squadra, permettendo con un rapido scatto di tornare tra le prime sei della classifica, ma l’ambiente si è riposato sugli allori terminando l’annata con risultati deludenti nel finale: i biancoblu si accendono e si spengono in un batter d’occhio. Scintilla.

Union Tre Valli – 6.5

11 vittorie, 8 pareggi ed 11 sconfitte: una stagione perfettamente, o quasi, equilibrata per i verdeblu, che fermano la propria corsa a metà classifica. La società di Cugliate Fabiasco ha avuto una grande crescita all’interno di questo campionato, partendo dalle difficoltà iniziali fino ad arrivare ad essere un’avversaria temibile per tutte le formazioni del campionato. Il ritorno di Caporali sulla panchina è stata una delle poche novità nell’ambiente dell’Union Tre Valli, ma il lavoro dell’allenatore ha dato i suoi frutti ed ora bisognerà cominciare a pensare ad un’ulteriore step in avanti. Crescita.

France Sport – 6+

La neopromossa si è resa protagonista di una stagione dalla doppia faccia: i ragazzi di Franceschetti non sono mai sembrati a livello della categoria, restando per ampi tratti del campionato in zona playout e dando l’impressione di non aver trovato le giuste contromisure a formazioni più esperte. I bianconeri, tuttavia, riescono ad invertire il trend nelle ultime cinque giornate: le tre vittorie nelle ultime uscite permettono di arrivare alla salvezza in extremis. Recuperano le insufficienze come gli studenti l’ultimo mese di scuola. Intelligente, ma non si applica.

Cuassese – 6

Sono partiti da una rivoluzione estiva che ha portato i biancorossi ad avere una delle rose più giovani dell’intero campionato e la scelta sembrava non aver pagato. Pedoja, tuttavia, ha sempre creduto nella sua squadra ed i suoi ragazzi hanno trovato il modo di ripagarlo: la Cuassese è cresciuta, come richiesto dal suo allenatore ed ha trovato la salvezza per ripartire l’anno prossimo con ambizioni diverse. Tanti i giocatori interessanti, ma forse ancora acerbi in quest’annata. Errori di gioventù.

Coarezza – 5

La stagione rossoblù è sicuramente deludente: la società di Somma Lombardo ha allestito una rosa di buon livello per la categoria, ma i risultati hanno stentato ad arrivare. Le tante difficoltà hanno costretto i ragazzi di Squizzato a lavorare con l’acqua alla gola per tutto il campionato, arrivando alla salvezza solamente nelle ultime giornate. 8 vittorie e 10 sconfitte lasciano l’amaro in bocca per le possibilità della rosa e ora la società valuterà il da farsi. Deludenti.

Varano Borghi – 5

Una stagione vissuta in grande affanno, con pochi acuti e molti bassi: i rosanero non sono riusciti ad ambientarsi nella nuova categoria e forse subiscono la pressione nei playout, salutando la Seconda. Il Varano ha lottato con tutte le sue forze per evitare la retrocessione, arrivando a giocarsi la salvezza nelle ultime uscite senza essere premiato. Il cambio di allenatore sembrava aver dato compattezza e solidità ad un gruppo rinforzato dal mercato invernale, ma i ragazzi di Puppin non sono riusciti a cambiare marcia. Vanno in avanscoperta, ma la spedizione fallisce. Esploratori.

Valcuviana – 4.5

La stagione è sicuramente deludente: l’obiettivo prefissato erano i playoff, ma l’annata della società di Cuvio lascia molto a desiderare. I biancoviola non hanno mai trovato le misure a quest’annata, arrancando e faticando per tutta l’annata, dovendo abbandonare in fretta il sogno playoff e concentrandosi sulla salvezza. Dopo il cambio di allenatore, che ha portato Vigezzi sulla panchina, si è visto qualche segnale di ripresa ma la salvezza ottenuta ai playout non può soddisfare la dirigenza. Arrancanti.

Malnatese – 4

Ripartire dopo una stagione conclusa con un miracolo non era semplice, ma provarci con tantissimi giovani, di cui molti impegnati in due campionati, era praticamente impossibile. Il progetto di rivoluzione bianconera non ha mai preso il via, con la società di Bernasconi che ha conquistato solamente due vittorie e tre pareggi in un intero campionato. I bianconeri salutano la categoria al termine di un’annata estremamente faticosa, ma a Malnate sono certi: in un anno li ritroveremo qui. Rivoluzione fallita.

Andrea Vincenzi

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