Dopo tre giornate, in cima alla classifica del Girone A di Promozione c’è l’Ispra, appaiata al vertice insieme all’Universal Solaro. I nerazzurri hanno raggiunto i giallorossi grazie alla vittoria per 1-0 sul Castello Città di Cantù, firmata da un giocatore che di gol non è abituato a segnarne tanti: Enrico Brovelli, centrocampista classe 1998, alla quinta stagione a Ispra dove è arrivato dopo essere transitato dalla Vergiatese e dalla juniores del Varese. Per lui si tratta della quarta rete tra i grandi, tutte con la maglia nerazzurra.

Enrico, raccontaci l’azione del gol che sei stato proprio tu ad avviare e finalizzare
“Ho visto Oldrini che faceva il movimento e gliel’ho data, poi quando ho visto come si stavano sistemando i difensori ho capito che c’era lo spazio per inserirmi e fortunatamente la palla è arrivata dove mi trovavo. Non segno spesso e sono contento che questo gol sia valso i tre punti, significa che ho giocato bene questo jolly (ride ndr)”.

Il Castello Città di Cantù aveva segnato sei reti nelle prime tre giornate, qual è stato il segreto per tenerli a secco.
“Siamo riusciti a tenere noi il pallino del gioco per gran parte della partita, abbiamo attaccato abbastanza senza soffrire molto tranne qualche palla inattiva, perché avevano il terzino che le calciava molto bene. Fin qui mi sembra un campionato abbastanza equilibrato, un po’ come l’anno scorso almeno per le zone di classifica che interessano a noi. Per ora non mi aspetto ci possano essere grandi distacchi”.

La passata stagione siete partiti forte, poi una flessione in inverno vi ha costretti a disputare i playout. Quale lezione avete imparato per evitare di commettere lo stesso errore?
“Dobbiamo lavorare tutto l’anno senza sederci sugli allori. La rosa è migliorata molto sul mercato e questo ci deve aiutare a trovare continuità nei risultati per tutto il campionato, senza gli alti e bassi di un anno fa. Sicuramente abbiamo più soluzioni offensive e questo aiuta anche noi centrocampisti nell’avviare le azioni perché abbiamo più sbocchi”.

Sei arrivato a Ispra cinque anni fa, vincendo il campionato di Prima Categoria e restando uno dei punti fermi anche in Promozione. La sensazione è che insieme alla squadra stia crescendo anche il club.
“Sicuramente, ho visto una grande crescita da parte della società in questi anni, c’è un bel progetto che sta dando i frutti. Abbiamo vinto il campionato in Prima Categoria praticamente alla prima occasione utile, visto che per due volte siamo stati fermati dal Covid. Anche in Promozione stiamo migliorando passo dopo passo. Si è creato un bell’ambiente e quest’anno vogliamo provare ad essere la mina vagante perché abbiamo i mezzi per farlo”.

In estate avete cambiato anche guida tecnica con l’arrivo di Ulisse Raza. Com’è cambiato il vostro modo di lavorare?
“L’aspetto più bello del mister è che sa come prenderci: in questa categoria ritengo sia fondamentale il gruppo inteso come spogliatoio, riuscire a far remare tutti nella stessa direzione. In questo è davvero bravissimo e per megli aspetti tattici vengono dopo, l’elemento essenziale è che l’allenatore ci aiuti a trovare sempre le giuste motivazioni”.

Alex Scotti

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