Settimane tranquille? Non chiedere al Varese. Dopo il pareggio genovese contro il Ligorna i biancorossi hanno approcciato la settimana con un intenso allenamento il martedì che ha inaugurato il cammino verso il match interno contro il PDHAE. Fiducia e ottimismo che hanno subito incontrato il primo ostacolo, visto che proprio martedì, fronte aostano, è arrivata l’ufficialità dell’approdo di Ezio Rossi sulla panchina arancio-blu. Già, proprio il tecnico torinese che per un anno e mezzo ha guidato i biancorossi passando prima ad una salvezza conquistata di cuore a Sanremo per poi imbastire le fondamenta di quella che è stata a conti fatti la miglior stagione targata Città di Varese conclusa, ancora a Sanremo, con la vittoria dei playoff della squadra ereditata da Porro.

Nel mezzo? Un rapporto forse mai realmente nato con la piazza e deterioratosi con la società cammin facendo, fino ad arrivare al punto di rottura (rimandato fin troppo) che ha poi portato agli screzi in tribunale fra il tecnico piemontese e il club. Dopo un anno e sette mesi Ezio Rossi torna dunque in panchina e, ironia della sorte, debutterà proprio a Varese contro il Varese. Se già prima il Pont Donnaz poteva rappresentare un ostacolo insidioso vista la classifica critica e bisognosa di punti, a maggior ragione ora gli aostani non dovranno esser presi sottogamba visto che Rossi si presenterà all’Ossola senz’altro con il dente avvelenato.

Il mercoledì biancorosso extra-campo è andato addirittura ancor peggio. In serata il fulmine a ciel sereno del punto di penalizzazione (oltre ai sei mesi di inibizione a Stefano Amirante) per la vicenda De Paola. Punto perso (in attesa del Collegio di Garanzia del Coni) che si somma a quelli persi sul campo da una squadra che non ha ancora espresso tutto il suo potenziale. L’augurio del pubblico di fede biancorossa è che le avversità di una settimana complicata possano fungere da stimolo al gruppo per chiudere un weekend con il sorriso in campo.

A proposito di campo. Salutato Elia Priori (il portiere classe ’03, chiuso dalle rotazioni under, ha scelto di andare in Spagna), le soluzioni a Corrado Cotta non mancano: Palazzolo e Cottarelli rientreranno dalla squalifica dopo la gara con il Chieri, ma in mezzo bisognerà fare a meno di Mandelli (squalificato per somma di ammonizioni), Zazzi (che sta recuperando dopo l’intervento di pulizia al ginocchio) e Perissinotto (alle prese con uno stiramento), mentre sono da valutare le condizioni di un acciaccato capitan Vitofrancesco. La coperta “corta” a centrocampo potrebbe convincere Cotta a cambiare qualcosa, considerando che Liberati (dopo il gol a Ligorna) scalpita per una maglia da titolare.

Nel Pont Donnaz, invece, mancherà l’ariete ex Castellanzese Roberto Colombo, squalificato due giornate per aver “a gioco in svolgimento ma senza alcuna possibilità di contendere il pallone, colpito un calciatore avversario con un calcio”. Da capire, inoltre, come Rossi schiererà la sua prima formazione. Fresia aveva fin qui sempre giocato con il 4-2-3-1; il tecnico torinese aveva dato la sua impronta al Varese con una difesa a tre, ma il cambio modulo era arrivato in maniera graduale. Non è da escludere che con il PDHAE faccia lo stesso per trovare il cambio di rotta. Ad oggi, oltre all’ultima posizione in classifica, gli aostani hanno anche il peggior attacco del girone (appena 7 gol fatti) e la seconda peggior difesa (19 reti al passivo); il Varese è senza dubbio una squadra più equilibrata, ma i biancorossi sono chiamati ad alzare l’asticella centrando una vittoria netta.

L’ultima considerazione da fare pre-Pont Donnaz è lo score dei precedenti e la cabala non sorride al Varese: gli aostani hanno sempre strappato i tre punti all’Ossola… di rigore. Proprio il PDHAE aveva segnato l’esordio del Città di Varese in Serie D il 14 ottobre 2020 con una vittoria di misura grazie ad un penalty di Lauria. L’anno seguente, proprio con Ezio Rossi in panchina, i biancorossi affrontarono gli aostani nel momento più delicato della stagione e un match deciso da ben tre calci di rigore vide festeggiare ancora una volta gli ospiti: Piraccini dagli undici metri pareggiò il rigore di Frugoli, ma nei minuti finali fu Guli (sempre dal dischetto) a decidere la sfida aprendo alla polemica della Curva varesina. Urge un’inversione del trend sia nello storico contro il PDHAE sia nella marcia del campionato corrente.

La scheda della partita

CITTÀ DI VARESE – PDHAE
13^ giornata Serie D, Girone A
Stadio: Franco Ossola
Orario: 14.30 (domenica 12 novembre)
Arbitro: Riccardo Bernardini di Ciampino (Leo Posteraro di Verona – Andrea Forzan di Castelfranco Veneto)

LA CLASSIFICA
9. Varese (16 punti): GF 11 – GS 10
20. Alba (8 punti): GF 7 – GS 19

GLI AVVERSARI
Allenatore
: Ezio Rossi
Modulo base: 4-2-3-1 (con mister Stefano Fresia)
Portieri: Christos Siamatas (’03), Lys Gomis (’89), Andrea Buat (’06)
Difensori: Alberto Alaia (’04), Filippo Villa (’04), Luca Mazzola (’98), Tommaso Graziano (’03), Layousse Diallo (’97), Federico Bardotti (’04), André Sassi (’01), Michael Orlando (’99)
Centrocampisti: Fabio Doratiotto (’99), Emanuele Gallina (’05), Gabriel Bianchi (’03), Giuseppe Argento (’99), Federico Nacci (’98), Alessandro Serra (’05), Alessio Cosentini (’06)
Attaccanti: Mirko Caserta (’04), Giuseppe Torromino (’88), Roberto Colombo (’97), Giuseppe Monteleone (’04), Nello Nappi (’05), Merlis Rrapaj (’04)

I PRECEDENTI
(14/10/20) Città di Varese – PDHAE 0-1 rig. Lauria (P)
(21/02/21) PDHAE – Città di Varese 2-2 Otelè (V), Ebagua (V), Masini (P), Lauria (P)
(31/10/21) Città di Varese – PDHAE 1-2 rig. Frugoli (P), rig. Piraccini (V), rig. Gulli (V)
(13/03/22) PDHAE – Città di Varese 1-2 rig. Disabato (V), Mamah (V), Frugoli (P)

Matteo Carraro

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