Esperienza quasi quarantennale dal professionismo al dilettantismo passando per il mondo giovanile, coltivando quella passione chiamata calcio che da sempre affianca la sua attività di responsabile commerciale: Orfeo Zanforlin, tra le altre cose opinionista a Telelombardia, ha accettato la corte della Caronnese portando in rossoblù tutto il suo immenso bagaglio esperienziale.

Il coordinatore del settore giovanile del nuovo corso di Caronno Pertusella (presentato ufficialmente lo scorso 30 agosto) non ha mai nascosto l’amicizia con il Direttore Generale Emiliano Nitti e di buon grado ha scelto di scrivere una nuova pagina della sua carriera calcistica.

“Dopo 37 anni passati in tutte le categorie – spiega con un sorriso Zanforlin – non posso certo dire di non aver perso la passione per il calcio; anzi, trovo costantemente nuovi stimoli e il progetto Caronnese mi ha intrigato fin dal principio. Nella mia carriera ho fatto letteralmente di tutto: dalle scuole calcio, all’Eccellenza, dalle Juniores Regionali a quelle Nazionali senza dimenticare l’esperienza in Rappresentativa. Sono stato al Legnano, alla Pro Patria per qualche anno e in passato all’Udinese ho svolto il ruolo di formatore per le società affiliate. Parallelamente alla mia associazione WePersonal, un servizio professionale mirato al perfezionamento calcistico tecnico, coordinativo e motorio, ho scelto di intraprendere una nuova esperienza qui alla Caronnese”.

Perché proprio la Caronnese?
“Dopo un confronto televisivo con l’avvocato Nitti, tra una chiacchiera e l’altra, è emerso il progetto che lo stesso Nitti e il Presidente Egidio Terenziani stavano portando avanti a Caronno Pertusella. L’idea mi ha incuriosito, ho dato la mia disponibilità e sono stato subito coinvolto: nel momento in cui ho conosciuto l’ambiente è scattata la scintilla perché qui ho trovato un gruppo che è perfettamente allineato alla mia idea di intendere il calcio e il suo aspetto più sociale”.

In sede di presentazione tutti i presenti hanno fatto leva proprio su questo aspetto, enfatizzando la presenza di uno sponsor come Laureus. Nel concreto come vi muoverete?
“Questa stagione sarà un trampolino di lancio, ma la approcciamo senza pressioni e senza creare troppe aspettative. Siamo arrivati molto tardi e costruire da zero non è mai facile. Il primo passo, per quanto mi riguarda, sta nell’educazione intesa come formazione, un aspetto che coinvolge il giocatore, lo staff, la dirigenza e anche i genitori. Ho già messo a disposizione di tutti appositi manuali su come ci si debba comportare in ogni situazione, con approfondimenti su alimentazione e training autogeno. Particolare attenzione verrà data agli istruttori, anche perché dopo l’Udinese mi è rimasta l’impostazione da formatore: a livello giovanile si deve fare istruzione, e qui alla Caronnese vogliamo impiantare una cultura sportiva per far crescere dei ragazzi sani, dalle buone abitudini sia in campo che fuori. Chiaramente ogni istruttore sarà libero di personalizzare le linee guida che dovranno però essere la base del nostro percorso”.

Non solo calcio, per l’appunto, ma anche progetti più prettamente “sociali”. Ciò cosa implica?
“Il movimento giovanile includerà anche gemellaggi valoriali con squadre di grande caratura, il che ci consentirà di partecipare a tornei durante l’anno facendoci conoscere ancor di più e aiutandoci a diffondere la nostra mission. Vogliamo essere un punto di riferimento per chiunque e, in particolar modo, per coloro che sperano di trovare nel calcio un aiuto concreto. E qui lo troveranno. Anche per questo motivo faremo camp estivi la prossima estate e porteremo sia attività di personal training, volti a migliorare gli aspetti tecnici e coordinativo-motori, sia un mental coach professionista. Nel pomeriggio avvieremo un’academy scolastica in modo tale da coinvolgere quanti più ragazzi e bambini possibili”.

A livello pratico come sarà strutturato il settore giovanile?
“L’intero vivaio sarà diviso in tre settori, ciascuno dei quali avrà un suo responsabile. Per l’attività agonistica ho scelto Salvatore Conte, un profilo di provata esperienza dirigenziale e tecnica: sotto la sua supervisione ci saranno le squadre regionali degli Allievi 2007 Elite di Fabio Brugnone, i 2008 di Massimiliano Tumiati, i Giovanissimi 2009 di Gianni Serrati e i 2010 di Massimo Pisoni. Nell’area pre-agonistica si segnala il graditissimo ritorno in rossoblù di Antonio Forestieri che fornirà all’agonistica un’ottima base cui attingere grazie anche al lavoro di Andrea Giudici (Esordienti 2011, ndr), Vincenzo Bilotti (Esordienti 2012, ndr), Nicholas Frasson (Pulcini 2013) e Alberto Bruni (Pulcini 2014). Infine, il settore di base sarà guidato da Vanni Mariani, profilo di assoluto talento per la gestione dei più piccoli: sarà proprio lui ad allenare i Primi Calci 2015 e Piccoli Amici 2018, mentre per i 2016 ci sarà Marco Cortecci e per il 2017 Alessandro Curci ”.

Questa volontà si lega anche al mondo WePersonal?
“Assolutamente sì. Con We Personal eravamo già attivi su tre realtà (Milano, Cislago e Gavirate, ndr) e Caronno sarà la quarta. Proprio lo scorso sabato, tra l’altro, abbiamo tenuto un open-day gratuito a Gavirate con una novantina di ragazzi che arrivavano bene o male da tutta la provincia. Caronno Pertusella andrà a sostituire la struttura che stavamo avviando a Gallarate ma, restando in provincia di Varese, sono certo che il bacino d’utenza sarà ampio. I risultati finora sono confortanti e ci spingono a proseguire su questa strada, cosa che vogliamo fare con sempre maggior determinazione”.

Tante idee che confluiranno in risultati tangibili a livello sociale. A livello sportivo, invece, quali sono le aspettative?
“Il nostro obiettivo è e sarà sempre quello di formare giovani calciatori da offrire alla Prima Squadra, nonché trasmettere loro i sani principi dello sport. La stagione agonistica, Juniores a parte, deve ancora partire e ora come ora è difficile fare pronostici: siamo intervenuti più che altro inserendo allenatori di spessore, tutti diplomati UEFA, e poi saggeremo sul campo il livello delle squadre. Siamo partiti tardi, lo sappiamo, abbiamo lavorato giorno e notte, ma ci vorrà del tempo; dovremo avere pazienza. L’importante adesso è lavorare sulla formazione e sulla fidelizzazione per poi raccogliere i frutti in futuro”.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui