Tra sabato 7 e domenica 8 ottobre 2023, presso il Palazzetto Play Hall di Riccione (in Romagna) si sono svolti i Campionati Assoluti di Karate ai quali hanno partecipato i migliori atleti provenienti da tutta Italia. Matteo Marelli, vent’anni, cintura nera al terzo dan, proveniente dal Deaishin Karate Do varesino, si è classificato primo nelle prove di katà (Forme o dimostrazione di tecniche) all’ interno della categoria Juniores: ha svolto due katà, l’Unsu e il Ganga Ku, di elevata difficoltà, previsti dalla WKF, eseguiti anche dai campioni internazionali nel Karate Shotokan.

Il Maestro Uboldi spiega più in dettaglio il significato e il contenuto di queste prove: “Il significato del termine Unsu, tradotto dal giapponese può essere sia mani di nuvole o scatenare la tempesta, e si tratta di un katà che prevede delle tecniche complesse, anche con elementi acrobatici, tra i quali un salto in alto con giro a trecentosessanta gradi, in cui si simula il colpire un ipotetico avversario con un calcio da dietro. Durante l’ esecuzione dell’Unsu, è fondamentale l’equilibrio e un’ abilità fisica molto solida, soprattutto in occasione delle posizioni su una gamba sola, e nel complesso richiede forza, velocità e potenza. Ganga Ku, dal giapponese si può tradurre invece sia come gru sulla roccia che come combattere a est, e anche questo katà richiede molto equilibrio, per le posizioni su una gamba sola, oltre a prevedere anche dei calci forti diretti verso l’alto. Entrambi includono anche tecniche di parata alta e bassa, e anche delle leve; gli atleti hanno la possibilità di scegliere quali katà portare in gara“.

Uboldi svela poi il metodo di preparazione atletica: “Prevede il potenziamento fisico con i pesi, dei salti e delle brevi corse. In generale utilizziamo degli elastici grossi, mentre sferriamo le tecniche di pugno o calcio, allo scopo di renderle più veloci e forti. Personalmente, ho apprezzato molto l’evoluzione tecnica di Marelli, la sua diligenza in allenamento, il suo rigore e la miglior gestione dell’emotività in gara“.

Marelli, pur non avendoli svolti ai campionati nazionali, si è allenato anche sui katà Go yu sho dai e Go yu sho sho, che il Maestro Uboldi ci illustra: “Il Go yu sho dai richiede molto lavoro di gambe, non prevede acrobazie, è molto bello da vedere, include tecniche d’attacco e di parata a mano aperta, e un solo calcio, mentre il Go yu sho sho è il katà dei cinquantaquattro passi piccoli, davvero spettacolare. Il traguardo di Marelli? Premia il nostro lavoro di anni, e credo che raccoglieremo i frutti anche da parte degli altri atleti del Deashin, che dovrebbero avere ancora più fiducia nelle loro potenzialità“.

Matteo Marelli parteciperà all’Open di Monferrato il 29 ottobre, evento d’èlite per i migliori karateka provenienti da tutta Italia, ed è stato selezionato anche dalla Rappresentativa Regionale per esibirsi nel katà il 5 novembre in occasione della Coppa Europea a Caorle alla quale parteciperanno anche degli altri karateka del Deaishin varesino.

Nabil Morcos

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