È passato esattamente un mese da quel 14 maggio in cui il Club Milano iniziava col piede giusto il proprio percorso nei playoff passando il primo turno con la Solbiatese. Domenica dopo domenica, la truppa di mister Scavo ha sbaragliato la concorrenza, fino ad assicurarsi un posto nella finale nazionale. Pochi giorni fa è arrivato il pareggio per 1-1 contro il Caravaggio nella gara d’andata, con lo zampino – o meglio, la spizzata – di Alberto Panzani dopo venti minuti di gioco. Una rete pesante quella messa a segno dal classe 2003,che sta per concludere la sua prima stagione insieme ai rossocrociati. Prima, tanti anni di settore giovanile alla Pro Sesto fino al campionato Primavera, dove aveva già potuto assaporare l’ebbrezza della Prima Squadra prima di riportare un infortunio alla spalla. Ora, a un passo dal possibile coronamento di un sogno, il giovane attaccante rivive con noi le emozioni di queste ultime e delicate sfide, mantenendo altissima la concentrazione in vista dell’atto finale.
Partiamo proprio dalla gara di domenica. Che squadra vi siete trovati di fronte? C’è del dispiacere per non essere riusciti ad andare oltre il pari?
“Sì, c’è un po’ di rammarico perché eravamo in casa nostra e siamo restati in vantaggio dal ventesimo a dieci minuti dalla fine. Era una partita che dovevamo vincere, ma sapevamo che il Caravaggio è una squadra forte e molto esperta rispetto a noi. In realtà, però, penso che meritassimo qualcosa in più. Non siamo stati abbastanza concreti, mentre loro hanno fatto gol alla prima vera occasione. Comunque credo che i giochi siano ancora aperti: è vero che loro hanno un piccolo vantaggio per aver segnato in trasferta, ma noi andremo là per vincere”.
Che foste una squadra ben strutturata è stato per mesi sotto gli occhi di tutti, con quel terzo posto conquistato forse contro le aspettative. Non trovi, però, che con l’inizio della post-season abbiate trovato in voi una forza ancora maggiore?
“Secondo me con i risultati ottenuti a fine campionato e con la qualificazione ai playoff abbiamo capito il nostro valore e preso più fiducia in noi stessi. Molti non pensavano che saremmo potuti arrivare terzi o andare avanti nei playoff, quindi ci siamo anche presi una rivincita sul campo”.
Parentesi personale. Dopo le quattro reti in campionato, ora ne hai già segnate due in queste cinque partite dei playoff. Premesso che emozioni del genere sono difficili da quantificare, cosa ci puoi raccontare di quel 2-2 con la Godigese a un quarto d’ora dalla fine e del vantaggio di domenica?
“Segnare non è mai semplice e per me è sempre un’emozione forte. Quando ho fatto gol contro la Godigese, ho capito che saremmo andati a vincere la partita perché ci eravamo portati sul 2-2 e mancavano ancora quindici minuti più recupero. Il gol col Caravaggio, oltretutto di testa, mi ha caricato ancora di più perché era la finale, anche se di andata, ed è stato importantissimo sbloccare il match. Ora, però, c’è ancora un’ultima partita da giocare. Non importerà chi segna, perché l’importante sarà portare a casa la vittoria”.
Capita spesso che le grandi squadre vengano trascinate da uno o più senatori, in campo e fuori. Voi, invece, state dimostrando di essere un gruppo di giovani con le spalle larghe e robuste, capaci di prendersi responsabilità importanti. È questa l’arma in più del Club?
“Sì, la nostra è una squadra fatta praticamente di giovani che sono anche forti. Anche se non abbiamo dei veri e propri senatori, tra di noi ci sono comunque dei leader che, nonostante la giovane età, ci aiutano ad approcciarci meglio alle partire e a non perdere la concentrazione. Penso che questo loro modo di fare sia molto importante per dare fiducia ai giocatori ancora più giovani”.
Come vi state preparando, soprattutto mentalmente, per il ritorno? Ora che siete a un passo dal traguardo, come vivrete questi ultimi giorni? Contate sulla presenza di un forte seguito anche in trasferta?
“Sì, credo che i nostri tifosi verranno a sostenerci anche a Caravaggio, come hanno già dimostrato a Castello di Godigo. Noi siamo tranquilli e stiamo vivendo questa attesa come se fosse una partita normale. Chiaro che sappiamo cosa ci aspetta e il valore che avrebbe un’eventuale vittoria, ma interpreteremo il momento come abbiamo sempre fatto, allenandoci bene in settimana e restando concentrati al massimo. Siamo molto carichi e vogliamo vincere, perché già da inizio stagione il nostro obiettivo era di salire di categoria e penso che ci meritiamo di raggiungere questo traguardo”.
Silvia Alabardi