Nuovo capitano, con il numero 21 sulla maglia, insomma, sembra quasi preparata a tavolino. Questo è stato fondamentalmente l’argomento principale della conferenza stampa di presentanzione di Olivier Hanlan, che si è mostrato anche davanti ai microfoni, quel leader che il suo status ed il suo curriculum dicono di lui in campo.
Il nuovo capitano biancorosso non teme la pressione della maglia che per le ultime 8 stagioni è stata di Giancarlo Ferrero ed anzi, vede in essa un grande senso di responsabilità: “Tanti mi hanno partlato di Giancarlo Ferrero e del fatto che la maglia numero 21 sia appartenuta a lui negli ultimi anni. E’ una coincidenza che l’abbia scelta io in questa stagione, una bella coincidenza a dire il vero. Da quando sono bambino amo questo numero che avevano anche mio papà e mio nonno quando giocavano“.
Hanlan che è il giocatore con più esperienza in Europa tra gli americani scelti dalla società biancorossa in questa sessione di mercato: “Sono il giocatore con più esperienza in Europa, sono molto contento di essere stato designato capitano e cercherò di dare il massimo per aiutare tutti i miei compagni. Siamo solo nella pre-season, ogni giorno cerchiamo di crescere e queste settimane sono molto più importanti rispetto a tutto ciò che succederà durante l’anno. Il consiglio che posso dare ai miei compagni è quello di non avere fretta in questo momento della stagione. La mentalità che ci portiamo dagli USA è quella di guardare più alle nostre statische che al resto, l’obiettivo non è quello ma un altro“.
Sulla possibilità di giocare da playmaker dice: “L’ho già fatto in alcune squadre in Europa, in questo sistema la differenza tra esterni non è marcata, chi non prende la palla deve correre e chi la prende guida la transizione. Il nostro coach è americano, c’è un sistema mutuato di quello che facciamo, di come studiamo gli allenamenti, di come studiamo a video gli avversari, quindi è tutto programmato“.
Sulla prima impressione avuta vedendo tanti tifosi all’allenamento a porte aperte ed al palazzetto per l’amichevole con SAM Massagno dice: “Ho parlato con i compagni italiani e mi hanno detto come lo scorso anno il fatto di avere quasi sempre il palazzetto pieno sia stato di grande aiuto per la squadra. Per noi è importante giocare in una squadra di una città che ama la pallacanestro e ci mette anche un po’ di responsabilità addosso questo, perché sappiamo di non poter e voler deludere il nostro pubblico”.
Alessandro Burin