Quanti pensieri ed emozioni sfrecciano ad alta velocità nella testa e nel cuore alla vigilia della prima giornata di campionato. Moduli, schemi, analisi dell’avversario, ma anche speranze, aspettative, desideri che per scaramanzia è meglio non condividere con nessuno. Forse ne sa qualcosa Alessio Ferrari, che difficilmente avrebbe potuto immaginare un inizio migliore.

Nei primi tre punti messi in cascina dal Verbano, c’è infatti lo zampino del giovane attaccante classe 2003, che ha deciso il match subentrando dalla panchina nel corso della ripresa. Cresciuto nel vivaio dell’Accademia Inter, dopo aver ultimato gli anni delle giovanili tra Caronnese e Cedratese, ha trascorso due stagioni in Svizzera, al Chiasso, dove ha indossato la fascia nell’Under19 ed esordito in Prima Squadra. Dopo, il “sì” ai rossoneri e la riconferma in un gruppo in gran parte rivoluzionato, con cui punta a togliersi qualche bella soddisfazione.

Cominciamo dalla trasferta di sabato contro il Meda. Come ti è sembrata la partita e cosa ci dici del tuo gol?
“È stata una partita combattuta contro degli avversari molto più esperti di noi sotto alcuni punti di vista, eppure noi ce l’abbiamo messa tutta e abbiamo cercato di fare il meglio possibile, lottando su ogni pallone. Dopo essere passati in svantaggio, siamo stati molto bravi prima a riprendere la partita e poi a ribaltarla. Per quanto riguarda il mio gol, sicuramente segnare fa sempre piacere, soprattutto se la rete porta alla vittoria. Sono molto contento per la squadra perché era importante partire col piede giusto”.

Domenica vi attende un’altra sfida in trasferta contro il Casteggio, dopodiché due derby consecutivi con Vergiatese e Solbiatese. Cosa ti aspetti da questo inizio di campionato?
“Penso che nel nostro girone non ci saranno gare semplici perché tutte le squadre sono ben attrezzate. Quanto ai prossimi impegni, l’unica cosa che posso dire è che daremo il massimo per cercare di portare a casa più punti possibili”.

Questa sarà la tua seconda stagione: cosa ti ha convinto più di ogni altra cosa a restare?
“Gran parte del merito è del mister perché l’anno scorso, se non fosse stato per lui, onestamente non so quanto avrei giocato. Mi ha sempre dato una grande mano, parlandomi e standomi vicino, e in generale è anche grazie a lui se siamo riusciti a mantenere la categoria, perché secondo me ha fatto un grandissimo lavoro. In estate ci siamo sentiti spesso e se ho fatto questa scelta di continuità è stato tanto per lui quanto per il progetto del presidente di avere una squadra molto giovane ma allo stesso tempo competitiva, che può puntare a fare bene”.

L’entusiasmo sarà sicuramente dalla vostra parte…
“Diciamo che quest’anno fin da subito abbiamo fatto gruppo, essendo praticamente coetanei, a parte tre o quattro ragazzi solo leggermente più grandi. Penso che anche questo aiuti molto, visto che abbiamo bel rapporto non solo in campo ma anche fuori”.

Tatticamente, hai preferenze?
“Mi piace giocare davanti, anche se negli ultimi anni sono stato spostato più sull’esterno. Con mister Celestini ho cambiato parecchie posizioni; all’evenienza vengo impiegato come mezzala, ma tendenzialmente mi fa ricoprire il mio ruolo naturale. Devo dire che anche tatticamente mi trovo molto bene con il suo modo di giocare”.

Tradizionalmente il Verbano viene considerata la classica squadra che può dare fastidio. È quello che dobbiamo aspettarci anche quest’anno?E tu, personalmente, dove vorresti arrivare?
“Sì, siamo una squadra giovane che vuole dare del filo da torcere a tutti. Sicuramente non dobbiamo darci per sconfitti in partenza, perché abbiamo tante carte da giocarci contro qualsiasi avversario. Quanto ai miei obiettivi personali, preferirei non sbilanciarmi (ride, ndr). Però, se proprio devo dirne uno, vorrei cercare di segnare più gol dell’anno scorso e in generale di fare bene ad ogni partita per dare una mano alla squadra”.

Silvia Alabardi

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