Entusiasmo alle stelle per il finale di Varese-Pescara ieri al Franco Ossola con i biancorossi che hanno la meglio su una formazione quotata come quella abruzzese e tornano a far sognare il popolo che ama il Varese. Incrociamo il “mitico” Caccia, una vittoria esaltante, un Varese che vince e convince: “Sono felicissimo, per la squadra, per i tifosi, per il nostro Presidente, ma non chiedermi nulla della gara perchè non ho visto nemmeno un minuto. La mia partita l’ho giocata sul campetto in sintetico dietro la tribuna, lo ‘Speroni’ assieme ad una decina di bambini. Un spettacolo vero”.
Il Varese ha infatti lanciato un’iniziativa che ha permesso alle famiglie che hanno voluto aderire di lasciare in custodia i bambini per tutta la durate della partita: “L’idea è stata di Alessandra, la moglie di Nicola il nostro presidente -continua Caccianiga- e quello che più ha fatto piacere è l’entusiasmo con cui abbiamo portato avanti questa iniziativa e la gioia che ci abbiamo messo nel viverla tutti insieme, io, Federico e Alessandra insieme ad un gruppo di bambini, bambine e ragazzotti che per più di un’ora e mezza hanno scorazzato in un campetto dietro ad un pallone”. Il momento clou? “Beh, ovviamente la merenda e poi il finale della partita dei grandi, abbiamo percepito che qualcosa era cambiato a fine gara con il gol del pareggio del Pescara e allora qualcosa abbiamo sbirciato, e al gol del 3-2 di Pavoletti siamo esplosi pure noi”.
Ieri il Varese ha vinto su due campi in contemporanea: sul manto erboso del “Franco Ossola” e sul sintetico “Alfredo Speroni”. Concedetecelo: bravi tutti!

Ulisse Giacomino