La Solbiatese continua a crescere e gli orizzonti che si aprono dinnanzi ai nerazzurri sono sempre più luminosi: dalla Prima Squadra al Settore Giovanile, senza dimenticare il mondo Femminile, a Solbiate Arno c’è voglia di fare grande calcio e la sinergia attiva con il Comune sta dando i suoi frutti sotto tutti i punti di vista.
L’operato della Solbiatese non è certo passato inosservato anche in lidi superiori: ne è una dimostrazione il recente spot Adidas dell’attaccante del Milan Rafael Leao, che ha scelto la corniche del “Felice Chinetti” per poi fare il giro del mondo. E proprio la casa dei nerazzurri è pronta ad ospitare la Nazionale: lunedì 9 ottobre e lunedì 13 novembre l’Italia Under19 di Bernardo Corradi, fresca di titolo Europeo, sarà protagonista a Solbiate.
“Per noi è un orgoglio poter ospitare la Nazionale – commenta il Direttore Generale della Solbiatese Carmine Gorrasi -, così come lo è per il paese di Solbiate Arno. L’Italia ha scelto il Chinetti a testimonianza del valore che questo stadio ha per Varese, ma non solo: è sempre stato un gioiellino e ora sta tornando agli antichi fasti. Tra la Nazionale, partite di Serie A femminile, lo spot di Leao e tante altre iniziative, il Chinetti ha l’appeal giusto per attrarre chiunque, spot internazionali compresi, ed è a tutti gli effetti un punto di riferimento per il calcio dilettantistico e professionistico. Grazie al dialogo tra Comune e Solbiatese verrà presto riqualificato completamente e anche i campi dietro saranno sistemati: storia e bellezza, oltre ad un design all’inglese con tribune vicine al rettangolo di gioco e tanto verde intorno, lo rendono un gioiello che in tanti ci invidiano”.
La rigenerazione del Chinetti fa parte di una “riqualificazione” dell’intero mondo Solbiatese alla vigilia di una stagione per voi importantissima. Come vi affacciate alla nuova Eccellenza?
“Ci presentiamo alla partenza del campionato con l’ambizione di essere protagonisti. Siamo partiti da lontanissimo, da una Prima Categoria in epoca Covid, e dopo due promozioni in tre anni siamo pronti a giocarci un campionato di Eccellenza. A Solbiate c’è un ambiente ideale: nessuna pressione, ma tanta ambizione e voglia di salire di categoria”.
Il Girone A di Eccellenza quest’anno non ha nulla da invidiare ad una Serie D…
“Dirò di più: è più facile salvarsi in Serie D che vincere questo girone. Sarà un campionato tostissimo, ma davvero bello da giocare: credo che non ci sarà una squadra in grado di scappar via, ma almeno quattro o cinque realtà che punteranno alla vittoria. Oltre a noi vedo bene il Pavia e l’Oltrepò, ma occhio all’Ardor che ha investito tanto; in generale, però, non ci sono squadre scarse e la stagione sarà decisamente equilibrata. Per noi è uno stimolo in più”.
Tra le squadre più attrezzate, come ribadito poco fa, c’è proprio la Solbiatese forte di un mercato coi fiocchi. Come ci si muove in questi casi per rinforzare un gruppo che è già di per sé performante?
“Lo si fa investendo prima sull’uomo e poi sul giocatore. Come prima cosa abbiamo formato un gruppo importante dal punto di vista morale, scegliendo uomini che in primis hanno sposato il progetto e poi dedicato attenzione all’aspetto economico. Abbiamo un bel mix tra giovani ed esperti, molti dei quali hanno già vinto la categoria; siamo una gran bella squadra pronta a togliersi qualche soddisfazione”.
Gruppo di cui fanno parte anche prodotti del vivaio. A che punto è la crescita del Settore Giovanile?
“Il nostro vivaio ha attraversato una fase di repentina crescita in tutte le categorie: dal punto sportivo ritengo sia praticamente impossibile fare meglio perché di fatto siamo già all’apice. Lavoreremo duramente per mantenerci a questo livello, continuando la nostra crescita intesa come capacità di portare sempre più giovani in Prima Squadra; faccio a tal proposito l’esempio di Minuzzi, che è in pianta stabile con i grandi già da due stagioni. Non sarà semplice, la Riforma dello Sport ci ha messo in difficoltà, ma continueremo con passione, entusiasmo e competenza per portare avanti i nostri valori. E la riqualificazione del Chinetti, collegandomi al discorso precedente, sarà un ulteriore plus perché si trasformerà in una Cittadella dello Sport”.
Non possiamo non chiudere un discorso generale sulla Solbiatese senza aprire la parentesi del calcio femminile. Anche il mondo delle Azalee è sempre più fiorente.
“Il calcio femminile è forse tra i nostri progetti più ambiziosi che per scelta abbiamo decentrato rispetto al Chinetti spostandoci a Gallarate: siamo cresciuti bene e in fretta, allestendo un settore giovanile con quasi 60 bambine, una Juniores da 28 atlete e una Prima Squadra in Serie C. Il sogno, ambizioso e difficilissimo, è quello di far diventare Gallarate il primo Centro Federale femminile in Italia. La nostra forza è l’unità d’intenti di un quartiere come le Azalee, tra le prime a fare calcio femminile, e di un paesino come Solbiate Arno: poi ci sono le società, e colgo l’occasione per ringraziare il Gallarate e l’Atletica Gallaratese perché animano l’Atleti Azzurri con oltre un migliaio di atleti l’anno. Nei prossimi mesi proseguiremo con le iniziative di Roberto Bof e delle sue associazioni per estendere sempre più il nostro operato anche al sociale e continueremo a lavorare per realizzare il nostro sogno che, lo ripeto, è quello di trasformare Gallarate nel primo Centro Federale per il calcio femminile in Italia”.
Matteo Carraro