Da tre anni ormai è l’uomo simbolo dell’Ispra: 11 gol alla prima stagione che hanno aiutato i nerazzurri a vincere il campionato di Prima Categoria, 13 lo scorso anno decisivi per trascinare la squadra alla salvezza, 13 anche in questi primi mesi di campionato. Un crescendo che dimostra come Nicolò Oldrini sia sempre più leader in questa squadra che in sua assenza, curiosamente, non sa né vincere né segnare. È successo anche domenica con lo 0-0 contro il Valle Olona, partita ricca di occasioni ma finita a reti bianche.

Ormai oltre che un giocatore determinante sei diventato anche un talismano per l’Ispra.
“Sono diventato quello che Padoin era per la Juve (ride, ndr). Lasciando da parte la scaramanzia, domenica siamo stati sfortunati perché abbiamo avuto diverse occasioni per segnare. Nonostante i due punti persi da Solaro e Lentatese la stagione fin qui è molto positiva. La società ha fatto uno sforzo allestendo una squadra in grado di puntare ai playoff, però diciamo che se riusciamo a vincere non ci dispiace. Essere a -3 dal primo posto va benissimo, ora vediamo di continuare a stare col fiato sul collo delle nostre avversarie”.

Si sapeva che sarebbe stato un campionato equilibrato. Te l’aspettavi fino a questo punto? Ogni domenica c’è qualche sorpresa e tutti possono perdere contro chiunque.
“Così equilibrato no ma c’è da dire che anche i campi contribuiscono a questa imprevedibilità. Bisogna poi riconoscere che noi calciatori ci trovano in Promozione è perché forse ci manca un po’ di continuità per stare in categorie superiori, quindi ci sta di incappare più spesso in una giornata no. Oggi è difficile sbilanciarsi in un pronostico su chi vincerà il campionato, secondo me anche Aurora CMC Uboldese e Baranzatese non sono tagliate fuori. Non sottovalutiamo poi l’Accademia Bmv che sta sorprendendo tutti”.

In estate avete potenziato molto il reparto offensivo con Garcia e Broggi. Ti saresti aspettato che al giro di boa la statistica migliore sarebbe stata quella della difesa meno battuta del campionato?
“Onestamente no, anche se dobbiamo dire che dietro non siamo stati fermi perché l’acquisto di Groppo è stato importante, coi centrali e Dardha abbiamo una difesa esperta. Certamente mi aspettavo qualcosa di più in attacco ma ci può stare che siamo stati superati in questa statistica visto che nelle ultime due partite abbiamo fatto un po’ meno bene”.

Alla ripresa affrontate subito la Lentatese nello scontro diretto. Come giudichi questo calendario?
“Trovo che sia positivo perché significa che ad inizio gennaio hai già un obiettivo da raggiungere. Non possiamo permetterci di perdere altrimenti andiamo a -6. Quindi dopo alcuni giorni di meritato riposo ci torneremo ad allenare con ancora più intensità e cattiveria, ci sarà grande attenzione ai dettagli”.

Hai già eguagliato il tuo bottino della passata stagione con 13 gol.
“Sono molto soddisfatto, gran parte del merito va alla squadra infatti non pensavo di andare così presto in doppia cifra. L’obiettivo a questo punto sono 20 gol ma non sarà facile, speriamo di continuare così. Personalmente proverò a vincere anche il titolo di capocannoniere, nonostante Paoluzzi sta andando fortissimo ed è un signor giocatore, l’ha dimostrato anche contro di noi. In questo girone ci sono davvero tanti attaccanti anche di categoria superiore che aiutano ad alzare il livello”.

Quanto c’è di Ulisse Raza nell’upgrade che ha fatto la squadra rispetto all’anno scorso?
“Col mister ho un bel rapporto, sa capire i giocatori e fare spogliatoio. Questo è fondamentale in categoria, a prescindere dalla tattica e dagli allenamenti. Ci mette sempre in condizione di rendere al meglio soprattutto dal punto di vista mentale”.

Quando ha ottenuto la Promozione 18 mesi fa, in pochi si aspettavano che l’Ispra sarebbe diventata così competitiva in poco tempo. Significa che anche la società sta crescendo?
“Quando sono arrivato io in Prima Categoria c’era tanto da sistemare, in questi anni sono migliorate tante cose e altrettante devono ancora migliorare per fare il salto di categoria. Il presidente Binda e il ds Genco ci stanno mettendo tanto impegno e sacrificio. Inoltre è un bell’ambiente, non mette pressione e ti permette di lavorare. Poi quando vedi il presidente che è il primo a rimboccarsi le maniche ti vien voglia di fare ancora di più”.

È una dichiarazione d’amore? Quindi anche in caso di promozione in Eccellenza continueresti a sposare il progetto dell’Ispra?
“Sicuramente mi piacerebbe restare anche in Eccellenza, poi ovviamente bisognerà sedersi a un tavolo per capire se ci saranno le condizioni. Prima però pensiamo a ottenere il risultato sul campo”.

Alex Scotti

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