Tra le novità della Cimberio che sabato prossima farà il suo esordio nel campionato di serie A2 di basket in carrozzina c’è la piacevolissima presenza nel ruolo di addetto stampa di Claudio Piovanelli, una vita spesa nella redazione sportiva de La Prealpina, fresco di pensione. Un “acquisto” prestigioso che avrebbe sorpreso di meno in una squadra di calcio o in Federazione e invece?
“E invece nel bel mezzo della riorganizzazione di una vita trascorsa tra redazione, stadi e palazzetti mi suona il telefono di casa- racconta il ‘Pio’- Dall’altra parte della linea c’era Nestore Crespi che non aveva nessuna intenzione di staccare la spina dal basket al quale ha dedicato la sua vita accettando di assumere il ruolo di Direttore Sportivo dell’Handicap Sport Cimberio. ‘Mi dai una mano invece di star lì sul divano tutto il giorno?’ Questa fu la sua domanda secca. Per la verità non ero in procinto di divanizzarmi. Per di più mi venne in mente quando diversi anni fa assistetti alla mia prima partita di basket in carrozzina. Venni colto da un po’ di angoscia, poi superata rendendomi conto delle qualità da atleta che i giocatori sapevano comunque mettere in campo. D’altra parte, pensai, l’impegno non sarebbe stato poi così gravoso da limitare la mia quotidianità da pensionato”.
Com’è stato il primo giorno di scuola ops, in palestra?
“Veramente il primo incontro con la ‘truppa’ non è avvenuto in una scuola e nemmeno in una palestra ma bensì al ristorante!  Crespi mi ha invitato alle cena “Da Venanzio” promessa dallo chef varesino alla squadra nel momento della promozione in serie A. Ho colto subito il clima della squadra, allegro e scanzonato, ma soprattutto ho conosciuto alcune persone che, all’impatto, mi sono apparse bellissime dentro. Parlo di persone che stanno accanto alla squadra e che non sono bellissime perchè si danno da fare per i disabili ma, semmai, il contrario: sono bellissime dentro e per questo si danno da fare anche in quest’ambito”.
Nuova categoria, nuovo l’allenatore, nuovo il DS, nuove facce in campo e nuovo l’addetto stampa. Tante novità da registrare con il campionato ormai alle porte. Che clima si respira in casa HS?”
“Direi serena. Nell’affrontare questa nuova avventura nella squadra mi sembra di vedere più curiosità che preoccupazione. L’ambiente si è un po’ rattristato per l’incidente capitato a Marco Paonessa che gli ha causato la frattura del femore mettendolo quindi fuori gioco.
Marco è un guerriero e anche stavolta riuscirà a vincere sulla sfortuna rientrando in gruppo più forte di prima”.
Nei giorni che precedono il via al campionato, da cronista avresti chiesto a coach Bassi quali fossero le sue aspettative…
“Domanda scontata alla quale rispondo con le parole  del capitano Daniele Riva nel momento in cui ci siamo conosciuti:’Per noi non è tanto importante vincere le partite, quanto far sì che, attraverso il nostro esempio, molti più disabili escano di casa e si dedichino alla pratica sportiva, non necessariamente il basket in carrozzina, visto che cin sono tantissime altre attività che i disabili possono praticare'”.

RB