Salvare la pelle. Mantenere la categoria. Restare aggrappati con le unghie e i denti alla serie D. Il concetto, che pur espresso in tre forme diverse dovrebbe essere sufficientemente chiaro, delinea per quale traguardo correrà nel prossimo campionato di serie D il Basket Marnatese.
“A bocce ferme, stante una situazione economica decisamente stringata non possiamo mettere nel mirino nient’altro che la salvezza con la speranza – conferma Paolo Castiglioni, coach di Marnate (in foto) – di raggiungere l’obiettivo il più rapidamente possibile e senza troppe sofferenze. Il nostro basket-mercato, infatti, è stato all’insegna di “tante uscite, uguali entrate”. Così, persi durante l’estate Marranzano, finito a Cerro, Pensotti, anno sabbatico per motivi di studio, Albertini, che ha appeso le scarpe al chiodo, e Vanoli, tornato a Cassano Magnago in serie C2, abbiamo chiamato Parravicini, guardia con vasta esperienza tra C2 e D, Re De Paolini, ala grande in uscita dall’Olimpia Busto, Federico Varini, guardia proveniente da Turbigo, Caroli, giovane esterno classe ’94 da Lonate Pozzolo ed infine Brighina, esperto playmaker visto e apprezzato in tante piazze. I cinque nuovi andranno ad aggiungersi ai confermati del 2013 ovvero Pugni, Rossi, Pavesi, Pizzi, Cattaneo e, speriamo, ad un altro lungo che stiamo cercando animati da uno scopo preciso: allungare le rotazioni sotto canestro per dare spazio a Cattaneo, ala piccola classe ‘96 cresciuta nelle nostre giovanili che, a nostro parere, ha dei numeri che ci piacerebbe verificare anche a livello senior. La volontà comune è quindi quella di offrirgli una “chance” in un ruolo, quello di esterno, che riteniamo più adatto alle sue caratteristiche tecniche e fisiche”.
A pochi giorni dal via come sono stati i primi riscontri?
“Abbiamo disputato diverse amichevoli e tornei ricevendo buone risposte da tutti i test agonistici. Insomma: rispetto al 2012-2013 vero e proprio anno “zero” dovremmo partire con qualche sicurezza in più ma – conclude fiducioso Castiglioni -, con la stessa, anzi, se possibile aumentata dose di umiltà”.

Massimo  Turconi