Il Varese ritrova un sorriso che forse non aveva mai perso perché l’unità dello spogliatoio, al netto di una settimana travagliata, non è mai venuta meno. E il 2-0 di Voghera lo dimostra, perché il Varese ha disputato una partita di sacrificio, gagliarda e di cuore, portando a casa una vittoria meritata che vale molto più dei tre punti raccolti
“Questa è la vittoria dei ragazzi – conferma infatti Corrado Cotta – perché siamo venuti qui, su un campo davvero difficile, con l’idea di provare comunque a fare calcio e l’abbiamo fatto. Nel calcio si vince e si perde, ma devi capire perché: la squadra ha risposto in maniera straordinaria andando su tutte le palle con uno spirito straordinario. Questa è una spirita che il Varese ha interpretato nel modo giusto dando risposte in primis a loro stessi perché io, vedendoli in allenamento, non ho bisogno di risposte; se c’erano dei dubbi sul valore di questo gruppo, oggi li abbiamo dissipati. Ora dobbiamo proseguire: mercoledì c’è il Gozzano“.
Spazio poi ai protagonisti e, alla luce della partita, sono i 2005 Niccolò Stampi e Pietro Settimo a presentarsi ai microfoni: il primo è stato autore di una partita quasi perfetta per 90′, il secondo ha trovato appena entrato un gol importantissimo per chiudere il match: “In settimana ci siamo parlati – comincia Stampi – e questa vittoria, oltre che meritata, ha fatto bene a tutti“. Settimo aggiunge: “Il mister ci aveva chiesto una partita di carattere e l’abbiamo dimostrato“.
I 2005 si “pungolano” sul gol di Settimo, ma si godono soprattutto la prestazione di squadra elogiandosi l’un l’altro. Entrambi, però, tornano subito seri in vista del Gozzano: “Dobbiamo continuare su questa strada, se giochiamo così tutte le partite i risultati arriveranno“. A chi va la dedica del gol di Settimo? “Sono costretto a dire alla mia ragazza Beatrice – risponde ridendo – perché glielo devo dopo un periodo in cui mi ha supportato e sopportato in questi mesi non semplici. La dedica va però anche alla squadra e al mister“.
Matteo Carraro
