La convinzione, in fondo, è quella di potercela fare.

Lascia questo la sconfitta onorevolissima della Pallacanestro Varese contro la Virtus Bologna per 69-81. I biancorossi giocano una gara solida contro le V Nere nonostante la grande differenza di valori, tecnici e fisici, in campo, contro una delle migliori formazioni dell’Eurolega di quest’anno.

C’è un detto che dice “se non puoi batterli, unisciti a loro“, si potrebbe presto modificare con “se non puoi batterli, almeno fai una bella figura” che è ciò che ha fatto la Pallacanestro Varese, ancora in piena ristrutturazione e che anche da questi passaggi sta cercando di crearsi quelle sicurezze che nel prossimo mese (escludendo la pausa per la Coppa Italia a livello temporale) saranno fondamentali per definire le chance salvezza della truppa di coach Bialaszewski.

Bialaszewski, sempre al centro del mirino della critica, in una serata in cui qualcosa sbaglia a livello di gestione ma che più verosimilmente vede una sconfitta frutto, lo ripetiamo, di quell’enorme divario tecnico e fisico che Varese ha avuto il merito di limitare in maniera sensibile, rimanendo in partita fino alla fine e che se rapportata alla gara d’andata, dove Bologna dominò in lungo e in largo fino al +31 finale con ben 115 punti segnati, mette in evidenza la crescita di una Varese che però ha ancora bisogno di un paio di aggiustature.

Ne ha bisogno al posto di Young, ormai con la valigia in mano e pronto a salutare Varese, con buona pace di tutti, ne ha bisogno per sostituire un Woldetensae fuori dalle rotazioni, in campionato e non solo per meri motivi tecnici, ma di questo parleremo nei prossimi giorni.

Necessità d’intervenire sul mercato che deve essere vissuta con la giusta prospettiva dopo queste ultime due sconfitte in campionato, contro la seconda e la terza forza del torneo, dopo un match, quello con Bologna, in cui Varese, nonostante tutti i suoi limiti, ha creato un senso d’urgenza primario per la Virtus, come sottolineato dallo stesso coach delle V Nere Banchi in conferenza stampa post gara, che per vincere ha dovuto affidarsi al solito enorme, indescrivibile, ormai, Belinelli, che ha dovuto, nel secondo tempo, fornire una prova difensiva da Eurolega per vincere contro una Varese che non ha strafatto, che ha tirato male (con solo il 25% da tre punti) ma che ancora una volta ha mostrato un’importante crescita a livello caratteriale e di unione, a livello di solidità di squadra, che sono poi le caratteristiche su cui puntare la corsa a tappe del prossimo mese, da vivere con lo stesso senso d’urgenza con cui Bologna ha approcciato ieri al match.

Da vivere, con la consapevolezza che sì, questa squadra ce la può fare, ancora una volta, a patto di mantenere sempre quella giusta tensione psico-fisica che due sconfitte come quelle appena subite non devono abbassare.

Alessandro Burin

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