Ligure. 3-5-2 (forse). Ma non è l’Albenga. A una settimana di distanza dal pari beffa contro i bianconeri, il Varese è ancora verde di rabbia per quel rigore concesso allo scadere, ma l’attenzione dei biancorossi è ora esclusivamente rivolta ai verdi della Fezzanese.

Missione da non fallire. L’Alcione è già a +6 e per evitare la fuga dei milanesi (attesi dallo scontro diretto casalingo contro il Derthona al secondo posto) servono i tre punti contro la squadra dell’ex Francesco Cantatore. Il Varese dovrà ripartire dalle sue certezze, da un Banfi che si è riscoperto bomber a un Guri che è ancora da scoprire (il centravanti è perfettamente ristabilito dopo il colpo al torace che l’ha costretto ad un controllo di rito in ospedale), passando per un centrocampo muscolare, qualitativo e ricco di alternative ad una difesa compatta e quadrata (nonostante i quattro gol concessi nelle ultime due giornate). A tutto ciò, però, servirà lavorare anche sulle debolezze: maggior attenzione in ogni fase del gioco e cura maniacale di quei famosi dettagli che fanno la differenza.

Da non dimenticare, poi, una maggior dose di coraggio. Domenica sera il patron Rosati ha usato parole forti e chiare dopo il triplice fischio: “Voglio che ai ragazzi e allo staff rimanga di questo pareggio l’incazzatura di aver lasciato due punti sul campo e che comprendano che noi non possiamo più permetterci di farlo altrimenti non saremo guerrieri vincenti ma solo dei partecipanti”. L’incazzatura c’è (attenzione però a non farla prevalere sull’equilibrio tattico di domenica), ma adesso il Varese dovrà dimostrare da che lato si trova: vincente o partecipante?

Non sarà la partita di domenica a dirlo (o meglio, potrebbe farlo in caso di risultato negativo), ma sarà la continuità sul lungo periodo a stabilirlo. Certo è che iniziare il “nuovo corso” vincendo sarebbe una bella iniezione di fiducia. La Fezzanese è comunque un ostacolo decisamente ostico, reduce da un avvio di campionato abbastanza altalenante (quattro sconfitte e tre vittorie dopo il pareggio della prima giornata): come anticipato da Cantatore in settimana, la miglior qualità dei liguri è l’unità dello spogliatoio, senza però dimenticare una buona dose di qualità e prestanza fisica.

Unità che è però una caratteristica fondante anche del nuovo Varese, come dichiarato in settimana da Mattia Perissinotto. E, a proposito di parallelismi, di certo i biancorossi non latitano a livello di qualitativo e quantitativo. Anzi, c’è sovrabbondanza in tutti i ruoli e, paradossalmente, è proprio questa la maggior difficoltà del momento: far coesistere così tanti giocatori, tutti meritevoli di una maglia da titolare. Anche questo è il bello, visto che il successo di una squadra è frutto, tra le altre cose, di una rosa lunga e competitiva: oltre agli undici titolari, avere rinforzi all’altezza in grado di dare una sterzata al match è fondamentale posto che sarebbe meglio non necessitare di tale svolta. Si ritorna dunque al dilemma posto in precedenza: il Varese sarà una squadra vincente o si limiterà a partecipare?

La scheda della partita

CITTÀ DI VARESE – FEZZANESE
9^ giornata Serie D, Girone A
Stadio: Franco Ossola
Orario: 15.00 (domenica 22 ottobre)
Arbitro

LA CLASSIFICA
6. Varese (13 punti): GF 8 – GS 6
13. Fezzanese (10 punti): GF 11 – GS 11

GLI AVVERSARI
Allenatore
: Cristiano Rolla
Modulo base: 3-5-2
Portieri: Daniel Salvalaggio (’98), Marco Angeletti (’01)
Difensori: Matteo Stradini (’03), Nicola Guelfi (’03), Salvatore Santeramo (’95), Alessandro Terminello (’97), Federico Magistrelli (’03), Francesco Del Bello (’04), Alberto Bianchi (’04), Leonardo Gabelli (’02), Sauro Selimi (’99)
Centrocampisti: Andrea Nicolini (’99), Mattia Giampieri (’05), Paolo Passeri (’04), Nicola Banti (’05), Richmond Tetteh (’99), Mirko Bruccini (’86), Francesco Cantatore (’93), Luca Cecchetti (’98), Filippo Beccarelli (’04)
Attaccanti: Luca Mariotti (’03), Luca Scarlino (’00), Andrea Baudi (’87), Gabriele Lunghi (’04), Leonardo Fiori (’04), Mario Verona (’91)

Matteo Carraro

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