Il Basket Venegono si presenterà al prossimo campionato di serie CUnica dopo aver vissuto un classica estate da “rivoluzione”. Infatti, dopo la brillantissima promozione conquistata lo scorso mese di maggio la società biancoblù ha ribaltato quasi completamente l’organico salutando gran parte dei protagonisti della stagione 2022-2023.

“Prima di tutto – dice in tono accorato Tommaso Gergati, coach di Venegono -, vorrei ringraziare tutti i giocatori che hanno reso possibile il salto di categoria. Se Basket Venegono ha conquistato in forma diretta, ovvero senza passare dal rischio playout, la promozione è esclusivo merito dei vari Moraghi, Bianchi, Fedrigo, Cozzoli, Maruca, Croci, Paparusso, Cassani, Andolfatto e Minonzio. Questi sono i giocatori che sia recitando da protagonisti, sia impegnandosi al massimo in allenamento hanno reso possibile il raggiungimento di un risultato che, lo sanno tutti, un anno fa di questi tempi rappresentava solo un sogno. Tuttavia, tra i nomi citati ho volutamente tralasciato quelli degli unici due giocatori confermati dal roster 2022: Beretta, il capitano, e Pavese. Così, in qualità di allenatore a tutti loro devo sincera gratitudine e apprezzamento per l’impegno e l’entusiasmo profusi e anche per l’aiuto che mi hanno fornito grazie alla loro esperienza. Però, una volta raggiunto l’obiettivo, insieme al g.m. Marco Coppo abbiamo ritenuto  giusto e credo legittimo cambiare rotta perché il campionato di C Regionale richiederà un impegno diverso, e assai più importante, da dedicare agli allenamenti in termini di tempo e di “testa”. Per queste ragioni ho richiesto al club significativi cambiamenti strutturali e tecnici”. 

In effetti i cambiamenti sono stati notevolissimi: quali in particolare?
“Il primo, evidentissimo, riguarda la carta d’identità del gruppo. La prima scelta, totalmente condivisa, è stata quella di ringiovanire il gruppo. La seconda, di natura esclusivamente tecnica, risponde all’esigenza di costruire una squadra in grado di proporre una pallacanestro più dinamica, aggressiva sui due lati del campo, dotata di maggior velocità, atletismo, intensità e, di fatto, con un’identità tecnico-tattica completamente diversa rispetto a quella mostrata dal gruppo di Moraghi-Fedrigo-Bianchi & Co. A conti fatti, crediamo di esserci riusciti e per questo desidero ringraziare pubblicamente Marco Coppo e i dirigenti del Basket Venegono per aver assecondato e sostenuto tutte le mie scelte”.

Vediamole, dunque, queste scelte.
“Premessa doverosa: in tutti i reparti abbiamo cercato di inserire giocatori “multidimensionali” in grado di cavarsela bene almeno in due ruoli e, in buona sostanza, poter essere duttili e intercambiabili in attacco come in difesa. Il reparto guardie, davvero fornitissimo, comprende i fratelli Elia e Tommaso Somaschini, in uscita da Gazzada; Riccardo Caruso, in uscita da Daverio; Matteo Bongiovanni e Fabio Peretti, coppia di Under classe 2004 vista lo scorso anno in CGold con Academy, ma prodotti di Pallacanestro Varese. Nel “pack” di esterni figurano Federico Turano, guardia-ala piccola con grande esperienza vista a Cerro e WIZ Legnano; Stefano Caccianiga, ex-Daverio e Gazzada e, come detto, i confermati Matteo Beretta e Lorenzo Pavese. Infine, nel blocco ali grandi-centri ho il piacere di segnalare la riattivazione di Andrea Presentazi, grande talento che torna a giocare dopo un anno di stop; Lorenzo Florio ex-Nerviano e Daverio e, infine, il colpo da 90 messo a segno con l’arrivo di Guido Villamil, classe 1988, pivot di 205 cm. che lo scorso anno abbiamo visto alla Robur Saronno in CGold. A completare l’organico ci saranno due ragazzi del nostro settore giovanile: Federico Lanzani, classe 2002 e Giacobbe Colombo, classe 2004. Pertanto, come si può notare, ad eccezione dei “senatori” Beretta, Villamil e Turano, avrò a disposizione un gruppo formato da ventenni o poco più. Tutti però hanno già in “catalogo” diversi anni di gioco vero nelle serie minori e sanno benissimo come tenere il campo”.

In chiusura, anche per te la domando d’obbligo: per quale traguardo partirete?
“Partiremo con tanta umiltà, i piedi ben piantati a terra e consapevolezza che il prossimo campionato sarà di duro, difficile e di alto livello competitivo. In questo panorama il traguardo non può che essere che la salvezza da raggiungere, se possibile, senza patemi evitando le sabbia mobili dei playoff-playout. Poi, è chiaro, come coach spero di vedere migliorare la mia squadra a vista d’occhio e magari, progresso dopo progresso, portare a casa il sogno di entrare nei playoff”.

Massimo Turconi   

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