Un profondo legame di amicizia ma anche la voglia di rimettersi in gioco in una realtà diversa rispetto a quello che la sua carriera dice: Marco Nasali è uno degli ultimi arrivati in casa Luino ed è pronto a mettere la sua classe e la sua esperienza a disposizione del progetto rossoblù.
Il suo palmares racconta di tanta serie D e tanta Eccellenza, Legnano, Verbania, Juventus Domo, Brianza Olginatese, Base 96, sono solo alcune delle maglie indossate, ultima, invece, è quella del Vighignolo in Promozione.
Ma poi succede che mister Giallonardo lo chiama e come si fa a dire di no ad un amico, ad un compagno di mille battaglie? E allora ecco la firma e l’esordio con il San Michele, valsa una vittoria per 3-1. 
È nato proprio tutto da una chiamata, con il mister siamo grandi amici, c’è un rapporto speciale, lo conosco da una vita, conosco la sua passione che è illimitata e quando mi ha chiesto di andare a Luino per dargli una mano non ho saputo dire di no, l’ago della bilancia è stato proprio lui anche perché conosco la sua mentalità e il suo modo di lavorare che non è certo da Prima Categoria ma si avvicina di più al semiprofessionismo”.

Non fa strano essere allenati da un amico?
Su questo siamo stati chiari fin da subito, siamo due persone intelligenti, abbiamo parlato ed abbiamo messo dei paletti, c’è molta professionalità in quello che facciamo ed il minimo che possiamo fare è proprio rispettare questa professionalità, ognuno ha il suo ruolo come è giusto che sia”.

Questo campionato la conosci poco arrivando da altri lidi, cosa ti è stato raccontato?
Più che del campionato in sé mi è stato detto del Luino, della società, degli obiettivi di squadra, in generale so che chi è davanti ovvero Olimpia e Morazzone hanno qualcosa in più, poi ci sono altre formazioni che stanno facendo bene, ma ripeto quando ho chiesto info abbiamo parlato della squadra, dell’obiettivo Coppa Lombardia, della voglia di rosicchiare punti per agganciarsi al treno playoff”.

Ed i tuoi obiettivi personali quali sono? 
Sicuramente i miei obiettivi devono combaciare con quelli del club, sono qui per dare una mano e spero di farlo, alla mia età è chiaro che il primo scoglio è la salute e lo star bene diventa ancora più essenziale, vorrei poter accumulare più presenze possibili, poi certo se sono qui è anche per allungare la mia carriera, ho fatto un buon percorso ma sono certo che insieme al mister e ai ragazzi possiamo toglierci altre soddisfazioni”.

Domenica al tuo esordio avete battuto il San Michele 3-1, come si suol dire buona la prima…
Abbiamo fatto una buona gara, abbiamo creato molto, mi è piaciuta la prestazione della squadra, in generale le impressioni sono buone, bisogna continuare a lavorare”.

Sarà Luino l’ultima tappa della tua carriera? Appesi gli scarpini al chiodo ti vedi ancora nel mondo del calcio?
Se sarà Luino non lo so, è una bella domanda ma ad oggi non ne ho idea, quello che è abbastanza certo è che non rimarrò nel mondo del calcio, io nella vita faccio il personal trainer ma non mi ci vedo né come mister né come personal trainer, poi è vero che non si sa mai…per adesso sono concentrato su questa seconda parte di campionato e sul dare una mano per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, poi vedremo cosa succederà”.

Mariella Lamonica

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