Sedici punti in quattordici gare e un momentaneo dodicesimo posto, appena fuori dalla zona playout. Questa l’attuale situazione della Sestese, che la scorsa domenica è tornata alla vittoria dopo un mese di digiuno contro una giovanissima Accademia Calcio Vittuone. L’avvio di stagione è stato al di sotto delle aspettative per la truppa biancoazzurra, ora risoluta a intraprendere una scalata verso zone di classifica meno calde e rischiose. A suonare la carica è il capitano Giacomo Vecchierelli, approdato sulle sponde del Ticino proprio quest’estate. Prima, tre stagioni all’Arconatese e il debutto in Prima Squadra con il Casale, in entrambi i casi in Serie D. Centrale di centrocampo con una spiccata propensione all’organizzazione del gioco, il classe 2000 è pronto ad affrontare insieme ai compagni questo rush finale del girone di andata.

Finora, la classifica parla di quattro vittorie, quattro pareggi e sei sconfitte. Cosa puoi dirci sul percorso della squadra e cosa è mancato, secondo te, per portare a casa un bottino più consistente?
“Eravamo partiti bene con la vittoria sul Pavia e un buon pareggio a Lazzate, poi le due sconfitte con Oltrepò e Base 96 ci hanno tagliato un po’ le gambe e da lì abbiamo iniziato a vacillare, senza riuscire a fare quello che avremmo dovuto, visto che la squadra ha obiettivi diversi dalla salvezza. Al momento, però, ci troviamo in questa situazione, dalla quale cercheremo di tirarci fuori il prima possibile. Non so sinceramente cosa non abbia funzionato, ma di sicuro i risultati hanno portato un po’ di negatività e dopo qualche sconfitta di troppo è stato difficile riuscire a vincere”.

La vittoria di domenica, indipendentemente dal tenore dell’avversario, vi ha dato più tranquillità?
“Non era sicuramente un avversario irresistibile, però la nota positiva è che abbiamo segnato con quasi tutti gli attaccanti e non abbiamo subìto gol per la terza partita consecutiva. Dobbiamo ripartire da qui, continuando a difenderci come stiamo facendo e a giocare in modo ordinato. Da parte nostra siamo fiduciosi, quindi speriamo che pian piano i gol arrivino anche contro squadre più attrezzate”.

Capitolo Coppa Italia: uscire ai rigori con una squadra del calibro della Solbiatese è stata la dimostrazione che potete giocarvela con chiunque. Tu che la partita l’hai dovuta osservare da fuori, cos‘hai visto?
“È stata una partita equilibrata contro una squadra forte, costruita per vincere e messa molto meglio rispetto a noi, quindi anche più serena e tranquilla a livello mentale. Ce la siamo giocata alla pari in un ambiente difficile e siamo stati contenti della prestazione. Purtroppo, però, ai rigori può succedere di tutto e ci è spiaciuto che sia finita così, perché l’obiettivo era di andare avanti”.

Parentesi personale: come stai interpretando questo tuo ruolo di capitano? Senti una maggiore responsabilità nello spogliatoio?
“No, sinceramente non sento grosse responsabilità o pressioni perché mi trovo in un ambiente sereno dove non ci sono problemi di nessuna natura. Sicuramente, nel momento in cui i risultati non arrivano, la delusione è tanta, ma questo indipendentemente dalla fascia al braccio. Personalmente, e penso che valga lo stesso anche per i miei compagni, alla Sestese mi sto trovando molto bene. Ovviamente, con un trend più positivo sarebbe tutta un’altra cosa, ma per come stiamo vivendo questa stagione, devo dire che è difficile trovare società che fanno sentire sempre la loro vicinanza, al di là dei punti raccolti. Spero che riusciremo a risalire presto la classifica, perché questa società se lo merita e ce lo meritiamo anche noi giocatori per come lavoriamo”.

Domenica vi aspetta la terza classificata Calvairate. Che reazione ti aspetti dalla squadra? I prossimi novanta minuti potrebbero essere il vero crocevia della stagione?

“Sarà una trasferta importante perché potremmo provare a dare continuità, che è quello che ci è mancato finora. Affronteremo una squadra molto più avanti di noi, che giocherà sicuramente per vincere, quindi mi aspetto una partita difficile. Noi andremo lì per fare il nostro gioco; il calcio è strano e non si può mai escludere nessuno scenario, ma noi proveremo a portarla a casa”.

Gli ultimi due impegni, invece, si chiameranno Meda e Casteggio. Cosa ti aspetti da questo finale di girone di andata?
“Ovviamente queste ultime tre partite hanno un peso particolare, perché raccogliendo un buon bottino avremmo la possibilità di uscire dalla zona calda. Riuscire a fare tre risultati positivi sarebbe molto importante sia per il morale, sia per la classifica, perché non posso pensare che una squadra come la nostra si ritrovi a lottare nelle zone basse. Adesso, però, le cose stanno così: prima c’è da mettersi al sicuro, poi penseremo a risalire”.

Silvia Alabardi

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