C’è un nuovo derby in città. Con la definizione dell’organico del Girone A, l’Eccellenza Femminile ha dato il benvenuto al Laveno Mombello, società giovane e ambiziosa che si affaccia con entusiasmo alla nuova categoria e, soprattutto, con la volontà di fare bene fin da subito.

Caratteristiche ben espresse dal trasporto con cui il presidente Giovanni Castelli rivive la genesi del progetto rosa: “Nel momento in cui a luglio dello scorso anno le ragazze in uscita dal Gavirate, mi sono chiesto se avesse senso sposare un progetto del genere. Come dico spesso, da laghi e montagne di ragazzi non ne escono: la qualità è una scrematura della quantità e se i numeri sono già bassi per il calcio maschile, figuriamoci per quello femminile. Pertanto dissi subito che avrei dato il mio supporto solo davanti ad un percorso umile, consapevole e di prospettiva; nel momento in cui ho riscontrato disponibilità anche dall’altra parte ci siamo decisi a partire”.

Il gioco è valso la candela?
“Ad aprile ci siamo ritrovati in zona playoff e lì ho capito che c’erano i presupposti per dare effettivamente via a quel progetto concreto che avevo in mente. La mia strada si è incrociata con quella di Massimo Migliorini, persona eccezionale che è l’Alfa dell’alfabeto: l’esperienza che ha maturato a livello nazionale e internazionale è la benzina di quest’avventura che, diversamente, anche solo per una questione di inesperienza, non avremmo praticato. Per chi non lo sapesse Migliorini è stato allenatore dell’Italia Under17 e, dopo Coverciano, è andato ad insegnare calcio a Los Angeles; averlo tra noi significa dare un senso e una prospettiva al calcio lavenese”.

Siamo ad aprile 2023: il Laveno è ai playoff di Promozione e Migliorini ha accettato l’offerta di Direttore Tecnico. Cosa è successo dopo?
“È successo che abbiamo perso i playoff al terzo turno ma, consapevoli di avere ottime chance di ripescaggio e forti di un Migliorini in più, ci siamo mossi per essere ripescati. Ed eccoci qui al secondo step del nostro programma, per dare sostanza al calcio femminile a nord di Varese laddove, geograficamente parlando, al centro c’è il Città di Varese e a Sud la Solbiatese”.

Siete pronti all’Eccellenza?
“Lo scopriremo sul campo, ma le premesse sono buone. Abbiamo mantenuto metà del gruppo dell’anno scorso e l’altra metà è stata integrata con ragazze di livello; al momento ci mancano un paio di innesti, ma per il via della preparazione del 21 agosto saremo al completo. Essendo Scuola Calcio Milan, poi, ho l’accordo con i rossoneri di avere ragazze in prestito da loro, aspetto che non sarebbe stato possibile se fossimo rimasti in Promozione. Purtroppo, a causa delle tempistiche di ripescaggio, mister Dolores Prestifilippo ha preferito spostarsi a Parabiago per avere la certezza dell’Eccellenza; il rapporto con lei resta comunque ottimo. Ci siamo mossi dunque per cercare una valida alternativa e l’abbiamo trovata in Enzo Vizza, che sono certo svolgerà un lavoro fantastico in sinergia con Migliorini”.

Parliamo di obiettivi: dove può arrivare il Laveno?
“Per il momento possiamo dire che siamo protagonisti di un percorso che non deve finire qui. Non ci diamo limiti, se non quello dell’umiltà, sapendo che ogni anno va costruito da zero: noi lo faremo con consapevolezza, consci di essere gli ultimi arrivati, tra l’altro non per meriti sportivi ma grazie al ripescaggio. Sappiamo però di avere una nuova certezza”.

Ovvero?
“Il Laveno in Eccellenza è sicuramente più attrattivo e qui mi devo legare ad un discorso che ho già fatto per la Prima Squadra maschile e che mi ha portato a separare le strade con mister e DS: non ha senso fare calcio disgiuntamente da un settore giovanile, e per questo critico fortemente la scelta del CRL di togliere l’obbligo dei fuoriquota. Già è difficile fare calcio, ma se si toglie l’obbligo di far giocare i giovani non ha senso portare avanti un settore giovanile che poi non darà chance ai ragazzi. Io a questo calcio non ci sto: nel mio Laveno i fuoriquota continueranno a giocare. E questo vale anche per la femminile: perché devo avere una Prima Squadra se non ho un settore giovanile? La mia volontà è quella di strutturare la società affinché ciò accada e consolidarci in Eccellenza con il supporto del Milan ci darà visibilità e appetibilità. Ci vorrà pazienza, certo, ma sono sicuro che presto potremo raccogliere i frutti del nostro lavoro e Laveno diventerà un polo del calcio femminile in provincia di Varese”.

A proposito di Varese, chiudiamo con una battuta sulla prossima stagione: la partita da segnare sul calendario sarà quella contro il Città di Varese?
“Direi proprio di sì. In Eccellenza siamo noi e loro: sarà un derby varesotto a tutti gli effetti e speriamo che alla fine si parli lavenese. Al netto di questo, comunque, ribadisco che la mia volontà è quella di far crescere nel modo giusto questo progetto, sarà bello ed entusiasmante confrontarsi con altre realtà ad un livello superiore rispetto a quello dell’anno scorso”.

Matteo Carraro

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