Il 2024 è cominciato nel peggiore dei modi per la Baranzatese, sconfitta 3-1 a Gavirate e scivolata fuori dalla zona playoff a -10 dalla testa della classifica. Un ko che ha avuto strascichi, visto che la società ha deciso di esonerare l’allenatore Vito Fratto e il suo staff. Decisione che ha portato anche alle dimissioni dello storico team manager Andrea Cappelletti. La panchina gialloblù è stata affidata successivamente a Roberto Comin, che aveva già guidato i milanesi dal 2017 al 2020 portandoli in Prima Categoria. Per lui anche tanta esperienza all’Osl Garbagnate, che ha allenato in passato proprio in Promozione.

Raggiunto telefonicamente, il presidente Martino Mosconi ha spiegato: “Umanamente mi spiace molto per Vito, non ho nulla contro di lui. Anzi, lo ringrazierò sempre per le due stagioni in cui prima ci ha portato in Promozione e poi ha sfiorato i playoff da neopromossi. Purtroppo quest’anno i risultati non stanno arrivando e dovevo provare a dare una scossa, ma le responsabilità sono da dividere tra tutti: società, allenatore e giocatori. Nessuno può ritenersi esente da colpe se la classifica è inferiore alle nostre aspettative iniziali”.

Meno concilianti i toni dell’ormai ex tecnico gialloblù: “Io sono convinto che il presidente mi ha esonerato adesso perché sapeva che potevo andare in un’altra squadra, allora ha aspettato la prima occasione dopo il 31 dicembre perché ora sono costretto a restare fermo fino a giugno. Gliel’ho anche detto domenica sera dopo che mi ha comunicato la decisione. Non contesto la decisione in sè, perché ci sta quando non arrivano i risultati. Non mi è piaciuto assolutamente il modo”.

Ti aspettavi di poter essere esonerato in caso di sconfitta a Gavirate?
“Assolutamente no, anche perché siamo andati a giocare là in emergenza. A partire dal mercato invernale, dove è stato acquistato solo Raffaele e sono stati ceduti quattro giocatori: Fontana, Silanos, Eboa e Fedele. A loro si deve aggiungere Calì che si è ritirato. Oggi la rosa ha solo due fuori quota, Giambertone e Guastone. Se mancano loro si deve pescare obbligatoriamente dalla Juniores. Inoltre abbiamo fuori per infortunio Di Stefano, Messaoudi e Fantaziu, Ruggeri era squalificato e Battaglia aveva la febbre. Ci siamo presentati a Gavirate con 3 giocatori della Juniores in panchina e Messaoudi e Fantaziu convocati solo per far numero. D’altronde una società che vuole cambiare guida tecnica solitamente lo fa prima della sosta, così da modo al nuovo allenatore di conoscere i ragazzi e lavorare con loro, non subito dopo”.

In estate però eravate accreditati tra i favoriti, quindi non si può negare che qualcosa non ha funzionato.
“Assolutamente, le colpe sono di tutti e mi prendo tutte le mie responsabilità perché è giusto che sia così. Anzi, ti dico di più: i responsabili di questa situazione per me siamo in due, io e il presidente. Soprattutto ho sbagliato ad aver accettato le condizioni poste dalla società, in primis sul mercato dove sono stati acquistati solo giocatori che ha voluto personalmente il presidente ma che non avevano le caratteristiche che avevo chiesto io. Già dopo la prima partita col Settimo Milanese in Coppa avevo detto che non era la stessa squadra dell’anno scorso, non ha carogna, non ha voglia di rincorrere gli avversari. La Promozione è una categoria dove la tecnica è medio-bassa, sono pochi i giocatori in grado di fare la differenza. Per vincere in questo campionato bisogna mettere corsa e fisicità”.

Quali sono le altre condizioni che hai dovuto accettare?
“Nelle mie squadre tutti hanno sempre saputo che la domenica gioca chi si allena tutta la settimana. Quest’estate invece mi è stato chiesto di tenere un occhio di riguardo per due o tre giocatori in particolare, solamente perché il loro costo è superiore a tutto il resto della squadra. Ma ripeto, la colpa è mia che ho accettato perché in questo modo si è distrutto lo spogliatoio. Anche perché gli altri ragazzi l’hanno capito e chi doveva fare la differenza poi in campo non l’ha fatta”.

Lasci la Baranzarese al sesto posto. A tuo avviso la squadra poteva fare di più?
“A dire il vero credo che con tutti i problemi che abbiamo avuto è una stagione positiva. Tra l’altro ricordo che alla presentazione si parlava di un programma triennale per salire in Eccellenza, quindi eravamo perfettamente in linea con le richieste della società. Poi mi hanno detto che una delle ragioni dell’esonero è che ho sbagliato a scegliere i collaboratori perché la squadra corre poco. Però quando abbiamo pareggiato col Solaro o vinto 3-0 a Gallarate dicevano che la squadra correva. Per quello dico che è tutta una scusa, che era già stato deciso di esonerarmi alla prima occasione utile dopo il 31 dicembre. Comunque è giusto ringraziare il presidente Mosconi e la società che mi hanno dato l’opportunità di vivere due anni meravigliosi”.

Alex Scotti

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