Inizia il girone di ritorno e la Pallacanestro Varese riparte dalla prima della classe ovvero la Reyer Venezia che siede in vetta alla graduatoria a braccetto con Brescia. Mentre Varese arriva a questa sfida forte di tre successi consecutivi, una ritrovata fiducia in sé stessa e la convinzione di aver trovato il giusto assetto, i veneti ci arrivano dopo la sconfitta casalinga nell’ultimo turno contro Napoli degli ex Owens, Brown e De Nicolao. Stati d’animo diametralmente opposti, ma è una partita che giunge al momento opportuno per testare i progressi in campionato dell’Openjobmetis al fine di capire quali possano essere gli obiettivi di questa rinata Varese 2.0.

Attenzione anche a chi sedie sulla panchina veneziana ovvero quel Neven Spahija che sta facendo molto bene proseguendo quel 70% di vittorie che aveva iniziato nella scorsa stagione. Ci sarà da attendersi adattamenti e trappole per una Varese che cercherà di sfuggirvi con la sua anima corsaiola.

Cabina di regia prettamente italica per la Reyer che vede alternarsi Marco Spissu e l’ex Andrea De Nicolao che viaggia a 3,8 punti a gara con 2,3 assist a partita ed è ormai una delle colonne dello spogliatoio orogranata visto che è alla settima annata consecutiva in maglia Umana. Il nazionale azzurro è alla sua seconda stagione con la Reyer e, finora, sta producendo la sua peggior stagione al tiro dall’arco dato che tira “solo” col 33% dato inusuale per un tiratore mortifero come l’esterno sardo. Insieme a loro dà minuti di qualità in questo ruolo anche Davide Casarin, figlio d’arte classe 2003 che vanta già 115 gare giocate in serie A. A dir la verità, in questo ruolo, ma anche come guardia possiamo trovare Barry Brown Jr, giocatore molto forte a livello difensivo, ma che vede il canestro anche in attacco pur non essendo un tiratore (solo 29% da 3 fin qui per lui). Dovrebbe essere ancora della partita, ma sfiduciato dato che la Reyer ha ingaggiato al suo posto Max Heidegger, americano con cittadinanza israeliana naturalizzato austriaco che arriva dai Windy City Bulls in G-League, ma non dovrebbero esserci i tempi tecnici per tesserarlo in tempo per giocare contro Varese. In guardia troviamo anche Tucker di cui parliamo nella rubrica occhio a. In posizione di ala piccola troviamo un altro giocatore molto talentuoso come Jordan Parks alla sua quinta maglia italiana dopo Trieste, Capo d’Orlando, Treviso e Napoli e alla seconda annata in Laguna. Per lui cifre in tono minore in questa annata con solo 7,1 punti a referto e un clamoroso 20% dall’arco che stona con quanto prodotto fin qui nella sua carriera. In ala forte si parte con Jeff Brooks, giocatore ormai conosciutissimo in Italia e capace di dare minuti anche da ala piccola o da centro per poi passare ad Aamir Simms, giocatore uscito dal college di Clemson, ma non draftato. Anno 2021 passato in G.League per poi scegliere l’Europa e il progetto di Paris Basketball nell’anno seguente prima di approdare a Venezia. Kyle Wiltjer è la scelta dopo il gran rifiuto di Caboclo nell’estate scorsa ed è un’ottima scelta. Lungo con mani educate capace di far male lontano da canestro. Amedeo Tessitori è centro azzurro con peso e ottimo uso del proprio corpo in attacco mentre Kabengele è l’ultimo arrivato. L’atleta congolese ha esordito con 8 punti e 4/6 al tiro e suo zio è il ben più noto Dikembe Mutombo.

Occhio a….Rayjon Tucker

L’Mvp della nostra serie A del mese di dicembre è senza ombra di dubbi l’uomo copertina della Reyer Venezia. Pescato nella lega australiana dai Melbourne United con cui l’anno passato ha prodotto 18 punti e 6 rimbalzi a gara, Tucker è giocatore dal talento sopraffino, ma anche dall’atletismo quasi innaturale come testimonia l’immaginifica schiacciata che ha fatto contro Brescia. Un gesto che meriterebbe settimane di highlights e, se fosse stato in Nba, ne parlerebbe il mondo intero. Uscito dal misconosciuto college di Little Rock in Arkansas, Tucker non fa la squadra in Nba, ma a dicembre ’19 strappa il contratto agli Utah Jazz. A novembre 2020 passa ai Cleveland Cavaliers per poi firmare con Philadelphia a gennaio ’21. Poi G-League e la comparsa nei playoff ’22 con la maglia di Milwaukee prima dell’annata in Australia. Ad oggi è il miglior marcatore dei veneti con 16 punti di media, il 60,9% da 2 e il 47,5% da 3: numeri di assoluto rispetto che fanno di lui un giocatore da tenere assolutamente d’occhio alla Itelyum Arena.

Matteo Gallo  

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