E’ la madre di tutte le domande. Il vero quesito, il segreto dell’Alchimista. Trovare una risposta, penetrarne il significato ti consegna, di diritto, la Vita Eterna.
Nemmeno la Gina e la Pina, credo, sarebbero in grado di fornirci lumi, dipanare la matassa, sgombrare il campo da dubbi e perplessità. Ecco i fatti. Tra le 9.30 e le 10.30 di ogni santo giorno che il Signore, o chi per lui, ha voluto donarci, con la pioggia o con il sole, eventi sismici o cataclismi naturali, assistiamo ad un prodigio che non ha spiegazione.
Imbocco per l’autostrada A8, ingresso di Largo Flaiano. La corsia in uscita libera come l’aria, un deserto, il nulla. L’esatto contrario di ciò che si vede su quella in entrata. Una terrificante coda di kilometri, che spesso inizia dall’uscita per Azzate, composita, variegata, ordinata, auto di ogni marca e colore, suv e camper, roulottes e camion. Su quella corsia vi è la sintesi della varia umanità, è un mondo parallelo ove il tempo non ha tempo e lo spazio non è spazio. Gente distratta, al telefonino, a colloquio, in osservazione. E’ un popolo. Nascono amicizie, nuovi amori, matrimoni e tradimenti. Probabilmente anche parti e funerali. E’ l’assurdo credibile. Sono certo che qualcuno, esasperato, abbia preso persino la residenza. Bene.
Vi chiederete: ma cosa diavolo sta dicendo questo idiota? Riguardo all’idiota avete ragione. Ma vorrei richiamare la vostra attenzione -e quella della Gina e della Pina belle yamamay vere – sul nocciolo vero della questione.
L’incomprensibile è che ciò si ripete costantemente tutti i giorni tranne la domenica!!! Proviamo a capire. Un automobilista si ritrova in quest’inferno la prima volta. Si rassegna e attende. Per caso ne è coinvolto una seconda volta. Scampatone dopo ore pensa CHE IO SIA DANNATO SE MI FACCIO FREGARE ANCORA! E trova soluzione alternativa. Se tutti facessero cosi il problema sarebbe parzialmente risolto. Ma la coda è biblica e costante. E, dunque, ora entriamo nel campo delle ipotesi.  E’ tutta gente nuova. Ogni giorno in Varese entrano migliaia di turisti, rappresentanti, lavoratori, fuochisti, macchinisti, uomini di fatica che non possono sapere dell’infido tranello che li attende. E , dunque, davvero Varese è Land of Tourism come nessun altro luogo al mondo. Oppure, attraverso il passaparola e segnali di fumo, hanno saputo che il buon Berlusca organizza spettacoli di Burlesque in Piazza Montegrappa con il Celeste abbigliato alla stregua di una Romita, Emilio Fede nei panni del Mago Otelma ed il buon Bof discepolo di Mamma Ebe. Sia come sia, il mistero resta. E cerchiamo di sfruttare la situazione a favore della comunità. Propongo di estendere l’odiato balzello di occupazione del suolo pubblico alla moltitudine di eroi che, imperturbabili, popolano i sogni ed i pensieri, non sempre gentili, dei residenti in zona. Viva la mula.

Marco Caccianiga