Se scavallata metà giugno la Pro Patria non ha ancora un allenatore è perché (in realtà), la nuova guida tecnica è già stata designata ma non può ancora essere sdoganata ufficialmente per comprensibili ragioni formali. Secondo uno scenario ipotizzato su Varese Sport lo scorso 17 aprile ad addio del Tractor Vargas ancora caldissimo, la panca 2023/24 dello “Speroni” sarà declinata alla soluzione interna. Secondo un format già (forse), accarezzato la stagione passata con Sala e concretizzato nella prossima con il ticket Colombo/Le Noci.

Il fagnanese attualmente al Corso di Coverciano sarà il nuovo mister tigrotto una volta esaurito l’iter federale (all’ingrosso prima metà di luglio), mentre BeppeGol si confermerà nello staff tecnico come primo assistente. Del tipo, quanto più un caso è complesso e tanto più la soluzione più semplice è anche quella corretta. Farina del sacco di Hercule Poirot che può fare da didascalia alla scelta turottiana per il quinto allenatore biancoblu dal ritorno tra i pro. Un’opzione coerente con la dimensione che il club di via Cà Bianca si è costruita nell’ultimo lustro. La società coniuga il dogma della continuità, Riccardo Colombo chiude virtualmente un cerchio tecnico, umano e professionale.

Ultras. Per celebrare con frutto i 50 anni dalla nascita degli ultras a Busto Arsizio, il Caravanseray del Parco Comerio in via Magenta a Busto ospiterà domani sabato 17 giugno una giornata a sigillo della ricorrenza storica. Stand gastronomico (dalle ore 12), giochi per bambini con Il Tigrotto 1919 (ore 16), dimostrazione di Arti Marziali della Combat Soul (17), conferenza “50 anni da ultras” (19) e concerto Live “Nient’altro che noi”, tributo agli 883 (21). A corredo, dj set, mostra di cimeli storici e (più meno) vecchie glorie a disposizione degli astanti. Cartellone foltissimo. Ad onore del mezzo secolo.

Giovanni Castiglioni

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