Nasce in un venerdì di ordinaria follia l’anima e la struttura, in campo, così come in panchina della Pallacanestero Varese 2023/2024. La società biancorossa infatti, nella sola giornata di ieri, venerdì 28 luglio, ha annunciato allenatore, guardia ed ala grande.

3 annunci che si attendevano da tempo e che danno una forma ed un’identità sempre più chiara al gruppo biancorosso, che adesso guarda con attenzione alla ricerca del pivot titolare, per completare il roster a disposizione di coach Bialaszewski.

Ecco, partiamo proprio dall’allenatore che sarà Bialaszewski, come anticipatovi nella giornata di mercoledì 26 luglio. L’allenatore nativo di New York è stato fortemente voluto da Luis Scola che ne apprezza formazione, metodi di allenamento, filosofia di lavoro e soprattutto capacità di relazione con i giocatori. Qualità scoperte e vissute da El General nella sua esperienza meneghina nel 2019-2020, quando Bialaszewski ricopriva il ruolo di vice allenatore di coach Ettore Messina. Il neo allenatore biancorosso vivrà sulla panchina della OJM la prima vera esperienza da capo allenatore, una scommessa sulla quale però l’AD della società di Piazzale Gramsci crede fortemente.

Dopo l’annuncio in piena nottata, intorno all’1:50 del mattino, del coach, è stato il turno prima di Gabe Brown e poi di Olivier Hanlan. Il primo, ala forte, prodotto di Michigan State University, prenderà il posto nello scacchiere biancorosso di Justin Reyes. Più alto del portoricano, 201 cm contro i 193 cm di Reyes, Brown è un’ala molto atletica, esplosiva, dinamica, che sa colpire da tre con grande pericolosità così come attaccare il ferro in penetrazione. Braccia lunghissime che gli permettono di coprire un grande spazio in area ha forse solo nel peso, 94 chili, il suo punto debole, però già lo scorso anno con Owens, Varese ci ha insegnato che nel nuovo spartito tattico biancorosso contino più la verticalità e l’agilità di un giocatore che la sua stazza fisica.

Brown che sarà affiancato da un lato da Sean McDermott e dall’altro dall’altissima esperienza e potenza di fuoco di Olivier Hanlan, il successore di un altro Brown, Markel. Il colpo probabilmente più importante, sulla carta, dell’estate biancorossa per curriculum, pedigree ed esperienza che porterà alla causa varesina. Hanlan è una guardia assolutamente completa, capace di attaccare sia dal palleggio che non, sia in penetrazione che con l’arresto e tiro o colpendo da tre punti. Un giocatore che ha toccato palcoscenici NBA, di Eurolega, di Eurocup e di Champions Legue, quest’ultimi due da protagonista, e che è pronto a caricarsi sulle spalle la pesante eredità lasciata da Brown.

Con questi innesti la Varese che sta nascendo è una squadra molto veloce, rapida, versatile, forse per certi versi anche più sbilanciata verso la verticalità e la corsa rispetto alla passata stagione, in attesa di capire chi sarà l’ultimo tassello, centrale sia per la fase difensiva che offensiva del gioco biancorosso, determinante nella copertura del canestro e nel gioco pick’n’roll dei ragazzi di coach Bialaszewski, con Biligha in direzione Trento la caccia al pivot è aperta per completare un roster che ha preso forma e sostanza in un venerdì di ordinaria follia.

Alessandro Burin

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