Ci sarà da lavorare. Consapevolezza già di per sé scontata, ma ulteriormente certificata dal secondo test match estivo del Città di Varese che ha visto i biancorossi acciuffare l’1-1 in extremis contro la Nuova Sondrio. Certo, è calcio d’agosto e come sottolineato da mister Cotta bisogna aver la capacità di attribuire al risultato il giusto peso; semmai è doveroso concentrarsi sulle idee e sui concetti di gioco (ci sono) e la relativa esecuzione (da migliorare).

Cotta ha evidenziato un atteggiamento sbagliato da parte della difesa in fase di aggressione: il reparto è nuovo (come la maggior parte della squadra), ragion per cui servirà del tempo per affinare i meccanismi, ma le potenzialità dei singoli lasciano ben sperare. La compattezza, l’esperienza e la fisicità di Diop e Cottarelli al centro non sono in discussione; Bernacchi ha lasciato intravedere ottime cose e Baldaro si è dimostrato adattabile sull’esterno destro (soluzione che, a stagione in corso, potrebbe rivelarsi particolarmente utile visto che la sua carta d’identità recita 2005). Sulle fasce si può fare sicuramente di più sia fase difensiva che di spinta, tenendo comunque conto della scusante dei carichi di lavoro che hanno appesantito le gambe dei giocatori impedendo di vedere chissà quali sgasate.

Stesso discorso per il centrocampo che a tratti (soprattutto nel primo tempo) è apparso imballato. Siamo chiaramente ancora nella fase di sperimentazione, visto che Cotta sta facendo girare parecchi interpreti in attesa di trovare la soluzione definitiva. Viste le qualità, ad esempio, non è azzardato ipotizzare Vitofrancesco in cabina di regia affiancato dalla qualità di Zazzi e dal dinamismo di Mandelli (ieri out in attesa di ultimare le pratiche del tesseramento); non male anche le carte Monza e Mehic (il tesseramento del classe ’03 dovrebbe essere una formalità), così come Malinverno (2002) potrà risultare una valida alternativa.

Se il buongiorno si vede dal mattino, la trequarti dovrebbe essere di proprietà di Filippo Liberati. Il classe ’03 ha sicuramente impressionato per personalità e qualità: giocatore fisico, rapido e dotato di un mancino che potrebbe regalare parecchie soddisfazioni al pubblico biancorosso (anche perché ha già mostrato la tendenza ad allargarsi sulla destra per rientrare sul piede forte). Il primo impatto è stato positivo, ma è chiaro che ora bisognerà trovare continuità: lo scorso anno a Carate ha iniziato una gavetta che di certo non può considerarsi già finita, motivo in più per lasciarlo tranquillo e farlo crescere nel migliore dei modi.

In alternativa anche Zazzi potrebbe rivestire il ruolo di rifinitore dietro le punte, cosa che ha fatto nel primo tempo di ieri affinando minuto dopo minuto l’intesa con Settimo e Banfi (nella ripresa spazio a Becerri e Latorre). L’attacco è da sempre il tallone d’Achille del Varese (i vari Cappai, Di Renzo e Ferrario non sono riusciti a rendere come ci si aspettava in fase di finalizzazione) e già ieri sugli spalti si rumoreggiava alle imprecisioni. Nessun dramma comunque: lo stesso Cotta ha ravvisato un pizzico di timidezza e ci sarà tempo per aggiustare il tiro, anche perché il mercato dovrà riservare ancora qualche sorpresa (come lasciato intendere da Antonio Rosati).

Il nome di Filippo di Maira (già paventato la scorsa settimana) potrebbe fare al caso del Varese: attaccante fisico ed esperto, la punta siciliana classe ’94 non è forse la più classica delle macchine da gol (12 reti in 21 presenze nella sua miglior stagione all’Arconatese) ma potrebbe risultare funzionale per il gioco di Cotta. Nelle ultime ore sta prendendo piede la suggestione Dardan Vuthaj: il classe ’95 ha faticato in Serie C (6 gol tra Foggia e Novara), ma tutti hanno ancora negli occhi i 35 gol messi a referto due anni fa con il Novara in Serie D. Vuthaj ha ovviamente un costo ai limiti del proibitivo, ma chissà che il Varese non voglia dare un segnale chiaro alla piazza e alle avversarie assicurandosi (sulla carta) un autentico goleador di categoria. Non mancheranno poi ulteriori innesti in altre zone del campo per completare al meglio la rosa.

Nel frattempo, mentre il telefono di Raineri scotta, la squadra si è ritrovata in mattinata per un’altra seduta di allenamento alle Bustecche. Iter che si ripeterà fino a giovedì 10 agosto compreso, giorno in cui i biancorossi saranno protagonisti alle ore 18.00 a Verbania contro i padroni di casa per la terza uscita stagionale; venerdì e sabato altre sessioni di allenamento per poi disputare il quarto test match domenica pomeriggio alle ore 16.00 a Olgiate Comasco contro la Pro Novara. Due sfide a squadre d’Eccellenza per aumentare ulteriormente i giri del motore prima del rompete le righe di Ferragosto: lunedì 14 e martedì 15 saranno infatti di riposo, ma già da mercoledì 16 si tornerà a sudare in quel delle Bustecche. Magari con qualche volto nuovo sul terreno di gioco.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui