Si sa, quando una squadra fa una stagione altamente sopra le righe è chiaro che le sirene del mercato suonino in maniera continua e molto forte non appena termina l’annata stessa. Così è per la Pallacanestro Varese che, dopo aver vissuto la miglior stagione degli ultimi 10 anni, vede ora grandissima parte del proprio roster e del proprio staff sotto i riflettori di tante realtà che sperano di attingere dal bacino biancorosso per potersi rinforzare.

In tal senso, in questi giorni, si sono fatte sempre più insistenti le voci ed i rumors di mercato che vorrebbero Paolo Galbiati lontano da Varese. L’allenatore brianzolo, quest’anno assistente di coach Matt Brase, ha avuto un ruolo ben più importante di un semplice secondo, in una composizione di staff basata sul modello americano che vuole una chiara definizione delle responsabilità e mansioni con Galbiati, responsabile della fase difensiva biancorossa. Ma non solo, uomo scelto per la sua grande capacità di lavorare con i giovani, in un progetto fortemente basato sul player development, qualità che ha giocato un ruolo centrale nella sua scelta la scorsa estate.

Lavoratore instancabile, ha dimostrato le sue doti anche ai piedi del Sacro Monte, stupendo per personalità e carattere, qualità che lo hanno contraddistinto nel mondo biancorosso. Skills importanti che hanno fatto sì che, in quest’estate che si preannuncia molto calda a livello di girandola di panchine, il suo nome rientrasse fortemente tra i desiderata di diverse squadre di LBA, pronte ad affidargli una panchina.

Non è un mistero infatti che il pedigree sia quello di capo allenatore per Galbiati, con la strada che porta in Puglia, a Brindisi più precisamente, che pare ormai spianata. Come riportato stamane su Prealpina, la notizia di un Galbiati lontano da Varese e pronto ad accasarsi in Puglia, trova confereme fortissime. Una soluzione figlia anche del sempre più imminente passaggio della coppia Giofrè-Vitucci a Treviso, per riportare la Nutribullet nelle prime posizioni del campionato dopo una stagione complicata. Un passaggio che libererà così la panchina di Brindisi sulla quale sarebbe pronto a sedersi proprio Galbiati. Brindisi molto più di Trento, che comunque dopo l’addio di Molin ha fatto più che un semplice occhiolino a Galbiati, che però sembra fin troppo affascinato da un’esperienza in biancoblu.

Difficilissimo infatti per Galbiati, pur legatissimo al mondo varesino e sotto contratto con la società di Piazzale Gramsci ma con un’escape in caso di offerta da head coach, rifiutare un’offerta di capo allenatore in una piazza come quella pugliese, con un budget di assoluto livello come può offrire la Happy Casa e con il mandato di aprire un nuovo ciclo. Tutti motivi che stanno spingendo fortemente Galbiati in Puglia, nonostante i tentativi della Pallacanestro Varese di trattenerlo. In tal senso, significativo è stato il dialogo tra il GM biancorosso Arcieri e Galbiati in occasione del workshop di sabato quando i due si sono appartati per diversi minuti a parlare. Evidentemente, più di un semplice pour parler, quanto un dialogo che probabilmente nascondeva l’ultimo tentativo della società biancorossa di convincere Galbiati a rimanere che però non sarebbe andato a buon fine.

Alessandro Burin

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