Facendo il rewind a solo 2 settimane fa la Pro Patria (a torto, a ragione o semplicemente per scaramanzia), sarebbe partita battuta. Oggi, dopo il passaggio del turno in Coppa e i 4 punti su 6 in trasferta, l’incrocio di sabato con il Mantova (ore 14, stadio “Speroni”) è se non altro giocabile. Come poi possa finire sul campo è tutt’altro paio di maniche per un avversario che non sembra del resto avere ancora una dimensione compiuta. O forse le apparenze di classifica (seconda moneta a meno 1 dalla vetta) possono in realtà ingannare: 15 punti su 15 con Arzignano, Pro Sesto, Giana, AlbinoLeffe ed Alessandria (cioè, 5 delle ultime 10) e solo 1 su 6 con Padova (1-1 interno) e Triestina (4-1 senza storia on the road). Insomma, grande con le medio/piccole (a rigor di graduatoria) e medio/piccolo con le grandi (a rigor di logica). L’attuale status biancoblu (in definizione), farà la differenza sull’esito dell’incontro. Converrà mettersi in tiro. Come occorso abbondantemente sabato all’Euganeo.      

Chi sta in mezzo tra noi due

Il tema della settimana di Riccardo Colombo (beh, dai, facciamo uno dei temi) è chi piazzare al centro della difesa. Fietta è una certezza ma Lombardoni ha chiaramente in tasca più dei 24’ più recupero giocati sul Brenta. E il terno secco dell’attacco virgiliano (Galuppini/Monachello/Fiori) va maneggiato con estrema cura. Intanto in mediana, Somma rientrerà dal turno di stop. Nella conferenza stampa di domani mattina (ore 12.15) indizi, prove o semplici sensazioni.

Oltre il Triveneto c’è di più

Parafrasando le somme poetesse Sabrina Salerno e Jo Squillo, il Mantova di Possanzini si pone ad eccezione della vulgata che vorrebbe una tra Padova, Vicenza e Triestina destinata alla cadetteria diretta. L’avvio di stagione ha confermato (con riserva), lo scenario. Inserendo in ogni caso i biancobandati nella categoria Nuove Proposte. Il tempo dirà. Nel 2-0 della 7^ con l’Alessandria (autorete di Nichetti e gol di Fiori) schierato 4-3-3 con Festa tra i pali; Maggioni, Brignani, Redolfi e l’ex Panizzi in difesa; Muroni, Burrai e Trimboli in mediana; Galuppini, Monachello e Fiori in avanti

Peloritano da morire

Sfida dell’8^ affidata ad Enrico Gemelli di Messina (Carmine De Vito di Napoli e Cristiano Pelosi di Ercolano gli assistenti, Emanuele Ceriello di Chiari il quarto ufficiale di gara). Il fischietto siculo è un terzo anno con 26 gare dirette in categoria (2 in questa stagione tra cui l’1-0 del Renate sull’Atalanta U23), bilancio non casalingo (7 vittorie interne, 9 esterne e 10 pari), e disciplinare robusto (149 gialli, 10 rossi di cui 7 diretti e 5 rigori). Due trascorsi (di segno opposto) con i bustocchi tra i quali l’esordio in terza serie del direttore di gara peloritano:  

2 maggio 2021  Alessandria – Pro Patria  0-1
16 febbraio 2022  Pro Patria – Pro Sesto  0-3

I Bookies neri

Quote non proprio arridenti alla Pro Patria con bookies che bancano il successo interno a 3.50, il pareggio a 3.0 e la vittoria corsara ad un ristrettissimo 2.0.  

Giovanni Castiglioni 

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