Tre campi da padel 2vs2, un campo da padel 1vs1, un campo da calcetto e uno da pickleball: questo è l’Eolo Sport City di Busto Arsizio. Un centro sportivo nato da poco ma con l’ambizione di crescere e diventare un riferimento per gli appassionati sportivi della zona e non solo. Per capire meglio e più da vicino tutto il mondo di Eolo abbiamo raggiunto il presidente Andrea Della Vedova e gli abbiamo posto qualche domanda.

Innanzitutto partiamo proprio da te Andrea. Come ti sei avvicinato al mondo del padel e che ruolo ricopri nel club?
“Il mio avvicinamento al mondo del padel è arrivato grazie a un amico che, nel 2018, mi ha invitato a giocare al Quanta Village di Milano, che era uno dei pochi centri in Italia con i campi da Padel. Sono sempre stato un tennista agonista di buon livello e, probabilmente, questo mi ha aiutato. Mi sono talmente divertito quella sera che appena sono tornato a casa ho comprato una racchetta su Amazon. Insomma è stato amore a prima vista, anzi a primo colpo (ride, ndr). Giocando sempre di più, sia con amici che nei tornei da agonista, mi sono avvicinato sempre di più e ho deciso dopo un po’ di provare ad aprire un centro. Il mio ruolo in Eolo, oltre a quello di proprietario del centro, è quello di direttore tecnico. Sono anche istruttore di secondo livello FITP e istruttore ASI di pickleball, ma cerco sempre di far lavorare i miei collaboratori e in qualche modo sovraintendere i lavori e assicurarmi che i clienti siano soddisfatti”.

Raccontaci qualcosa in più sul vostro mondo. Come e perché è nato il progetto Eolo?
“Nel 2020, dopo il lockdown, ho cominciato a giocare tanti tornei di padel, lasciando quasi definitivamente il tennis. Ed è proprio in quel periodo che nasce il progetto di Eolo. Il responsabile della riqualificazione dell’area Mizar (Busto Arsizio, ndr) è un mio amico e, dialogandoci, era sorta la possibilità di creare un centro sportivo. Uno dei punti principali che avevo in testa era quello di creare un posto bello, ospitale e, soprattutto, che fosse un bel biglietto da visita per la nostra città. Con il Covid ci sono stati rallentamenti e c’è stato ancor più tempo per progettare tutto al meglio. Quel lasso di tempo è stato duro perché volevamo aprire ma, alla fine, non tutti i mali vengono per nuocere. Il centro ha aperto il 7 aprile 2022 e da lì non ci siamo più fermati, con una crescita costante sia da parte nostra che da parte dei nostri fedeli e appassionati clienti”.

La crescita della comunità di Eolo passa anche dalla scuola padel, dai corsi adulti e dal coinvolgimento in tante attività…
“Hai detto bene. Questo è uno di quei punti su cui mi piace insistere e investire. La scuola padel è fondamentale per lo sviluppo dello sport nei giovani. La nostra quest’anno conta 35 ragazzi under 18 e spero che i numeri possano crescere ulteriormente. Per quanto riguarda i corsi adulti il discorso è più ampio, ma di base è importante dire che li abbiamo fortemente potenziati. I corsi si svolgono due volte a settimana per quattro ore, divise in più slot, e ogni tanto ci aggiungiamo un terzo giorno per recuperi ed esigenze varie. Mettendo i corsi adulti nelle ore di punta facciamo un investimento sui nostri giocatori, che diventeranno nostri clienti nel weekend e, ancora più avanti, tesserati. Va, però, detto che abbiamo costruito il centro in modo che ci siano tanti spazi adibiti alla socialità. Lo spirito dev’essere in tutto e per tutto quello di un club, con il divertimento e la passione a muovere tutto”.

Per fare tutto ciò avrete bisogno di uno staff presente, nutrito e qualificato…
“Ed è proprio così. Oltre a me ci sono altri due istruttori di secondo livello FITP: Christian Scandroglio e Filippo Mangani. Tra l’altro Christian e Filippo sono entrati nel corso da maestri nazionali e tra poco, incrociando le dita, prenderanno la qualifica. La punta di diamante del nostro staff è, indubbiamente, Giulia Sussarello. È arrivata da poco ma si è inserita benissimo. D’altronde, oltre a essere maestra nazionale e miglior giocatrice in Italia, è una ragazza veramente splendida. Adesso è incinta di quattro mesi e piano piano si dovrà fermare, ma il nostro investimento su di lei è chiaramente a lungo termine. Ci tengo a ringraziare del lavoro svolto anche Daniele Proverbio, che lavora stabilmente in reception e intanto sta frequentando il corso da istruttore di primo livello, e tra poco si inserirà totalmente nel parco maestri. Infine una menzione d’onore a Stefano Parisi, colui che mi accompagna nella realizzazione e la crescita di Eolo da prima che il centro nascesse”.

Uno staff preparato e una bella comunità di giocatori di ogni età e livello. Come si pone Eolo nei confronti degli esterni? Organizzate spesso tornei?
I tornei ormai fanno parte della nostra quotidianità. Ma prima che cominciassimo a organizzarli con regolarità ne è passato di tempo. Ci siamo detti fin dall’inizio di fare le cose per gradi, mettere ogni giorno un mattoncino su cui basare una crescita costante con fondamenta solide. Abbiamo iniziato con i tornei interni, che tutt’ora organizziamo per far competere anche chi ha cominciato a giocare da poco. Proseguiamo con il circuito TPRA, ovvero il circuito amatoriale, di cui organizziamo una tappa praticamente ogni due settimane. Siamo passati anche dai campionati regionali Over (per giocatori senior, ndr) e i campionati a squadre. Per concludere, come punta dell’iceberg, siamo arrivati al successo della quarta tappa del circuito Luxury Padel Open, svoltasi qui da noi il 17 settembre. Questa ultima manifestazione ci ha confermato che siamo in grado di organizzare, nonostante i soli tre campi da padel, un grande torneo e di questo sono profondamente soddisfatto. Abbiamo lavorato bene e fare le cose senza fretta ci sta portando in alto”.

Per ora abbiamo parlato tanto di padel, ma passiamo al pickleball…
“Sarebbe un argomento da trattare in un’intervista a parte per quanto è vasto (ride, ndr). È uno sport che finalmente sta prendendo piede anche nel nostro paese e anche la FITP se ne sta accorgendo, tanto che i campionati italiani assoluti si svolgeranno in concomitanza delle ATP Finals di Torino. Anche in Lombardia è stato avviato un mini-circuito di promozione di questa disciplina e pian piano spero possa arrivare a più persone possibili. Negli Stati Uniti tanti tennisti si stanno convertendo al pickleball perché i montepremi sono veramente alti (400mila dollari di media per quelli del circuito maggiore, ndr). Principalmente in Europa i tornei sono organizzati da Pickleball Global che redige anche classifiche nazionali e continentali. Qui ad Eolo abbiamo una comunità di giocatori di pickleball nutrita e che sta ottenendo anche buoni risultati a livello nazionale. Siamo partiti da zero e siamo riusciti a far appassionare la gente a questo sport che per noi è un valore aggiunto. Vogliamo essere riferimento anche da questo punto di vista”.

Concludiamo con progetti e propositi futuri…
Siamo un club relativamente giovane, siamo cresciuti tanto e bene ma non ci vogliamo fermare qua. Siccome la crescita dev’essere trasversale un primo obiettivo è quello di formare squadre giovanili forti con i giocatori del nostro vivaio. A proposito di squadre, vogliamo far crescere e consolidare anche quelle open (di tutte le età e classifiche, ndr). Questo è una chiave di volta per fare uno step successivo per fidelizzare i giocatori e far crescere la fama di Eolo Sport City. Infine, nei primi mesi del 2024, abbiamo intenzione di replicare l’organizzazione di un Open, se possibile ancora con Luxury. Il feedback su quel torneo è stato incredibile e vogliamo dare continuità a quanto di buono fatto. Insomma, tanti piani ma con il solito mantra bene in testa, quello di fare le cose step by step, per migliorare in modo continuativo”.

Filippo Salmini

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