È mancato solo l’acuto finale a Mattia Bellucci nelle qualificazioni di Wimbledon. Dopo due vittorie convincenti contro il russo Gakhov (6-3 6-4) e il belga Collignon (6-4 6-4), è stato l’elvetico Dominic Stricker a mettersi di traverso sul cammino del giovane tennista bustocco. 6-3 1-6 6-3 6-4 il punteggio a favore di Stricker, a cui ci sono voluti quattro set per avere la meglio sull’azzurrino, che ha lasciato tutto ciò che aveva in campo, riconoscendo la superiorità del suo avversario.

Si sapeva che Stricker era un giocatore talentuoso, dal servizio solido e dai colpi potenti, e queste armi hanno fatto la differenza nel match di ieri, giovedì 29 giugno. Dopo aver perso il primo parziale, Bellucci ha reagito e vinto facilmente il secondo; il terzo e il quarto set, però, sono stati in favore dello svizzero che ha chiuso la partita e si è qualificato per la prima volta a Wimbledon.

14 ace contro 8 e 41 vincenti a 24 sono dati che fotografano il tipo di giocatore che è Stricker e che tipo di partita è stata. Un vero peccato, nonostante tutto, per l’atleta varesotto non essere riuscito a concludere indenne il percorso nel tabellone cadetto le cui partite si sono disputate a Roehampton. Rimangono comunque negli occhi le gesta di un ragazzo che ha ritrovato fiducia in sé stesso e nel suo tennis, sperando che possa servire per poter tornare prepotentemente protagonista nella seconda parte di stagione, dove Bellucci avrà molti punti ATP da difendere.
Si qualifica al tabellone principale un solo italiano, Matteo Arnaldi, che raggiungerà i vari Sinner, Musetti, Berrettini, Sonego e Cecchinato. La pattuglia azzurra è comunque pronta a difendere l’onore italiano sui verdi campi del terzo Slam stagionale.

Filippo Salmini

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