
E’ stato un inizio di stagione davvero positivo quello che fatto finora Varese Basketball in Serie B Interregionale. Il bilancio dice, su due gare giocate, una vittoria ed una sconfitta per i ragazzi di coach Roncari che, però, anche nell’uscita in cui si sono dovuti arrendere a Derthona Basketball Lab, capace poi di vincere sul campo di Gallarate tanto per far capire il livello dell’avversario, hanno messo in mostra ottime cose.
Una crescita, quella che vuole avere in questa stagione il settore giovanile congiunto di Pallacanestro Varese e Robur Et Fides, che passa non solo dalla prima squadra ma da tutte le annate e che abbiamo provato ad analizzare con il Responsabile del progetto, Massimo Ferraiuolo.
Avete iniziato positivamente questo campionato di Serie B Interregionale. Una vittoria ed una sconfitta, subita senza far giocare Zhao ed Assui. Insomma, il lavoro di coach Roncari è partito bene…
“Sì, il lavoro di coach Roncari è partito bene. Questo è forse un campionato in questo momento più adatto alle nostre potenzialità e livello e questo probabilmente è anche un bene per i nostri giovani. La prima squadra però è solo la punta dell’iceberg, in quanto stiamo lavorando con tutte le squadre del settore giovanile con un anno in più di lavoro pregresso sulle spalle che ci dà l’opportunità di affinare al meglio tante situazioni, sia a livello organizzativo che di crescita tecnico-tattica dei nostri ragazzi. Nel settore giovanile seguiamo la stessa filosofia della Serie A e come accade per i ragazzi della OJM, anche per loro ci vuole tempo per assimilare i dettami di questo modo d’intendere la pallacanestro. Da questa stagione puntiamo ad iniziare a raccogliere i primi frutti di questo lavoro, ovvero vedere la crescita dei giovani, con Zhao e Bottelli su tutti ma tanti anche di annate inferiori come Prato, Scola, Bergamin che mostrano grandi margini di crescita e sviluppo, con la voglia di, come dice Luis, vincere il giorno ed essere migliori di quello prima”.
Che effetto le fa vedere i ragazzi del settore giovanile giocare con il marchio Roosters sulla maglia?
“E’ bellissimo. Ringraziamo tantissimo Luca Magnoni e Thomas Valentino che hanno lanciato e reso possibile questa fantastica idea. Io sono uno che pensa che la nostra storia vada sempre tenuta viva e ricordata. In una data importante come quella del 25esimo anniversario dello scudetto della Stella è importante che i nostri ragazzi abbiano la possibilità di girare con delle maglie griffate Roosters e rivivere, magari anche solo sentendosi raccontare cosa significa quel gallo, la storia, l’emozioni ed il valore che ha quel marchio”.
A livello di crescita numerica e come progetti, a che punto è lo sviluppo del settore giovanile?
“Il numero dei ragazzi continua a crescere, sia per quanto concerne il settore giovanile, dove abbiamo dovuto creare qualche squadra in più, sia per quello che riguarda il minibasket e questo ovviamente, in un momento storico in cui i bambini che fanno sport sono sempre meno, è un qualcosa di gratificante. Il progetto è sempre quello di allargare sempre più la conoscenza di Varese Basketball e di Pallacanestro Varese. Vogliamo fare tante iniziative con realtà del territorio, un lavoro importante e grande ma che siamo convinti nel corso degli anni porterà benefici a tutto il movimento cestistico della provincia di Varese e non solo”.
Alessandro Burin