Il mercato della Pallacanestro Varese entra nel vivo. La società biancorossa, tra la Summer League di Las Vegas e il nodo italiani, è entrata nella fase più calda di questa sessione di campagna acquisti. I tasselli da riempire sono ancora tanti, soprattutto per quanto riguarda il pacchetto lunghi biancorosso, rimasto sgaurnito dopo gli addii di Reyes, Johnson, Caruso e Owens.

Per scoprire come procedono le manovre in casa biancorossa abbiamo parlato con il Responsabile Scouting della società di Piazzale Gramsci, Matteo Jemoli, divenuto sempre più centrale nel mercato biancorosso dopo l’addio dell’ex GM Michael Arcieri.

Si aspettava, dopo l’addio di Arcieri, questa maggior responsabilizzazione da parte di Scola nei suoi confronti? La gratifica?
“Diciamo che a livello lavorativo ci siamo fatti trovare molto pronti dopo l’addio di Mike. Ciò che è cambiato è il rapporto con Luis, che adesso è più diretto. Se prima, per quanto riguarda il mercato, mi confrontavo con Mike e poi si parlava con Luis, adesso lo scambio di vedute è diretto. E’ chiaro che questa investitura mi gratifica ma nulla più, bene così e andiamo avanti”.

Il primo acquisto di questo mercato biancorosso è stato Vinnie Shahid, un giocatore che nessuno qui conosceva ma che lei immagino abbia studiato parecchio. Cosa vi ha portato alla sua scelta per ricoprire quello che lo scorso anno è stato il ruolo dell’MVP del campionato?
“Vinnie è un giocatore che seguivo da tempo, soprattutto in ottica di scouting dei campionati minori, quando cerchi giocatori che possanno essere delle vere e proprie scommesse su cui puntare e da poter prendere a basso costo. E’ chiaro che ciò che ci ha convinto sono le caratteristiche: è un giocatore che ha tiro da tre punti, che gioca tanto pick’n’roll, che ci ha mostrato grande voglia ed entusiasmo di provare quest’avventura. Un mix di caratteristiche tecniche e morali che ci ha fatto propendere per questa scelta”.

Nell’intervista di qualche giorno fa con Max Ferraiuolo, lui le faceva i complimenti per l’acquisto di Moretti, dicendo come fosse riuscito a toccare le corde giuste del giocatore…
“Diciamo che ci si prova con tutti i giocatori che si vogliono acquistare. E’ un ragazzo che ha tante qualità che a noi piacciono: come Shahid ha molto tiro da tre punti, capacità di giocare bene pick’n’roll, ha personalità ed esperienza, nonostante la giovane età. Siamo molto felici di averlo qui”.

Rimanendo sul capitolo italiani, che profilo state cercando? Più un lungo o un giocatore perimetrale?
“Vorremo trovare un lungo anche se il mercato non ha molto da offrire in tal senso. Siamo in attesa di ricevere alcune risposte nei prossimi giorni e speriamo ne possano arrivare positive”.

Per quanto riguarda gli stranieri, invece, si dovrà attendere la fine della Summer League?
“Certamente la vetrina della Summer League per noi è molto importante. Abbiamo le caselle di ala e centro da riempire e penso che qualcuno possa arrivare proprio da questa manifestazione”.

Questione Markel Brown, a che punto siamo della trattativa per il rinnovo?
“Tutti sanno che noi vorremmo avere ancora con noi Markel ma la situazione non è così facile. Una volta avuta la sua risposta, penseremo poi a come costruire il resto del pacchetto stranieri attorno a lui”.

Vi siete dati una dead line per la risposta di Brown?
“Penso che entro il 20 luglio si andrà a risolvere la situazione, in un senso o nell’altro. Se dovesse risponderci positivamente prima saremmo tutti contenti, se invece avrà bisogno di altro tempo abbiamo in testa già diverse idee. Siamo attivi su più fronti”.

Alessandro Burin

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