Oltre un centinaio di tifosi hanno risposto all’appello dell’HCMV Varese Hockey e, dopo un paio di giorni difficili a causa dei problemi alla Rolba, si sono ritrovati ieri sera alla Acinque Ice Arena per seguire il primo vero e proprio allenamento dei Mastini (il secondo, in realtà, dopo l’uscita mattutina.

Curiosità e attesa per rivedere i gialloneri sul ghiaccio, riabbracciare i campioni in carica, salutare e nuovi e accompagnare fin dall’inizio la nuova era Czarnecki. Proprio il coach svedese è stato tra i grandi protagonisti: dopo aver imparato a conoscere il mondo Varese chiacchierando nei giorni scorsi con i tifosi, lo svedese ha diretto la sessione impartendo fin da subito i suoi dettami: gruppo diviso in due unità (gialli da una parte, neri dall’altra) e lavoro contemporaneo con entrambi mischiano attaccanti e difensori.

Già da questo si denota la peculiarità del coach, aspetto che Czarnecki aveva ben evidenziato durante la sua conferenza stampa di presentazione al Palace Hotel: tutti devono partecipare in maniera corale alla fase difensiva seguendo una precisa e rigida ideologia. In attacco, poi, libera iniziativa perché se la difesa fa il suo lavoro allora la fase offensiva ne trarrà beneficio.

Czarnecki ha parlato a lungo con Kyle Gibbons ed Erik Naslund. Gli stranieri sono una componente fondamentale della squadra e i due (insieme a Massimo Pietroniro che però otterrà il passaporto italiano solo da dicembre) dovranno essere la colonna portante del roster. Non sarà facile, però, sobbarcarsi la pesante eredità di Francis Drolet e Mathieu Desautels (quest’ultimo ancora presente ieri sera): i due canadesi sono, senza mezzi termini, diventati autentici eroi della tifoseria e, oltre alle qualità umane, hanno lasciato il ricordo di gol, assist e prestazioni eccelse. Se Gibbons, da questo punto di vista, rassicura abbastanza essendo una “scoring machine“, Naslund dovrà conquistare i tifosi “in altro modo”: le sue statistiche sono infatti inferiori rispetto a quelle di Desautels, ma lo svedese vanta un’ottima solidità difensiva e, essendo stato scelto proprio dal coach, dovrà garantire stabilità e sicurezza al reparto e alla squadra.

A proposito di solidità difensiva, si sapeva che ai gialloneri mancava un difensore per chiudere il roster dopo la firma di Vignoli Sanin (non ancora sul ghiaccio): ieri sera, tra gli altri, c’era un certo Massimo Cordiano, presenza che ha destato un certo stupore ma anche parecchia gioia. Il difensore classe ’95, fratello di Tommaso (giunto l’anno scorso a Varese e, da quest’anno, anche allenatore per l’HC Varese 1977), vanta una notevole esperienza tra Svizzera e ALPS, un profilo che sulla carta farà dormire sonni tranquilli alla difesa giallonera. Cordiano sta smaltendo un infortunio e, non appena sarà ristabilito, si aggregherà in pianta stabile alla squadra.

A livello generale, comunque, ci sarà tempo per allenarsi ed entrare in condizione, visto che prima del debutto di Cortina mancano tre settimane e mezzo. Per ora i Mastini si godono i sorrisi e il calore del pubblico, in attesa di riassaporare il clima partita già da sabato sera contro l’HC Ares Sport.

TC

Tutte le foto di Angelo Puricelli, Agenzia Blitz

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