Le regole dell’IHL impongono alle società di poter tesserare un massimo di due stranieri (non nel ruolo di portiere), ma ovviamente non ci sono limiti per chi ha il doppio passaporto. Ecco dunque che, giusto per fare un esempio, i Mastini lo scorso anno avevano affiancato Marco Franchini (italo-canadese) ai due canadesi Mathieu Desautels e Francis Drolet; quest’anno, invece, è stato Massimo Pietroniro ad ottenere il passaporto italiano e l’italo-statunitense sta segnando a ripetizione sul ghiaccio insieme a Hector Majul (anche se il messicano è momentaneamente ai box) e allo svedese Erik Naslund.
Pergine, da tutti individuata come la rivale numero uno dei Mastini, ha voluto esagerare: al penultimo giorno di mercato, nonché alla vigilia del big match per la vetta del Master Round proprio contro i Mastini, le Linci si sono assicurate William Lemay (in basso il post di presentazione). Fin qui nulla di strano, se non fosse che, a conti fatti, l’attaccante canadese classe ’98 è il sesto “straniero” biancorosso. Il roster trentino vanta infatti in l’italo-canadese Carmine Buono (difensore, fratello dell’attaccante Christian che non ha ancora il passaporto italiano), gli italo-slovacchi Radovan Gabri e Jozef Foltin (rispettivamente difensore e attaccante) e l’attaccante italo-svedese Joshua Berger. A loro si aggiunge proprio Lemay, canadese DOC che si affaccia per la prima volta all’hockey europeo ma che ha tutta l’intenzione di alzare ulteriormente il livello di Pergine. Investimento importante da parte della società che lancia un messaggio chiaro a tutte le altre contendenti, senza dimenticare che, oltre ai sei elementi sopracitati, il roster biancorosso presenta altre pedine azzurre di tutto rispetto.
“Abbiamo concluso a testa alta la prima fase del campionato IHL – si legge sulla nota ufficiale del club – e vogliamo regalare al nostro pubblico e agli appassionati di hockey una squadra sempre più competitiva!“. Il debutto del classe ’98, molto probabilmente, avverrà proprio domani sera: trasferta ancor più complicata per i Mastini, pronti però a dimostrare il proprio valore su un ghiaccio davvero ostile.
