Tutto tace ai piedi del Sacro Monte per quanto concerne il rinnovo di Markel Brown. La guardia USA, infatti, non ha ancoraa sciolto le riserve sulla proposta della Pallacanestro Varese di un biennale più opzione per il terzo anno da, più o meno, 200.000 dollari a stagione.

Un’offerta importante, forse la più grossa che i biancorossa faranno in questo mercato estivo, per un giocatore considerato il perno centrale del nuovo progetto tecnico biancorosso. Un perno che però, ad oggi, martedì 18 luglio, appare più lontano che vicino a rimanere nella Città Giardino.

Nell’intervista rilasciataci dal Responsabile Scouting biancorosso, Matteo Jemoli, uomo forte del mercato di casa Pallacanestro Varese dopo l’addio di Michael Arcieri, aveva spiegato come ci sia un termine entro il quale la società biancorossa attende una risposta da Brown, il 20 luglio. Tra due giorni esatti dunque, anche meno.

Caso strano però, a differenza di quanto avviene solitamente in queste situazione, a poche ore dalla scadenza di questa sorta di “dead – line” rumors ed indiscrezioni latitano mentre monta un silenzio molto assordante. Una situazione che ricalca quanto avvenuto con coach Brase a fine giugno, quando fino a poche ore prima dalla scadenza dell’escape, la permanenza del coach nativo di Tucson sulla panchina biancorossa è rimasta in bilico.

Tornando a Brown, però, il silenzio di queste ore non lascia certo tranquilli in casa varesina. La guardia americana lo scorso anno, per accettare Varese, ci mise pochissimo, un giorno per lo più, convinto dal progetto, dall’entusiasmo e dalla volgia di rilanciarsi. Fino a qualche settimana fa, dopo una stagione vissuta da protagonista, circondato dall’amore dei tifosi biancorossi e da un ambiente che lo considera punto imprescindibile da cui ripartire, il rinnovo sembrava davvero vicino a realizzarsi, ancor di più dopo l’approdo di Varese in Europa, mentre con il passare dei giorni questa sensazione è andata via via ad affievolirsi.

Dubbi, perplessità di Brown al bivio dell’ultimo grande contratto della carriera probabilmente vista anche l’età, 31 anni, che l’AD Luis Scola sta provando a dissipare nel suo viaggio a Las Vegas e dal quale spera di tornare non solo magari con qualche nuovo tasselo del roster biancorosso per la stagione 2023/2024 ma soprattutto con la firma del suo numero 22, il vero tassello dal quale la Pallacanestro Varese vuole ripartire.

Alessandro Burin

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