Si è conclusa la campagna acquisti del BasketBall Gallarate che guarda adesso con grandi ambizioni al prossimo campionato di Serie B Interregionale.

I biancoblu sono inseriti nel Girone A Nord-Ovest, insieme a Pavia, College Borgomanero, Junior Casale Monferrato, Campus Varese, Basket7Laghi Gazzada, Oleggio, Campus Piemonte, Robur Saronno, Collegno Basket, AM. Basket Savigliano e Derthona Basketball Lab.

Un raggruppamento tosto, inserito in un campionato ancor più difficile vista la formula che prevede solo 6 promozioni su 96 partecipanti squadre partecipanti. Motivi per i quali i galletti, dopo un ultimo ottimo anno vissuto in B Nazionale e chiuso nei Play-In contro Legnano, hanno voluto costruire un roster di alto livello per provare subito a tornare in B Nazionale.

Una linea chiara, che si sviluppa in continuità a quanto fatto lo scorso anno, con la conferma dello staff tecnico, di De Bettin in regia, Passerini sugli esterni, Clerici ed Antonelli sotto le plance. Ad essi sono stati aggiunti Tommaso Moscatelli, che sarà il cambio di De Bettin, Mattia Molteni e Matteo Fioravanti, due esterni provenienti da Desio, Milos Milovanovic, lungo proveniente da Imola, Lorenzo Ghezzi, 3 duttile di scuola Robur Et Fides, gli under del settore giovanile Paparella e Basso ed il colpo dell’estate Stefano Laudoni.

Un quadro che pone Gallarate che vera e propria forza del torneo e che abbiamo provato ad analizzare ancor più approfonditamente con il DS Luca Ciardiello, architteto di questa squadra.

Ciardiello, al termine della prima campagna acquisti da DS, come si sente?
“Stanco ma felice, ora possiamo andare a goderci un po’ di vacanze. Non mi aspettavo sinceramente di avere, oltre al mio lavoro, un impegno così, con telefonate costanti ogni due o tre ore, però sono molto soddisfatto di quanto fatto. Al mio primo anno da DS è stata composta una squadra di altissimo livello, che in pochi secondo me possono permettersi in zona, quindi sono molto contento”.

Non si può non partire dall’acquisto più importante della vostra estate, ovvero Stefano Laudoni, l’anno scorso protagonista della promozione in A2 di Vigevano e adesso punta di diamante della nuova Gallarate. Com’è nata e come si è sviluppata la trattativa che lo ha portato in biancoblu?
“La trattativa è nata perchè siamo in stretto contatto con il suo procuratore. Appena abbiamo saputo che Vigevano lo liberava, ci siamo catapultati su di lui. Ha sposato subito il progetto BBG, la trattativa è stata velocissima, nonostante fosse negli USA ci siamo sentiti costantemente e in pochi giorni siamo riusciti a chiudere questa operazione. Ha capito alla perfezione il nostro mondo, quello che vogliamo fare, non solo a livello di Prima Squadra e noi siamo molto felici di averlo qui. E’ un giocatore di spicco, di livello altissimo, che porterà attrattiva dall’esterno ma anche e soprattutto esperienza all’interno dello spogliatoio e qualità in campo”.

Un DS che ha vissuto una carriera da grande esterno che, nella sua prima campagna acquisti, ha rivoluzionato proprio il pacchetto esterni del BBG..
“Abbiamo cambiato tanto, è vero. Era un po’ di anni che non cambiavano il pacchetto esterni ed era giunto il momento di farlo. Il primo giocatore che ho voluto immediatamente è stato Molteni, perchè un pò rispecchia anche il mio modo di giocare. Ci serviva un tiratore, puro, di alto livello e siamo molto felici di averlo qui, soprattutto perchè è un ragazzo molto serio”.

In una squadra composta da parecchi senior, ci sono ingressi under come Ghezzi e Moscatelli da fuori, Paparella e Basso dal vostro settore giovanile. Questo è un segnale importante di quello che vuole essere il progetto BBG..
“Sì, infatti il nostro progetto prevede di avere una Prima Squadra ambiziosa, di livello alto, come ci chiede il Presidente, senza mai smettere di costruire i giocatori del futuro. Questo cosa vuol dire? Vuol dire portare i nostri under a giocare ad alto livello nelle nostre squadre senior ed intanto trovare nella zona giocatori che possano ricoprire ruoli importanti, dimostrando di poter valere la categoria. Dovranno abituarsi velocemente al campionato, agli allenamenti, all’avere a che fare con giocatori “professionisti”. Questo vale per i due ragazzi che vengono da fuori ma anche per i nostri due giovani che dovranno subito mettere la testa in campo per capire dove si trovano e dare tanto, perchè quest’anno avranno la possibilità di guadagnarsi minuti e spazio”.

Vincono in 6 su 96, qual’è il vostro obiettivo?
“Essere in una di quelle 6, senza dubbio. Non ci nascondiamo, con questo tipo di squadra dobbiamo provarci. Sappiamo che vincere un campionato è sempre difficile, bisogna arrivare nella fase calda della stagione con la squadra in forma, tutti presenti e ben focalizzati sull’obiettivo. Ci sono tanti fattori che entrano in gioco però il nostro obiettivo è quello di riportare subito Gallarate sul palcoscenico della B Nazionale”.

Alessandro Burin

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