Perchè non gioca più Tomas Woldetensae?

E’ lecito domandarselo, è giusto anche provare a capire come mai il numero 8 biancorosso nelle ultime 3 gare sia finito in fondo alle rotazioni di coach Bialaszewski tanto da, addirittura, non mettere nemmeno piede in campo nella vittoriosa trasferta di Treviso della OJM.

Una situazione che, in maniera pubblica, è stata derubricata da parte di coach Tom Bialaszewski ad una mera scelta tecnica, come affermato dall’allenatore biancorosso a diretta domanda dopo la gara con Reggio Emilia, in cui Woldetensae è stato utilizzato solo nel garbage time di fine quarto quarto a 4 minuti dal termine. Prima di quella sfida, c’era stato l’episodio di Pesaro, dove “Wolde” era sceso in campo solo per 6 minuti nel terzo quarto, dando però un apporto importante e concreto, soprattutto in difesa su Bamforth, prima di lasciare il campo e non rimetterci più piede.

Una scelta che, come dicevamo, è stata definita puramente tecnica, dovuta però a cosa in particolare? In primis è chiaro che l’arrivo di Mannion abbia cambiato gli equilibri e le gerarchie nel roster: il fatto che il Red Mamba si sia preso la cabina di regia, sposta Hanlan in una delle altre due posizioni perimetrali (guardia o ala), riducendo lo spazio a disposizione degli altri esterni. A questo, si aggiunga l’esplosione di Librizzi ed il rientro di McDermott, elementi in questo momento imprescindibili dello scacchiere di coach Bialaszewski, che tolgono ulteriore spazio a Woldetensae.

Detto questo, però, è giusto anche dire come fino alla gara di Treviso sia mancato Moretti a Varese, quindi nel giro delle rotazioni uno slot libero c’era eccome ma soprattutto è giusto constatare come a Treviso, Bialaszewskia abbia preferito per 23 minuti un Moretti in evidente difficoltà fisica dopo 1 mese di stop, piuttosto che concedere qualche minuto al giocatore di San Lazzaro di Savena.

A favore della teoria di una scelta puramente tecnica, giocano anche poi i numeri stagionali di Woldetensae, che sta vivendo la peggior stagione da quando veste la maglia biancorossa: 5.5 punti, 2,4 rimbalzi e 1,6 assist di media, ma soprattutto un bassissimo 18,8% nel tiro da tre punti, nettamente inferiore al 39.2% del 2021/2022 ed il 38% della scorsa stagione.

E’ chiaro che potrebbe bastare questo per spiegare i soli 10 minuti di utilizzo nelle ultime tre gare dell’esterno azzurro, ma è altrettanto chiaro come un così brusco cambio di scelte da parte dello staff tecnico nei suoi confronti (dai 18.8 minuti di utilizzo di media nelle prime 12 giornate ai 3.33 delle ultime 3) lasci qualche punto interrogativo riguardo ad un possibile incrinamento del rapporto tra il giocatore e lo stesso coach.

Una situazione che, con il ritorno della FIBA Europe Cup, potrebbe distendersi un attimo, pensando che comunque Varese non può permettersi di accorciare le rotazioni con la doppia competizione, ma è chiaro che rimane la percezione di un forte distacco tra le parti, a pochi mesi dalla scadenza del contratto di Woldetensae, in un’annata che poteva consacrarlo a capitano della nuova Varese e che ora lo vede tra gli ultimi comprimari della squadra.

Alessandro Burin

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