Non c’è mai partita all’Itelyum Arena di Masnago, con Venezia che vince 92-103 dominando nel gioco e nel risultato dall’inizio alla fine della partita.

Troppo ampio il divario fisico tra le due squadre, con gli orogranata che portano costantemente in post in 1vs1 Varese e che trovano in Kabengele e in Simms i due dominatori del pitturato e della partita.

“Abbiamo perso contro una squadra davvero forte – esordisce coach Bialaszewski in conferenza stampa -. Non siamo soddisfatti di quanto fatto, loro hanno cominciato subito la partita in maniera decisa andando spalle a canestro e mettendoci in grande difficoltà, siamo rientrati solo nel quarto quarto. C’è stata grandissima differenza sotto i tabelloni a loro favore”.

SUL NON UTILIZZO DELLA DIFESA A ZONA: “Non è un’opzione che fa parte del nostro bagaglio tattico. Non abbiamo ritenuto che fosse un’alternativa che poteva cambiare la situazione”.

SE NON SIA MEGLIO WOLDETENSAE DI QUESTO YOUNG: “Non mi metto a fare paragoni tra i miei giocatori, considerando che ad inizio stagione non ne abbiamo mai fatti anche quando le cose non stavano andando bene. Oggi abbiamo questo gruppo, abbiamo deciso di suddividere così il minutaggio in campo e andiamo avanti così”.

SU COME SI POSSA AFFRONTARE LA FISICITA’ DI SQUADRE COME VENEZIA: “Il problema principale stasera è che abbiamo iniziato a difendere quando l’uomo che poi andava a giocare spalle a canestro, aveva già la palla in mano. Dobbiamo difendere prima per impedire che gli arrivi palla, mettendo molta più pressione sul perimetro”.

Molto soddisfatto invece, in casa Venezia, coach Spahija: “Venendo in sala stampa si vedono le foto della storia della Pallacanestro Varese ed è un onore giocare qui. Parlando della partita, abbiamo dominato dall’inizio alla fine, era chiaro ciò che volevamo fare. Anche da noi Varese ha fatto 17 canestri da tre ma non penso che solo il tiro da tre possa far vincere le partite in Europa. Abbiamo dominato a rimbalzo e nel gioco sotto canestro e questo ci ha permesso di vincere. Essere arrivati fino ad oggi senza alternative a Tessitori è stato un miracolo. Abbiamo avuto pazienza e trovato Kabengele che ci sta dando moltissimo. Anche Heiddeger ci darà tanto. Faccio i complimenti a Varese per il gioco che fa, non ho mai visto in mia carriera una squadra che ha così tante bocche da fuoco da tre punti, la nostra fisicità, però, ha fatto la differenza”.

Alessandro Burin

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