Dopo 19 partite il Varese occupa la quinta posizione (alias playoff), ma il finale in crescendo della stagione non può che far ben sperare in vista del girone di ritorno. Se per qualcuno il campionato è ormai andato, per i biancorossi è ancora tutto aperto e da gennaio ci si aspetterà il tanto agognato salto di qualità da parte di un gruppo che ha le carte in regola per stupire.

Al giro di boa di una stagione fin qui da 7, il bilancio complessivo va ovviamente a toccare nel dettaglio i protagonisti in campo e, come da tradizione, non può mancare il nostro Pagellone. Dopo aver analizzato il rendimento di portieri e difensori, continuiamo quest’oggi con centrocampisti e attaccanti; domani saluteremo l’anno con le valutazioni di staff e dirigenza.

CENTROCAMPISTI

FERDINANDO VITOFRANCESCO 8

Voto “gonfiato” dalle ultime prestazioni in crescendo, ma è fuori dubbio che il capitano classe ’88 sia risultato il tassello in più di questa squadra. Mentalità da professionista, talento da vendere e capacità di adattamento fuori dal comune (terzino, mezzala, regista, esterno d’attacco e tanto altro); si è fatto carico della squadra in ogni frangente e la sua leadership, soprattutto in allenamento, si è sempre fatta sentire. Ovviamente manca il gol, ma è solo questione di tempo. Fuori categoria

LORENZO MANDELLI 7

Il giocatore che l’anno scorso mancava, il giocatore che tutti vorrebbero avere in rosa. Uno che si presenta dicendo: “Io in campo muoio per la mia squadra”. Il gol non è certo il suo marchio di fabbrica, ma si è presentato all’Ossola con una rete decisiva contro la Lavagnese e ha sempre sudato sangue per la squadra grazie a corsa, fisico e spirito di sacrificio. La sua presenza in mezzo al campo è fondamentale per dare equilibrio dietro, ma non rinuncia a farsi vedere in avanti. Il difetto? Troppi gialli (già 8), ma con un giocatore del genere le ammonizioni vanno messe in conto. Prendere o lasciare, e il Varese fa bene a prendere. Lottatore

NICOLÒ PALAZZOLO 7

Arrivato a stagione in corso ha portato ciò che mancava a centrocampo: un ulteriore step a livello qualitativo. Giocate fuori categoria, visione di gioco e ottima attitudine. Qualche giro a vuoto c’è stato, ma è meglio passare una partita spenta con un Palazzolo in più piuttosto che giocare con un Palazzolo in meno. La differenza si è vista. Due gol all’attivo e tanto, tantissimo altro; il pubblico, giustamente, se lo coccola. Speciale

MATTIA PERISSINOTTO 7

Se avesse mantenuto la media gol delle prime partite (tra campionato e coppa) sarebbe capocannoniere: doppia bordata da fuori con Vogherese e Lavagnese e applausi a scena aperta. Poi il feeling con la rete è venuto meno, ma a prescindere da ciò si è rivelato un valore aggiunto sotto tutti i punti di vista: quantità, qualità e, soprattutto, slot under occupato. Il futuro è suo. Frizzante

NICCOLÒ STAMPI 6+

Esordire con un gol divorato che avrebbe firmato un prezioso 2-2 poteva destabilizzare chiunque. Non lui. Non un classe ’05 che è ripartito a testa bassa, come piace a Cotta, ritagliandosi sempre più spazio in squadra e offrendo all’allenatore la possibilità di giocarsi una preziosa carta under in zona offensiva. Dopo tanti buoni segnali, la mostruosa prestazione di Voghera è stata la scintilla che si è rivista anche con il Gozzano; ora deve sbocciare. Crisalide

ANDREA MALINVERNO 6

A lungo inutilizzato, ci si era quasi “dimenticati” di lui. Poi l’ingresso contro l’Alba e un finale di partita di sacrificio a difesa di un vantaggio preziosissimo dopo due ko consecutivi. La sua gioia nel post partita vale più di mille parole. Da lì ha trovato un minimo di continuità, compresa la gioia di poter disputare una partita da capitano nella sua Varese (con relativa vittoria sul PDHAE); indispensabile per questa squadra. Prezioso

FEDERICO ZAZZI 6

Tornato alla base dopo qualche anno in cui si è fatto le ossa (e, concediamoci la battuta, anche i legamenti crociati) affermandosi come giocatore di categoria, il classe ’97 ha faticato a tornare ai suoi livelli. Proprio nel momento in cui stava crescendo di condizione, però, un’operazione di routine per un versamento lo ha messo fuori dai giochi. Si è rivisto, in splendida forma, contro il Gozzano e nel girone di ritorno darà il suo prezioso contributo alla causa. Redivivo

LORENZO BREGASI NG

Due presenze, 47’ totali. Troppo poco per dare una valutazione, anche se nei 45’ di Bra non ha certo impressionato (diamogli atto, era la prima in campionato di un Varese che doveva ancora amalgamarsi). La sensazione è che in un centrocampo del genere difficilmente troverà spazio. Evanescente

ANDREA CASAMASSIMA NG

Lanciato nella mischia nel difficile campo di Bra (dopo l’apparizione in coppa) il classe ’05 ha avuto il suo bel battesimo di fuoco. Da lì non ha più trovato spazio, ma chi lo ha visto in Juniores sa bene quali siano le sue qualità. Nel girone di ritorno aumenterà il minutaggio? Di certo anche solo l’allenarsi con la Prima Squadra lo farà maturare. Talentuoso

MATTIA ORTELLI NG

Già vicino ai biancorossi la scorsa estate, il suo trasferimento all’ombra del Sacro Monte si è concretizzato nella sessione invernale. Il classe ’04 dovrà farsi conoscere. Da scoprire

ATTACCANTI

STEFANO BANFI 8

Buon giocatore, ma con la concorrenza là davanti sarà senz’altro la prima soluzione dalla panchina”. Parafrasato, ma è questo il pensiero che si respirava a Varese. E invece ecco qui il capocannoniere della squadra (6 gol, anche se in astinenza da sei partite), sempre presente e sempre determinate. Lo è, paradossalmente, quando non segna: il suo spirito di sacrifico è contagioso e il lavoro sporco che fa in fase di interdizione è semplicemente encomiabile. Infiamma l’Ossola come pochi altri e risulta sempre imprescindibile per il gioco di questa squadra. Adrenalinico

FILIPPO DI MAIRA 7.5

Sette presenze, quattro gol. Dati di Transfermarkt alla mano, un gol ogni 54’ (214’ quelli totali). Numeri che si commentano da soli. Arrivato in estate come il colpo per l’attacco (ben consapevoli del fatto che fosse reduce da un lunghissimo infortunio), dopo il quarto d’ora abbondante con la Lavagnese, una nuova serie di infortuni e l’arrivo di Guri hanno fatto sì che ci si dimenticasse di lui. Invece, grazie al lavoro alle Bustecche, è tornato protagonista e lo ha fatto per prendersi il posto da titolare: doppietta con il Derthona, gol vittoria a Pinerolo e testata da tre punti contro il Gozzano. Media da far paura per un attaccante completo che ha tutto per lasciare il segno in un piazza come Varese. Bomber

FILIPPO LIBERATI 6.5

Croce e delizia, bacchettato e amato. Talento cristallino indiscutibile, ma il classe ’03 deve ancora maturare a livello tattico. Cosa che sta facendo. Il gol appena entrato nel finale contro il Ligorna (e valso un cruciale 1-1) gli ha dato un bel boost che ha saputo coltivare nelle partite successive offrendo sprazzi di grande, grandissimo, calcio. Quando ha il pallone tra i piedi dà sempre la sensazione di poter inventare qualcosa. Giocoliere

PIETRO SETTIMO 6

Sissignori, c’è anche lui. Particolarmente utilizzato a inizio stagione (suo il primo gol ufficiale contro la Vogherese), nella seconda metà del girone d’andata è sembrato sparire dai radar (solo una ventina di minuti a Genova contro il Ligorna) complice un reparto sovraffollato di gente over che imponeva l’utilizzo di under in altre zone del campo. Poi la fiammata: pochi secondi in campo a Voghera e gol per mettere in ghiaccio la partita (il rossonero gli porta bene). Il classe ’05 può e deve essere una risorsa preziosa. Ringhioso

ANDREA BERTAZZOLI 5.5

Parentesi non certo memorabile e le colpe non sono certo tutte sue. Utilizzato con regolarità (prima da titolare, poi da subentrato) nelle prime sei partite, un infortunio e l’arrivo prima di Furlan poi di Guri l’hanno messo a margine del progetto. Una manciata di minuti tra Alba e Ligorna non gli sono bastati per meritarsi la conferma e la scelta di proseguire altrove è stata inevitabile; il talento c’è, ma a Varese non è riuscito a farlo vedere come tutti avrebbero voluto. Incompiuto

FEDERICO FURLAN 5.5

Voto severo, ma perché le aspettative su di lui sono dannatamente alte. Nelle prime partite ha mostrato tutto il suo immenso potenziale (anche lui fuori categoria, ovviamente) arando la fascia e seminando avversari uno dopo l’altro. Gol in mischia a Romentino per il 2-2 contro l’RG Ticino ma, proprio quando ci si aspettava l’ulteriore passo in più (suo e di squadra) si è spento: con il Chieri rete (anche fortunosa) del momentaneo 1-1 dopo un primo tempo anonimo e da lì ha faticato a tornare sui suoi standard. Qualche panchina gli è servita e, approfittando della pausa, potrà ricaricare le batterie per tornare ad essere quella macchina quasi perfetta ammirata nelle prime partite. Da accendere

SINDRIT GURI 5

A posteriori, probabilmente, sarà uno dei tanti rimpianti di Varese, il classico “doveva essere” che “non è stato”. Dopo settimane di allenamento alle Bustecche, la tanto agognata firma è arrivata e il Varese ha così potuto vantare un attaccante fuori categoria. Forse troppo. Il centravanti classe ’93 ha faticato ad adattarsi alla Serie D (battesimo con l’Albenga chiuso in ospedale dopo 44’) e la sfortuna si è messa in mezzo (gol regolare annullato contro la Fezzanese), ma anche lui ha avuto le sue responsabilità: un solo gol in 9 presenze (spalmate su 664’) è decisamente troppo poco per uno che doveva spostare gli equilibrio. Dal confronto con Rosati si è arrivati all’inevitabile conseguenza: rescissione. Flop

Matteo Carraro

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